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Magica Musica vuol cambiare il mondo. Lombardi: “Non c'è terapia nel nostro approccio"

L’intervista al direttore dell’orchestra unica nel suo genere che ha suonato nei principali teatri d'Italia ed è stata ospitata dal Presidente della Repubblica Mattarella

di ANDREA MUCCI -
4 agosto 2023
La prestigiosa orchestra di Castelleone (CR)

La prestigiosa orchestra di Castelleone (CR)

La musica ha un grande valore sociale e il potere di cambiare il mondo. Per questo abbiamo voluto conoscere Magica Musica', la prestigiosa orchestra di Castelleone, in provincia di Cremona, che dà la possibilità alle persone con disabilità di divertirsi e crescere attraverso le potenzialità e la bellezza di quest’arte, senza un approccio assistenziale ma dando spazio all’autonomia e all’espressione spontanea dell’individuo per esaltarne le capacità, senza pregiudizi. Ce ne parla Piero Lombardi, direttore dell’orchestra.

Piero Lombardi, direttore dell'orchestra Magica Musica

L’associazione Magica Musica svolge un’attività d’eccellenza: quali sono la storia e le attività di questa realtà? "La maggior parte delle persone conosce soprattutto la nostra orchestra perché con questa abbiamo fatto 140 concerti fino ad adesso, siamo stati chiamati in tv, ci ha ospitato il Presidente Mattarella a suonare al Quirinale, abbiamo ricevuto il Premio ‘Paolo Borsellino’, la visita della delegazione giapponese, mandata dalla presidente del Consiglio. L’associazione, però, offre alle persone con disabilità la possibilità di frequentare tutte le arti". Quali? "Abbiamo anche l’atelier, la danza, facciamo scrittura creativa, poi yoga e così tutto quello che rientra nella sfera dell’espressività, proprio per dare dignità a tutte le arti, anche se quella della musica fa un po’ da front man. Per quanto riguarda, per esempio, l’atelier facciamo scenografie mirate che seguono i nostri concerti, o ancora, per il teatro danza, i ragazzi fanno anche coreografie e così via.”

Un concerto dell'orchestra Magica Musica con un coro e l'esibizione di un gruppo di danza

Quale la filosofia che anima la sua orchestra? "Il nostro atteggiamento di base è quello di dare la possibilità a queste persone di star bene, di godersi momenti piacevoli della vita, di essere gratificate per raggiungere anche quel livello di dignità che tutti hanno e di riscatto nella società. E questo è un percorso che abbiamo fatto e sta dando grossi risultati".

L'orchestra per valorizzare le diversità

Il direttore tiene a precisare che ciò non significa che l’orchestra abbia un approccio superficiale a ciò che fa, ma anzi che questa realtà valorizza le straordinarie potenzialità delle persone con disabilità, pur nelle difficoltà quotidiane “e questo non è un luogo comune: lo dimostriamo nei concerti che facciamo".

Un concerto in occasione del 10° anniversario di Magica Musica

Il maestro spiega a Luce! che, pur essendo un esperto di didattica musicale, fin dal 2008 ha tolto la parola 'terapia' - “quella patina di ospedalizzazione che è una sorta di malattia” - dall’approccio che l’orchestra e tutto il team utilizza per esaltare ciò che ogni ragazzo riesce a fare da solo e per dare agli individui maggior autonomia e autostima. L’associazione, attraverso la musica, ha raggiunto straordinari risultati. Lombardi precisa che: "Da settembre finalmente avremo una sede nostra, non senza fatica, e questo ci ha consentito di lanciare un progetto ancora più importante ed interessante: portare il nostro intervento anche nelle scuole”. Cosa farete? "Dall’anno prossimo entriamo nel curriculum scolastico degli istituti comprensivi e anche delle superiori qua della zona – ho già l’accordo sia con le scuole che con i sindaci – e le scuole porteranno i ragazzi disabili da noi a fare attività, a partecipare ai nostri laboratori, per tutto l’anno scolastico". Si sottolinea che il progetto di Magica Musica non è solo volto alla sensibilizzazione, ma i giovani avranno modo di interfacciarsi con ragazzi di altre realtà, di tutto il territorio, e quindi comprende un aspetto di relazione, di socialità, che è molto, molto importante. Questo perché “loro quando sono assieme si sentono uniti, si sentono più forti e se vedono poi che riescono a raggiungere risultati artistici di un certo livello, diventa un orgoglio, diventa per loro la vita".

