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Home » Spettacolo » L’abbraccio di Tracy, vincitrice di Masterchef: “Donne credete in voi, non sentitevi mai inferiori”

L’abbraccio di Tracy, vincitrice di Masterchef: “Donne credete in voi, non sentitevi mai inferiori”

La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione del cooking show: "“La mia è una rivincita nei confronti di chi mi ha sottovalutata"

Lucia Lapi
4 Marzo 2022
La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia

La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia

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“Se potessi parlare alla Tracy bambina, le direi: tieni duro, non ti arrendere, guarda in fondo al tunnel, nel tuo futuro c’è una grande luce e gioia, che poi è un messaggio che rivolgo a tutte le donne in generale: credete in voi, non sentitevi inferiori a nessuna, ognuna ha una sua peculiarità o bellezza interiore”.

Chi è Tracy Eboigbodin

La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia
La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia

La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata con tenacia e determinazione l’11ª edizione di Masterchef Italia, il cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky andata in onda giovedì 3 marzo 2022 (l’ultima puntata su Sky Uno/+1 e on demand raccogliendo 856mila spettatori e sfiorato il 4% di share).
“Questa vittoria mi ha insegnato a prendere consapevolezza non solo come cuoca, ma anche come essere umano, del mio carattere, e questo lo devo agli insegnamenti di Masterchef, al lungo percorso fatto qui dentro”, il commento della vincitrice, ancora scossa dall’emozione. La proclamazione è arrivata nell’ultimo episodio di questa stagione, dalla voce di Giorgio Locatelli, uno dei giudici del programma insieme a Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo.

Il podio dell’11ª edizione di Masterchef Italia

Sul podio, protagonisti con lei della finalissima, Carmine Gorrasi, lo studente rivelazione di 18 anni, e Christian Passeri. Vent’anni, due passioni e una… compagna di vita un po’ atipica. Si potrebbe riassumere così il profilo di Christian Passeri, concorrente dell’undicesima edizione del talent culinario più amato d’Italia, Masterchef. Lo studente universitario piemontese di Bosconero, infatti, è “iscritto al corso di Ingegneria Chimica Alimentare di Torino, un connubio perfetto tra le mie due passioni: la chimica e la cucina“.

. Christian ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo “altamente funzionale
Christian Passeri, 20 anni, ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo ‘altamente funzionale’

Viene da una famiglia numerosa, mamma Elena e papà Dorino, i piccoli di casa, Miryam e Gioele, un cane, una tartaruga e un drago barbuto, il suo Safir. Ma tra i familiari del ventenne c’è anche qualcun altro. O meglio, altra. Christian ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo “altamente funzionale”. Quando aveva 8 anni, i genitori dell’aspirante chef lo hanno iscritto agli scout, per aiutarlo a socializzare: “A quel tempo avevo una grande difficoltà a relazionarmi con i miei coetanei e non. Questa mia difficoltà è causata principalmente dalla mia Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico che crea una certa difficoltà a parlare con estranei oppure do l’impressione di non saper leggere al situazione o esprimere emozioni“, racconta Christian. Parlare con sconosciuti, anche bambini come lui, descrivere ciò che prova, le emozioni, i sentimenti, positivi o negativi che siano, per lui sono attività difficilissime, vere e proprie sfide. Che però ha sempre affrontato con coraggio, come dimostra la scelta di partecipare al talent cooking e mettersi in gioco nella cucina più famosa d’Italia. Anche solo la partecipazione del 20enne di Bosconero a MasterChef  sarebbe stata una vittoria non solo per lui , che punta è arrivato fra i primi tre classificati dimostrando “che tutto può accadere” e indegnare qualcosa di più sulla Sindrome di Asperger.

I finalisti dell’11ª edizione di Masterchef Italia
I finalisti dell’11ª edizione di Masterchef Italia

Quarta classificata Lia Valetti, eliminata al termine del primo episodio della serata in cui sono stati ospiti due chef tristellati: Enrico Crippa (dal ristorante ’Piazza Duomo’ di Alba, in provincia di Cuneo) e Andreas Caminada (dal ristorante ’Schloss Schauenstein’, in Svizzera). In balconata, con gli altri compagni di cucinate, a fare il tifo per Tracy, in un abito che metteva in mostra i suoi tatuaggi, l’iconica ex concorrente Elena Morlacchi.

