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Home » Lifestyle » Body positivity, le influencer italiane che promuovono l’accettazione del proprio corpo

Body positivity, le influencer italiane che promuovono l’accettazione del proprio corpo

Sempre più donne comuni raccontano disagi e insicurezze per aiutare a cambiare la rappresentazione dell'aspetto fisico imposta dalla società

Barbara Berti
29 Luglio 2022
Paola Torrente, influencer da 579mila e Miss Italia curvy

Paola Torrente, influencer da 579mila e Miss Italia curvy

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È sempre più comune ormai sentir parlare di movimento body positivity, un trend diffuso principalmente nel mondo dei social network e nato per insegnare alle persone l’accettazione del proprio corpo, al di là della rappresentazione stereotipata della società moderna. Ultimamente anche attrici, cantanti e donne di spettacolo stanno postando sui social contenuti per promuovere l’accettazione di tutti gli aspetti fisici a prescindere da taglia, forma, colore della pelle, genere e abilità fisica. Accanto ai nomi famosi, però, ci sono anche donne “della porta accanto” che stanno sostenendo e diffondendo la body positivity tanto da essere diventate dei punti di riferimento per tante altre donne.

Una ricerca basata sui dati di “Flu Plus” (suite integrata di influencer marketing) condotta nel nostro Paese, ha stilato la classifica dei principali profili Instagram che si battono per la body positivity e che sono diventati veri e propri influencer di questo pensiero, capaci di ingaggiare in modo estremamente positivo una platea giovane e sempre più ampia. In particolare tale platea di “seguaci” è composta per il 57,3%, da donne tra i 25 e i 34 anni.

La modella "bionica" Nina Rima (Instagram)
La modella “bionica” Nina Rima (Instagram)

Ma chi sono le dieci donne influencer che si concentrano sulla salute del corpo piuttosto che sull’aspetto esteriore? Secondo la ricerca, che prende in considerazione il canale Instagram, in base all’engagement rate (cioè il tasso di interazione generato da un contenuto, una pagina, un’attività che può dar luogo ad interazioni) la top ten delle body positivity influencer è guidata da Nina Rima con i suoi 98,8mila follower e il 6,75% di engagement rate.

Nina Rima è una modella e influencer di 22 anni che all’età di 19 anni ha avuto un terribile incidente in scooter che le ha fatto perdere una gamba. “Non me ne sono accorta subito. Sono caduta dallo scooter, sono rotolata per 50 metri poi l’ho capito dopo, quando ho visto il piede com’era” raccontò sui social all’epoca dell’incidente. La sua protesi oggi è il suo simbolo di forza: “Ho imparato a stare in equilibrio su una gamba sola perché nella vita non possiamo sempre atterrare su entrambi i piedi” c’è scritto nella didascalia del suo profilo Instagram. La carriera social di Nina, soprannominata la “modella bionica” è iniziata quando Chiara Ferragni ha postato su Instagram una foto con lei, per supportarla. Dal 2020 è fidanzata con Giuseppe Elio Nolfo con cui ha avuto, da poco, la piccola Ella Noa.

L'influencer Nina Rima (Instagram)
L’influencer Nina Rima (Instagram)

“Raccontare i disagi e le insicurezze e aiutare a cambiare la rappresentazione dei corpi imposta dai media. Questo è l’obiettivo del movimento body positivity che sta esplodendo sui social media – afferma Chiara Dal Ben, Marketing & Innovation Director di FLU – Part of Uniting Group – Sono sempre di più le persone che raccontano la propria esperienza online e creano community. Nuovi ambassador dei brand che diventano portavoce dei messaggi di accettazione e valorizzazione del corpo”. La classifica delle Top 10 body positivity influencer italiane è la seguente:
1 – Nina Rima (@nina.rimaa) 6,75%,
2 – Giorgy Colella (@giorgycolella) 6,13%,
3 – Veronica Plebani (@veronicayoko) 5,53%,
4 – Paola Torrente (@paola_torrentereal) 3,48%,
5 – Benedetta De Luca (@benedetta_deluca) 2,94%,
6 – Muriel (@murielxo) 2,55%,
7 – Cinzia (@cinzia.in.wonderland) 1,94%,
8 – Barbara Conte (@lovefashionstyle) 1,87%,
9 – Anna Trignani (@anna_trignani) 1,29%,
10 – Adriana Bazgan (@adrianabazgan_) 0,95%.

 

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“I social network hanno avuto e hanno ancora un ruolo fondamentale e sicuramente decisivo su molti fronti. Basti pensare alla velocità con la quale un concetto, un’idea o una ‘battaglia’ diventa virale. Sicuramente questo è positivo da un lato, ma diventa educativo ed efficace solo nel momento in cui viene utilizzato nel modo giusto” dichiara Paola Torrente, influencer da 579mila e Miss Italia curvy. La 28enne salernitata, che è anche testimonial del brand Fiorella Rubino, spiega ancora: “Nel mio piccolo cerco sempre di mostrare la parte vera di me e questo vedo che viene molto apprezzato da chi mi segue. Ovviamente insieme al bello condivido anche i momenti meno ‘invitanti’ dal punto di vista mediatico e questo mi fa sentire anche più vicina alla mia community e loro si sentono più vicini a me”.

