7 febbraio 2024 – Era tra le favorite già qualche giorno fa, ma dopo la prima serata del festival di Sanremo è senza dubbio “la favorita” in assoluto. Loredana Bertè riesce sempre a distinguersi anche dopo anni e anni di carriera. Mai uguale a se stessa, né tantomeno ad altri, camaleontica e sempre nuova, diversa, pur confermando la sua personalità. Questo festival e la sua canzone in gara ne sono la conferma.
“Per la mia 12° volta sul palco dell’Ariston – ricorda la grande artista sui social – Porto un brano autobiografico e, allo stesso tempo, universale. È un inno e un manifesto ad amarsi. Per tutti i folli liberi di essere sé stessi. Ed io, per la prima volta nella vita, invece di odiarmi, SONO PAZZA DI ME“.
L’inno all’amore per sé stessi a Sanremo
Abituati ad ascoltare brani smielati che raccontano – a volte noiosamente – di amori sofferti, non ricambiati, dolorosamente finiti, arriva Bertè che, come è sempre stata capace di fare, cambia le carte in tavola e ci regala un inno urlato (e graffiante) all’amore per sé stessi. Quello che si raggiunge col tempo, con tanto lavoro e fatica.
Perché conoscere sé stessi, accettarsi non è un percorso facile. Anzi è più difficile rispetto a conoscere chi ci circonda e chi ci affianca solo per un periodo della nostra vita, a cui spesso dedichiamo un amore incondizionato che non riserviamo neppure a noi stessi.
Non è facile senza cadere nelle trappole degli altri, nei giudizi e nelle aspettative degli occhi altrui, di fronte a chi ci dice come dovremmo essere, perché è giusto così. Ma non è mai abbastanza.
Ma quando si raggiunge che bello è. Quando impariamo ad osservarci allo specchio e ad accettarci, ad apprezzarci e amarci con i nostri pregi e soprattutto i nostri difetti, i nostri lati oscuri, che bello è? La forza e la consapevolezza che derivano da questa conquista è indistruttibile, proprio come la Loredana nazionale.