Elena Morlacchi, 55 anni, nella foto che ha postato su Instagram

La grintosa 55enne di Lido Adriano (Ravenna) che nell’ottavo episodio dell’11ª stagione che aveva annunciato le vampate in tv e in seguito ha postato la sua foto con la testa completamente rasata, spiegando a Luce!: “L’ho fatto perché soffro di alopecia. Piangersi addosso? Non ho tempo, ho tanti progetti per il futuro”.

Tracy: “La mia rivincita”

“La mia è una rivincita nei confronti di chi mi ha sottovalutata, ma anche verso le mie insicurezze”, sottolinea Tracy Eboigbodin, che festeggia un primo posto conquistato ricetta dopo ricetta in 12 settimane di sfide ai fornelli, culminate nella finale in cui ha presentato il suo menu, ricco di emozioni e tecnica in ugual misura. “L’ho chiamato ‘L’abbraccio’ perché è il simbolo di due elementi diversi che danno qualcosa l’uno all’altro, e ho voluto attraverso i moiei piatti restituire quell’affetto che ha ricevuto in Italia, portando qualcosa della sua terra – confida la ragazza sorridendo – : sono arrivata qui dalla Nigeria dove sono cresciuta con mia madre e mio fratello, l’altro è nato in Italia, quando dovevo compiere 14 anni, ho frequentato il liceo mi sono diplomata, ho trovato una seconda famiglia, quella del mio compagno che mi ha accolta che mi adora. Tengo a sottolineare che in Italia non sono mia stata vittima di episodi di discriminazione o razzismo: a scuola nessuno mi giudicava per il colore della mia pelle“.

Tracy Eboigbodin, 28 anni, esulta in braccio al fratello
Tracy Eboigbodin, 28 anni, esulta in braccio al fratello

Dove ha imparato a cucinare?

“Cucino da quando sono piccola, in Nigeria la cucina viene insegnata ai bambini già da quando hanno 5, 6 anni; mia mamma, le zie, mi hanno insegnato tutto. Quando sono arrivata in Italia chiedevo sempre quello che c’era nei piatti che ordinavo, anche grazie al mio compagno italiano che mi ha spinto ad assaggiare ingredienti che non conoscevo“.

Pensa che questo successo unisca, attraverso la cucina, anche le culture?

Tracy Eboigbodin, 28 anni, con la mamma e i fratelli
Tracy Eboigbodin, 28 anni, con la mamma e i fratelli

“La cucina è da sempre contaminata, Venezia, Trieste, porti dove arrivavano spezie fin dall’antichità, poi la ‘fusion’ esiste in tantissime tradizioni, non solo in quella orientale. Io ho portato una cucina fusion fatta di baccalà mantecato, unito a salse dal gusto forte e pungente delle spezie africane o di ravioli ma ripieni di carne di capra, mio cibo d’infanzia. L’Italia mi ha offerto una nuova prospettiva sul cibo: per me è diventato una cosa spirituale, non mangio per nutrire il corpo ma l’anima, io in Italia ho capito che non si mangia solo perché si ha fame“.

Le piace cucinare per gli altri?

“Adoro invitare a casa i miei amici, l’ospitalità è sacra, mi sento bene quando cucino per qualcuno“.

Piatto preferito?

“Riso e pasta secca. In Nigeria non c’è la cultura della pasta, ma qui mi si è aperto un mondo“.
Tracy ha giocato un’ottima finale. Ora non la aspetta che il futuro, la vittoria di Masterchef le ha permesso di portare a casa centomila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione di un proprio libro di ricette Soul Kitchen – Le mie ricette per nutrire l’anima (edito da Baldini&Castoldi in uscita il 15 marzo) e la possibilità di frequentare il corso di alta formazione presso ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Progetti?

