Roma, 19 febbraio 2024 – La pace è per tutti, "è quello che abbiamo imparato a scuola, è strano ritrovarsi oggi in un mondo così. Ci hanno insegnato una cosa per tutta la vita e ad un certo punto sentiamo che non si può. Per me è la cosa più importante: qualsiasi cosa è da condividere. Il successo, tutti i beni che abbiamo su questo pianeta, non sarebbero delle ricchezze se non fossero condivisibili”. Sono le parole di Ghali, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.
L’artista è tornato sulla polemica scoppiata dopo le sue parole dal palco di Sanremo, in cui ha chiesto la pace nel conflitto Israele-Palestina dicendo anche la frase “Stop al genocidio”. “Tutti i beni sono condivisibili solo se stiamo tutti bene e se c'è pace – dice Ghali – Se in una stanza siamo in 10 e 7 persone stanno male pure le altre 3 staranno male. Se in una stanza di 10 persone 7 stanno bene, le altre 3 anche se stanno male inizieranno a riprendersi. È importante stare tutti bene per quanto sembri banale”, le parole del cantante.
Nel suo incontro con Fabio Fazio, Ghali si è soffermato a lungo sulla sua vita personale. "Da Sanremo sono successe tante cose, mi ritrovo in un momento che fa parte di un processo iniziato un anno fa, o anche di più: dopo il mio successo del 2016 ho fatto tour e ho fatto uscire tanta musica, rotto tanti record e fatto delle bellissime cose. A un certo punto ero annebbiato da tutto. Inizi a rotolare e vai avanti per inerzia, non hai più tempo per ragionare e per fare una vita normale, perché alla fine siamo persone normali”.
Ghali ricorda le sue origini: “Io arrivo da un quartiere di periferia di Milano. Come tante persone e a un certo punto ho dovuto fare i conti con la mia vita personale: c'è stato un momento in cui mia madre si è riammalata, un momento in cui sono dovuto andare dalla psicologa. Mi sono staccato un attimo dalla musica perché volevo smettere di rotolare, volevo fermarmi e ragionare, tornare alla mia essenza, che dopo un po' ho perso sotto i riflettori tutti i giorni. Ho iniziato davvero molto giovane e il successo che ho avuto in quegli anni era senza precedenti, non avevo le spalle larghe abbastanza per poter reggere tutto.”