Madre e figlio sul palco, applausi per Dulce Pontes e Zeca

Al "Festival Women - Voci di Donna" si sono esibiti per la prima volta insieme. Il giovane talento: "Accompagnare mia mamma è sicuramente un’esperienza eccezionale"

di RICCARDO JANNELLO -
1 agosto 2023
Dulce Pontes a Castelnuovo Magra accompagnata dal figlio alla batteria

Dulce Pontes a Castelnuovo Magra accompagnata dal figlio alla batteria

Non è la prima volta che padre (o madre) e figlio (o figlia) salgono insieme sul palcoscenico e si esibiscono riscuotendo l’applauso sincero del pubblico. L’ultimo esempio italiano è quello di Frida Bollani Magoni, che si è esibita sia con papà Stefano sia con mamma Petra dimostrando le sue eccelse qualità. Per la prima volta in Italia, lo scorso 29 luglio a Castelnuovo Magra (in provincia di La Spezia) si è compiuto l'"incontro" fra la grande artista portoghese Dulce Pontes e il figlio Josè Gabriel Gonçalves, detto semplicemente Zeca. L'incontro speciale si è verificato nell'ambito del "Festival Women - Voci di Donna".
madre-figlio-dulce-pontes-zeca

Dulce José da Silva Pontes, cantautrice portoghese nota per aver perpetuato la memoria del fado

Dulce Pontes ha duettato con i maggiori musicisti del mondo ed è stata la voce di Ennio Morricone in uno degli album più prestigiosi del premio Oscar, vale a dire “Focus”. Ma i duetti con Andrea Bocelli, Caetano Veloso, George Dalaras e tanti altri anche in occasioni ufficiali importanti come la festa della Fao o la celebrazione del cinquecentesimo anniversario della scoperta del Brasile, sono momenti esemplari della storia musicale contemporanea. Ebbene, nell’affascinante piazza Querciola del borgo ligure, ai confini con la Toscana, sede del prestigioso evento voluto da Giacomo Loprieno, l’emozione del debutto italiano della coppia è stato tangibile.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Dulce Pontes (@dulcepontesoficial)

In particolare lo è stato quando, presentando i suoi musicisti, la cantautrice portoghese ha esclamato: “Alla batteria, Josè Gabriel… mio figlio!”. Una breve pausa nella voce e poi il grido quasi liberatorio rivolto verso il cielo. Se la bravura dell'artista 54enne è acclarata universalmente, i fortunati che hanno assistito al concerto hanno scoperto in Josè Gabriel Gonçalves un virtuoso che ha davanti a sé una carriera davvero importante.

Josè Gabriel Gonçalves: "Non sono un raccomandato"

“Ho 21 anni e vivo da sempre nel mondo musicale" dice Josè Gabriel Gonçalves. "Ho iniziato fin da piccolo suonando vari strumenti e vari generi, seguendo mia mamma nei suoi tour e appassionandomi anche di jazz e rock; poi crescendo ho giocato la mia carta e ora eccomi qua" spiega il giovane. E puntualizza: "Non penso di essere un raccomandato e, infatti, suono in diversi gruppi. Mi sto specializzando nella batteria e accompagnare mia mamma è sicuramente un’esperienza eccezionale”. La donna è molto soddisfatta: “Il percorso che Zeca sta facendo è ottimo, è un musicista di grande talento che si esprime sia nel jazz sia nel rock sia nel pop in modo superbo". Averlo con me è davvero una grande soddisfazione, penso diventerà davvero un grande artista, ha la musica nel sangue” conclude l'artista.
madre-figlio-dulce-pontes-zeca

Il batterista José “Zeca” Gonçalves

Madre e figlio insieme sul palco e non solo

La cantautrice e Josè Gabriel Gonçalves sono tornati a vivere assieme nella vecchia casa di Montijo, un vasto comune nella Margem Sul di Lisbona, nelle stanze dove da piccolino José Gabriel esternava il suo senso artistico. Come? Dipingendo sulle pareti vere e proprie opere piene di colori e soggetti umani, animali e naturali, e soffiando voracemente in un piccolo flauto: un cantiere aperto prestissimo che sta dando i suoi frutti. Al ragazzo l’ispirazione non è mai mancata e adesso la mamma se lo gode con gli occhi che le brillano come quando lo portava in braccio ai suoi concerti. “Tem um som esquecido”, diceva José Gabriel a 4 anni, guardando in alto, percorrendo il Chiostro maggiore del Convento di Cristo a Tomar prima di un concerto della sua mamma. E noi lo seguivamo curiosi per cercare di capire dove stava andando a raccogliere quel “suono dimenticato”. Lo scorso 29 luglio a Castelnuovo Magra lo abbiamo capito.