La star delle
Le Cronache di Narnia,
Georgie Henley, ha deciso di parlare. Questa volta non nelle vesti di
Lucy Pevenise, ma in quelle di se stessa raccontando della
malattia di cui ha sofferto e delle
cicatrici che questa ha lasciato sul suo corpo. Sfregi tenuti nascosti per la paura di
non essere accettata nel mondo del cinema.
"La malattia ha quasi distrutto la mia vita"
In un post pubblicato su Instagram, la giovane attrice ha raccontato di aver contratto la
fascite necrotizzante quando era diventata da poco maggiorenne: "Ero alla mia sesta settimana di Università, ho contratto la fascite necrotizzante, un'
infezione rara ed estenuante, che ha quasi
distrutto la mia vita e
devastato tutto il mio corpo". Secondo i
Centers for Disease Control and Prevention, la fascite necrotizzante è "una rara infezione batterica che si diffonde rapidamente nel corpo e può causare la morte". L'infezione può anche "portare a sepsi, shock e insufficienza d'organo" e "condurre complicazioni per tutta la vita dovute alla perdita degli arti o a gravi cicatrici dovute alla rimozione chirurgica del tessuto infetto". L'infezione ha costretto Georgie Hanley a passare un periodo in ospedale, dove è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico per
evitare l'amputazione della mano e del braccio sinistro e poi a un percorso di ricostruzione: "Per prevenire l'amputazione della mano sinistra e del braccio sono stata sottoposta a un intervento chirurgico invasivo estenuante e in seguito a un'ampia ricostruzione chirurgica che mi ha lasciato una serie di innesti cutanei e cicatrici. Mi ci è voluto molto tempo per guarire sia fisicamente che mentalmente, ma speravo che un giorno ci sarebbe stato il momento giusto per parlare di quello che è successo."
Georgie Henley da piccola durante Le Cronache di Narnia
Dopo il silenzio la star è finalmente libera
La star ha rivelato che per
9 lunghi anni ha deciso di
nascondere nell'ambito lavorativo le
sue cicatrici: "Indossavo bende o rivestimenti, trucco sul set e sul palco, maniche lunghe ogni volta che potevo essere fotografata, pantaloni in modo da poter mettere la mano in una tasca. L'industria di cui faccio parte spesso si concentra su un'idea molto ristretta di ciò che è considerata ‘
perfezione' estetica, e ho paura che le mie cicatrici mi impediscano di ottenere un lavoro. La verità è che non esiste una cosa come ‘perfezione', ma vivo ancora con la vergogna di
sentirmi diversa, accentuato dalle aspettative che sono arrivate con l'inizio della mia carriera in giovane età." Oggi l'attrice mostra con orgoglio quelle cicatrici che per molto tempo sono state tenute nascoste: "Sono una
mappa del dolore che il mio corpo ha sopportato e, soprattutto un
promemoria della mia sopravvivenza. Non influenzano la mia capacità di attrice e sono orgogliosa di essere una persona che ha cicatrici visibili in questo settore". L'ultimo pensiero non poteva non andare a tutta l'equipe medica ringraziandoli per la "cura eccezionale" e ai suoi cari per "il loro amore e sostegno duraturi durante i momenti più difficili". "Sono sicura che parlerò di più delle mie esperienze in futuro, ma oggi sono semplicemente felice di sentirmi, per la prima volta dopo molto tempo,
finalmente libera", conclude la star.