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Home » Spettacolo » Giovanni Allevi inizia le cure contro il mieloma multiplo: “La mia battaglia la vinceremo insieme!”

Giovanni Allevi inizia le cure contro il mieloma multiplo: “La mia battaglia la vinceremo insieme!”

Una settimana fa, il pianista 53enne aveva annunciato sui social media di soffrire del tumore che colpisce alcune cellule contenute nel midollo osseo

Francesco Lommi
25 Giugno 2022
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“È iniziata la mia battaglia. La vinceremo insieme!“. Così il pianista e compositore Giovanni Allevi conclude il post Instagram in cui ha annunciato l’inizio del percorso di cure per il mieloma multiplo diagnosticatogli non più di una settimana fa. Si tratta di un tumore maligno del sangue che va a colpire alcune cellule del midollo osseo, e quindi i pazienti sono immunocompromessi perché non riescono a produrre altri anticorpi o li producono in maniera ridotta. In Italia interessa circa 5.600 persone ogni anno. Per curarsi, Allevi è stato costretto a rinunciare al suo tour estivo Estasi 2022.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da ALLEVI Composer & Pianist (@giovanniallevi)

 

Il post è corredato da una foto di spalle, da cui solo si intravede un busto ortopedico. Lo sguardo dell’artista è rivolto verso l’orizzonte, come per immaginare un futuro, al momento però filtrato dalle finestre dell’ospedale in cui è stato ricoverato.

“Con il cuore traboccante di gratitudine vi ringrazio immensamente per l’Amore che mi state donando! Immagino i vostri pensieri di incoraggiamento e vicinanza avvolgere il mio corpo, e dare un sollievo a questo dolore a tratti insopportabile. È iniziata la battaglia che mi ha portato nel nucleo più profondo della fragilità umana. Con voi la vincerò! Vi amo!”. Queste le parole del compositore, travolto immediatamente dall’affetto dei fan e dei follower, che hanno riempito la bacheca virtuale di messaggi e cuoricini. E su Twitter è diventato subito di tendenza ‘Forza Giovanni’. Immediato anche il messaggio di solidarietà e vicinanza inviato dal rapper Fedez, recentemente operato per un tumore al pancreas: “Giovanni anche se non ci conosciamo ti faccio un grande in bocca al lupo per questo viaggio non facile, nella speranza che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi. Spero ti arrivi questo mio/nostro grande abbraccio virtuale e ti aiuti a distrarti un po'”.

 

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  • Serena Williams, una delle più grandi atlete di tutti i tempi e 23 volte campionessa del Grande Slam, ha annunciato che si ritirerà dal tennis professionistico al termine i prossimi US Open dopo una carriera leggendaria. 

“Non mi mai piaciuta la parola ritiro, forse la parola migliore per descrivere quello che sto facendo è evoluzione. Sono qui per dirvi che sto evolvendo dal tennis verso altre cose che sono importate per me. Nell’ultimo anno, io e mio marito Alexis, abbiamo cercato di avere un altro figlio. Sicuramente non voglio essere di nuovo mamma dividendomi con la carriera di atleta. Ho bisogno di essere con entrambi i piedi nel tennis oppure fuori.”

Serena è diventata professionista all’età di 14 anni nel 1995 ed è stata un fenomeno adolescenziale, vincendo il suo primo titolo del Grande Slam all’età di 17 anni.

“Lo odio. Odio dover essere a questo bivio. Continuo a dirmi: vorrei che fosse facile per me, ma non lo è. Sono lacerata: non voglio che finisca, ma allo stesso tempo sono pronta per il futuro. Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo decidere di muoverci in una direzione diversa. Quel momento è sempre difficile quando ami qualcosa così tanto. Mio Dio, mi piace il tennis. Ma ora il conto alla rovescia è iniziato. Devo concentrarmi sull’essere mamma."

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #serenawilliams #family #tennis
  • Gianni Reinetti, di 85 anni, insieme al compagno Franco Perrello, morto nel gennaio 2017, sono stati la prima coppia a unirsi civilmente a Torino nel 2016, poco tempo dopo l’entrata in vigore della legge Cirinnà sulle unioni civili.