“In questi mesi di attesa ho continuato a studiare e ho pensato al libro provando le ricette. Non so cosa mi riserva il futuro – conclude Tracy Eboigbodin – , sono pronta ad affrontare qualsiasi sfida, mi metto in gioco, non mi fermo qui. Vorrei fare subito il corso, ho tanta voglia di imparare”.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
“Se potessi parlare alla Tracy bambina, le direi: tieni duro, non ti arrendere, guarda in fondo al tunnel, nel tuo futuro c’è una grande luce e gioia, che poi è un messaggio che rivolgo a tutte le donne in generale: credete in voi, non sentitevi inferiori a nessuna, ognuna ha una sua peculiarità o bellezza interiore".

Chi è Tracy Eboigbodin

La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia
La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata l’11ª edizione di Masterchef Italia
La 28enne di origine nigeriana Tracy Eboigbodin, che vive in Veneto, si è aggiudicata con tenacia e determinazione l’11ª edizione di Masterchef Italia, il cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky andata in onda giovedì 3 marzo 2022 (l’ultima puntata su Sky Uno/+1 e on demand raccogliendo 856mila spettatori e sfiorato il 4% di share). “Questa vittoria mi ha insegnato a prendere consapevolezza non solo come cuoca, ma anche come essere umano, del mio carattere, e questo lo devo agli insegnamenti di Masterchef, al lungo percorso fatto qui dentro", il commento della vincitrice, ancora scossa dall’emozione. La proclamazione è arrivata nell’ultimo episodio di questa stagione, dalla voce di Giorgio Locatelli, uno dei giudici del programma insieme a Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo.

Il podio dell’11ª edizione di Masterchef Italia

Sul podio, protagonisti con lei della finalissima, Carmine Gorrasi, lo studente rivelazione di 18 anni, e Christian Passeri. Vent’anni, due passioni e una… compagna di vita un po’ atipica. Si potrebbe riassumere così il profilo di Christian Passeri, concorrente dell’undicesima edizione del talent culinario più amato d’Italia, Masterchef. Lo studente universitario piemontese di Bosconero, infatti, è “iscritto al corso di Ingegneria Chimica Alimentare di Torino, un connubio perfetto tra le mie due passioni: la chimica e la cucina“.
. Christian ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo “altamente funzionale
Christian Passeri, 20 anni, ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo 'altamente funzionale'
Viene da una famiglia numerosa, mamma Elena e papà Dorino, i piccoli di casa, Miryam e Gioele, un cane, una tartaruga e un drago barbuto, il suo Safir. Ma tra i familiari del ventenne c’è anche qualcun altro. O meglio, altra. Christian ha la Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico (ASD) considerato di tipo “altamente funzionale”. Quando aveva 8 anni, i genitori dell’aspirante chef lo hanno iscritto agli scout, per aiutarlo a socializzare: “A quel tempo avevo una grande difficoltà a relazionarmi con i miei coetanei e non. Questa mia difficoltà è causata principalmente dalla mia Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico che crea una certa difficoltà a parlare con estranei oppure do l’impressione di non saper leggere al situazione o esprimere emozioni", racconta Christian. Parlare con sconosciuti, anche bambini come lui, descrivere ciò che prova, le emozioni, i sentimenti, positivi o negativi che siano, per lui sono attività difficilissime, vere e proprie sfide. Che però ha sempre affrontato con coraggio, come dimostra la scelta di partecipare al talent cooking e mettersi in gioco nella cucina più famosa d’Italia. Anche solo la partecipazione del 20enne di Bosconero a MasterChef  sarebbe stata una vittoria non solo per lui , che punta è arrivato fra i primi tre classificati dimostrando "che tutto può accadere" e indegnare qualcosa di più sulla Sindrome di Asperger.
I finalisti dell’11ª edizione di Masterchef Italia
I finalisti dell’11ª edizione di Masterchef Italia
Quarta classificata Lia Valetti, eliminata al termine del primo episodio della serata in cui sono stati ospiti due chef tristellati: Enrico Crippa (dal ristorante ’Piazza Duomo’ di Alba, in provincia di Cuneo) e Andreas Caminada (dal ristorante ’Schloss Schauenstein’, in Svizzera). In balconata, con gli altri compagni di cucinate, a fare il tifo per Tracy, in un abito che metteva in mostra i suoi tatuaggi, l'iconica ex concorrente Elena Morlacchi.
Elena Morlacchi, 55 anni, nella foto che ha postato su Instagram
La grintosa 55enne di Lido Adriano (Ravenna) che nell’ottavo episodio dell’11ª stagione che aveva annunciato le vampate in tv e in seguito ha postato la sua foto con la testa completamente rasata, spiegando a Luce!: "L'ho fatto perché soffro di alopecia. Piangersi addosso? Non ho tempo, ho tanti progetti per il futuro".