 

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“I social media hanno avuto un ruolo fondamentale perché la body positivity è nata proprio grazie a queste piattaforme” sostiene Muriel De Gennaro, per tutti semplicemente Muriel. La giovane donna, classe 1996, è una delle personalità più creative e interessanti del web. Attivista LGBTQ+ e rappresentante body positive, è diventata una vera e propria paladina di chi non riesce a far sentire la propria voce. Oltre all’impegno sociale, sui suoi profili condivide consigli di moda e beauty, e le giornate trascorse insieme al suo cagnolino Bimbo.

 

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Un post condiviso da ✧MURIEL✧ (@murielxo)

 

“I social danno la possibilità a tutte le persone di esprimere e condividere le proprie opinioni ed esperienze. Questo è il motivo per cui la diffusione di queste tematiche è avvenuta così velocemente: è come se si fosse creata una catena umana dove ognuno si dà forza a vicenda” dice la 26enne che ricordando che “a scuola mi chiamavano cicciona. Ora sfilo in intimo e non mi vergogno più”. Cosa condivide sui social? “Personalmente provo a raccontare semplicemente la mia vita e la mia storia, partendo dai disagi e dalle insicurezze per poi arrivare a traguardi e vittorie. Voglio comunicare che ognuno di noi dovrebbe avere pari opportunità e possibilità a prescindere dalla propria conformazione. Di conseguenza penso che i contenuti che funzionano di più siano quelli genuini e spontanei, mostrare la realtà per quella che è, nel bene e nel male, il tutto senza filtri” conclude l’influencer da quasi 300mila seguaci.

La classifica delle top 10 body positivity influencer italiane
La classifica delle top 10 body positivity influencer italiane

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  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
È sempre più comune ormai sentir parlare di movimento body positivity, un trend diffuso principalmente nel mondo dei social network e nato per insegnare alle persone l’accettazione del proprio corpo, al di là della rappresentazione stereotipata della società moderna. Ultimamente anche attrici, cantanti e donne di spettacolo stanno postando sui social contenuti per promuovere l'accettazione di tutti gli aspetti fisici a prescindere da taglia, forma, colore della pelle, genere e abilità fisica. Accanto ai nomi famosi, però, ci sono anche donne "della porta accanto" che stanno sostenendo e diffondendo la body positivity tanto da essere diventate dei punti di riferimento per tante altre donne. Una ricerca basata sui dati di "Flu Plus" (suite integrata di influencer marketing) condotta nel nostro Paese, ha stilato la classifica dei principali profili Instagram che si battono per la body positivity e che sono diventati veri e propri influencer di questo pensiero, capaci di ingaggiare in modo estremamente positivo una platea giovane e sempre più ampia. In particolare tale platea di "seguaci" è composta per il 57,3%, da donne tra i 25 e i 34 anni.
La modella "bionica" Nina Rima (Instagram)
La modella "bionica" Nina Rima (Instagram)
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L'influencer Nina Rima (Instagram)
L'influencer Nina Rima (Instagram)
"Raccontare i disagi e le insicurezze e aiutare a cambiare la rappresentazione dei corpi imposta dai media. Questo è l'obiettivo del movimento body positivity che sta esplodendo sui social media - afferma Chiara Dal Ben, Marketing & Innovation Director di FLU - Part of Uniting Group - Sono sempre di più le persone che raccontano la propria esperienza online e creano community. Nuovi ambassador dei brand che diventano portavoce dei messaggi di accettazione e valorizzazione del corpo". La classifica delle Top 10 body positivity influencer italiane è la seguente: 1 - Nina Rima (@nina.rimaa) 6,75%, 2 - Giorgy Colella (@giorgycolella) 6,13%, 3 - Veronica Plebani (@veronicayoko) 5,53%, 4 - Paola Torrente (@paola_torrentereal) 3,48%, 5 - Benedetta De Luca (@benedetta_deluca) 2,94%, 6 - Muriel (@murielxo) 2,55%, 7 - Cinzia (@cinzia.in.wonderland) 1,94%, 8 - Barbara Conte (@lovefashionstyle) 1,87%, 9 - Anna Trignani (@anna_trignani) 1,29%, 10 - Adriana Bazgan (@adrianabazgan_) 0,95%.
 
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  “I social media hanno avuto un ruolo fondamentale perché la body positivity è nata proprio grazie a queste piattaforme" sostiene Muriel De Gennaro, per tutti semplicemente Muriel. La giovane donna, classe 1996, è una delle personalità più creative e interessanti del web. Attivista LGBTQ+ e rappresentante body positive, è diventata una vera e propria paladina di chi non riesce a far sentire la propria voce. Oltre all'impegno sociale, sui suoi profili condivide consigli di moda e beauty, e le giornate trascorse insieme al suo cagnolino Bimbo.
 
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  "I social danno la possibilità a tutte le persone di esprimere e condividere le proprie opinioni ed esperienze. Questo è il motivo per cui la diffusione di queste tematiche è avvenuta così velocemente: è come se si fosse creata una catena umana dove ognuno si dà forza a vicenda" dice la 26enne che ricordando che "a scuola mi chiamavano cicciona. Ora sfilo in intimo e non mi vergogno più". Cosa condivide sui social? "Personalmente provo a raccontare semplicemente la mia vita e la mia storia, partendo dai disagi e dalle insicurezze per poi arrivare a traguardi e vittorie. Voglio comunicare che ognuno di noi dovrebbe avere pari opportunità e possibilità a prescindere dalla propria conformazione. Di conseguenza penso che i contenuti che funzionano di più siano quelli genuini e spontanei, mostrare la realtà per quella che è, nel bene e nel male, il tutto senza filtri" conclude l'influencer da quasi 300mila seguaci.
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