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Ghali a Che Tempo che Fa: “Strano sentire che non si può parlare di pace”

Le parole dell’artista ospite da Fazio. La lunga polemica sulle sue parole dal palco di Sanremo prosegue

18 febbraio 2024

Roma, 19 febbraio 2024 – La pace è per tutti, "è quello che abbiamo imparato a scuola, è strano ritrovarsi oggi in un mondo così. Ci hanno insegnato una cosa per tutta la vita e ad un certo punto sentiamo che non si può. Per me è la cosa più importante: qualsiasi cosa è da condividere. Il successo, tutti i beni che abbiamo su questo pianeta, non sarebbero delle ricchezze se non fossero condivisibili”. Sono le parole di Ghali, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.

L’artista è tornato sulla polemica scoppiata dopo le sue parole dal palco di Sanremo, in cui ha chiesto la pace nel conflitto Israele-Palestina dicendo anche la frase “Stop al genocidio”. “Tutti i beni sono condivisibili solo se stiamo tutti bene e se c'è pace – dice Ghali – Se in una stanza siamo in 10 e 7 persone stanno male pure le altre 3 staranno male. Se in una stanza di 10 persone 7 stanno bene, le altre 3 anche se stanno male inizieranno a riprendersi. È importante stare tutti bene per quanto sembri banale”, le parole del cantante. 

Ghali a Sanremo
Ghali a Sanremo

Nel suo incontro con Fabio Fazio, Ghali si è soffermato a lungo sulla sua vita personale. "Da Sanremo sono successe tante cose, mi ritrovo in un momento che fa parte di un processo iniziato un anno fa, o anche di più: dopo il mio successo del 2016 ho fatto tour e ho fatto uscire tanta musica, rotto tanti record e fatto delle bellissime cose. A un certo punto ero annebbiato da tutto. Inizi a rotolare e vai avanti per inerzia, non hai più tempo per ragionare e per fare una vita normale, perché alla fine siamo persone normali”.

Ghali ricorda le sue origini: “Io arrivo da un quartiere di periferia di Milano. Come tante persone e a un certo punto ho dovuto fare i conti con la mia vita personale: c'è stato un momento in cui mia madre si è riammalata, un momento in cui sono dovuto andare dalla psicologa. Mi sono staccato un attimo dalla musica perché volevo smettere di rotolare, volevo fermarmi e ragionare, tornare alla mia essenza, che dopo un po' ho perso sotto i riflettori tutti i giorni. Ho iniziato davvero molto giovane e il successo che ho avuto in quegli anni era senza precedenti, non avevo le spalle larghe abbastanza per poter reggere tutto.”