Se l’unione civile era durata soltanto cinque mesi, la loro vita insieme era invece stata lunga 52 anni, un legame fortissimo che li aveva spinti a battersi per i diritti civili e a chiedere il riconoscimento della loro unione non appena la legge lo aveva concesso. La sindaca Chiara Appendino aveva adottato una procedura d’urgenza e la cerimonia si era svolta in forma privata, riservata ai soli invitati. 

“È stato faticoso, ma alla fine ce l’abbiamo fatta ed è stato molto emozionante. Non siamo mai stati così felici e non ci aspettavamo così tante telecamere.”

Franco e Gianni, nella loro lunga vita, hanno portato avanti piccole e grandi battaglie. “Speriamo che la nostra storia sia di esempio alle nuove generazioni. È stato faticoso, ma alla fine ce l’abbiamo fatta ed è stato molto emozionante. Un percorso difficile, ma felicissimo”, aveva detto Franco il giorno del sì. “Voglio dire a tutti i ragazzi, eterosessuali e omosessuali, di credere nei loro amori e avere il coraggio di non tradirli.”

La storia della coppia è diventata un documentario, nel 2019, dal titolo ‘Franco e Gianni – Una storia di Torino’, di Angelo D’Agostino e Marta Lombardelli. Il documentario raccoglie la testimonianza di Gianni Reinetti che ripercorre gli oltre 50 anni della sua storia d’amore con Franco fino al momento della loro unione civile.

Non sono mancati i messaggi d’addio. “Buon viaggio Gianni, abbraccia forte Franco da parte mia”. Così così l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, in un post su Facebook saluta Gianni, seguita da Marco Giusta, ex assessore ai Diritti della giunta Appendino, oggi coordinatore del Torino Pride: “Buon viaggio Gianni voglio ringraziarti per la tua disponibilità e generosità a esserci e a fare la differenza per le nuove generazioni. La città dei diritti non dimenticherà te e Franco”.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanaione #giannireinetti #unionicivili #torinopride
  • Francesca Feramis ha una voce delicata come un sussurro, ma anche due occhi penetranti e fieri come quelli di una leonessa. Si muove piano, sa che al minimo gesto improvviso le sue ossa potrebbero spezzarsi. Letteralmente. 

“Ho il collagene che non funziona ma nessun medico è ancora riuscito a spiegarmi perché. Oggi ho 32 anni, sono malata da sempre, eppure la diagnosi ancora non c’è.”

La sua condizione potrebbe essere comunque assimilabile a una osteogenesi imperfetta, ma le caratteristiche sintomatiche che Feramis presenta sono diverse da quelle ascrivibili alle patologie conosciute. 

“Dicevano che non avrei superato lo stress della crescita. La vita non mi ha regalato niente. Ho dovuto superare molti tipi di barriere, soprattutto psicologiche. La società, le persone in generale si vergognano della gente come me, la diversità fa paura. Sui social cerco di spingere le persone a capire che i corpi umani sono tutti diversi tra loro per natura. Se non rientri negli standard non sei sbagliato.”

L’intervista completa a cura di Caterina Ceccuti è disponibile sul sito ✍

#lucenews #lucelanazione #francescaferramis #disabilityinclusion
  • Si possono ereditare 4 miliardi e rifiutarli? 

A quanto pare nel mondo di oggi è successo anche questo. È la storia della 29enne Marlene Engelhorn, austriaca e discendente di Friedrich Engelhorn, che ha fondato il colosso della chimica Basf. 

“Questa non è una questione di volontà, ma di correttezza. Non ho fatto nulla per ricevere questa eredità.”

Sua nonna figura al 687esimo posto nella classifica delle persone più ricche del mondo stilata dalla rivista Forbes e l’eredità rifiutata rappresenta il 90% di quanto le spetta. Ma a Marlene poco importa: non è questo a fare la felicità. Anzi.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #marleneengelhorn #basf #eredità
"È iniziata la mia battaglia. La vinceremo insieme!". Così il pianista e compositore Giovanni Allevi conclude il post Instagram in cui ha annunciato l'inizio del percorso di cure per il mieloma multiplo diagnosticatogli non più di una settimana fa. Si tratta di un tumore maligno del sangue che va a colpire alcune cellule del midollo osseo, e quindi i pazienti sono immunocompromessi perché non riescono a produrre altri anticorpi o li producono in maniera ridotta. In Italia interessa circa 5.600 persone ogni anno. Per curarsi, Allevi è stato costretto a rinunciare al suo tour estivo Estasi 2022.
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