Tracy: "La mia rivincita"

“La mia è una rivincita nei confronti di chi mi ha sottovalutata, ma anche verso le mie insicurezze", sottolinea Tracy Eboigbodin, che festeggia un primo posto conquistato ricetta dopo ricetta in 12 settimane di sfide ai fornelli, culminate nella finale in cui ha presentato il suo menu, ricco di emozioni e tecnica in ugual misura. “L’ho chiamato ‘L’abbraccio’ perché è il simbolo di due elementi diversi che danno qualcosa l’uno all’altro, e ho voluto attraverso i moiei piatti restituire quell’affetto che ha ricevuto in Italia, portando qualcosa della sua terra - confida la ragazza sorridendo - : sono arrivata qui dalla Nigeria dove sono cresciuta con mia madre e mio fratello, l’altro è nato in Italia, quando dovevo compiere 14 anni, ho frequentato il liceo mi sono diplomata, ho trovato una seconda famiglia, quella del mio compagno che mi ha accolta che mi adora. Tengo a sottolineare che in Italia non sono mia stata vittima di episodi di discriminazione o razzismo: a scuola nessuno mi giudicava per il colore della mia pelle“.
Tracy Eboigbodin, 28 anni, esulta in braccio al fratello
Tracy Eboigbodin, 28 anni, esulta in braccio al fratello
Dove ha imparato a cucinare? “Cucino da quando sono piccola, in Nigeria la cucina viene insegnata ai bambini già da quando hanno 5, 6 anni; mia mamma, le zie, mi hanno insegnato tutto. Quando sono arrivata in Italia chiedevo sempre quello che c’era nei piatti che ordinavo, anche grazie al mio compagno italiano che mi ha spinto ad assaggiare ingredienti che non conoscevo“. Pensa che questo successo unisca, attraverso la cucina, anche le culture?
Tracy Eboigbodin, 28 anni, con la mamma e i fratelli
Tracy Eboigbodin, 28 anni, con la mamma e i fratelli
“La cucina è da sempre contaminata, Venezia, Trieste, porti dove arrivavano spezie fin dall’antichità, poi la ‘fusion’ esiste in tantissime tradizioni, non solo in quella orientale. Io ho portato una cucina fusion fatta di baccalà mantecato, unito a salse dal gusto forte e pungente delle spezie africane o di ravioli ma ripieni di carne di capra, mio cibo d’infanzia. L’Italia mi ha offerto una nuova prospettiva sul cibo: per me è diventato una cosa spirituale, non mangio per nutrire il corpo ma l’anima, io in Italia ho capito che non si mangia solo perché si ha fame“. Le piace cucinare per gli altri? “Adoro invitare a casa i miei amici, l’ospitalità è sacra, mi sento bene quando cucino per qualcuno“. Piatto preferito? “Riso e pasta secca. In Nigeria non c’è la cultura della pasta, ma qui mi si è aperto un mondo“. Tracy ha giocato un’ottima finale. Ora non la aspetta che il futuro, la vittoria di Masterchef le ha permesso di portare a casa centomila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione di un proprio libro di ricette Soul Kitchen - Le mie ricette per nutrire l’anima (edito da Baldini&Castoldi in uscita il 15 marzo) e la possibilità di frequentare il corso di alta formazione presso ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Progetti? “In questi mesi di attesa ho continuato a studiare e ho pensato al libro provando le ricette. Non so cosa mi riserva il futuro - conclude Tracy Eboigbodin - , sono pronta ad affrontare qualsiasi sfida, mi metto in gioco, non mi fermo qui. Vorrei fare subito il corso, ho tanta voglia di imparare".
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