In Magica Musica oltre all'orchestra ci sono laboratori e attività artistiche per tutti i gusti

Fra i vari progetti in ponte dell’associazione c’è quello di aprire un blog permanente che permetta ai ragazzi di contattare tutte le realtà, non solo della nostra Italia, ma del mondo.

Ognuno segue il proprio talento

Maestro Lombardi, la vostra equipe è composta da numerosi docenti, varie professionalità, non solo musicali: psicologi, psicoterapeuti, educatori, osteopati, laureati in arte terapia. Ricchissimo, poi, è il vostro repertorio che spazia dalla lirica alla musica classica, fino ai successi dei cantanti italiani e stranieri dei giorni nostri. Quale il metodo da voi utilizzato per far entrare nella musica gli allievi? “Premetto che noi non facciamo e non faremo mai alcuna selezione artistica, musicale. Non importa se un allievo è bravo o meno, ce ne sono alcuni che non vanno proprio a ritmo, perché chiaramente non sono ritmici. Ma il nostro obiettivo è un altro. La nostra modalità didattica è quella di andare a trovare quelle che sono le peculiarità di ogni ragazzo, scovarle e farlo lavorare sulle cose che sa fare. Le partiture le stendo, naturalmente, in base all’organico che ho: se ho un ragazzo che suona la batteria, è ritmico gli faccio suonare le percussioni, se ne ho un altro che ha una voce intonata gli faccio studiare canto e lo faccio cantare. Ci sono anche allievi aritmici e, in quel caso, trovo uno strumento che dal punto di vista musicale disturba meno quello che è l’andamento del brano e lo faccio partecipare lo stesso. Così i ragazzi così sono inseriti tutti con pari dignità, suonano tutti qualcosa: nel coro e nell’orchestra l’individuo è molto importante, ma è l’insieme che funziona”.

Ognuno, all'interno dell'orchestra,. può seguire la sua propensione verso uno strumento o un'attività in base al proprio talento

Possiamo dire un occhio all’inclusione a tutto tondo… "Sicuramente. Attenzione, però: sono sempre stato convinto che i ragazzi disabili, per essere inclusi, devono stare per forza con gli altri, ma nella società non è così e molto spesso rimangono isolati". Com’è possibile risolvere questa questione? "È importante che questi ragazzi facciano delle attività assieme a giovani loro simili, in modo che vi sia meno differenza e si sentano a proprio agio, accettati dal gruppo, valorizzati, sicuri, tanto poi da esibirsi di fronte a centinaia di persone. L'orchestra ha alunni autistici, ciechi, ragazzi in carrozzina e così via e  l’importanza di potersi per tutti esprimere liberamente".

In Magica Musica la convivenza è possibile

Questo per il direttore Lombardi non significa far ciò che ognuno ha voglia di fare - in quanto in un’orchestra esistono regole ben precise, musicali, ma anche di comportamento - e perciò i ragazzi rispettano pure le norme di convivenza con gli altri: “E questo accade quasi per miracolo, come per magia". Se tutti rispettassimo queste regole di comportamento sarebbe meraviglioso. Lombardi ricorda che un paio di anni fa un ragazzo iperattivo era entrato nell’orchestra per provare. "Ebbene, non abbiamo mai avuto problemi. Ha un educatore particolarmente adatto per questo tipo di situazioni e lui sta fermo in posizione per un’ora a fare le prove”, dinanzi al padre all’inizio incredulo.

L'orchestra Magica Musica durante un concerto

Il maestro ci dice poi che ci sono ragazzi nello spettro autistico che si sono esibiti con successo in importantissimi teatri, con lo stupore degli psicologi che li seguono: "Io li faccio cantare e dirigere l’orchestra - come l’ho fatta dirigere ad una ragazza sorda – nei concerti". Ben si capisce come per il direttore di Magica Musica sia essenziale l’atteggiamento, l’approccio, il gratificare molto i ragazzi. Si racconta poi che quando ne arrivano di nuovi, se riescono a stare bene nell’orchestra, nel caso di un concerto dopo una settimana i neo allievi partecipano senza aver fatto prove o tirocinio. Com'è possibile? "Perché li dovrei privare di un applauso del pubblico, di fare una serata, stare bene, di essere gratificati? Con una gestione oculata si possono far esibire i giovani in concerto anche se hanno fatto una prova sola: per partecipare è sufficiente che loro sappiano stare in quella situazione. Quando vedo in un teatro persone con disabilità fra il pubblico, li lascio venire nell’orchestra a suonare ciò che possono e per loro questo è eccezionale".

L'autonomia necessaria

È raro incontrare un’orchestra 'aperta' come la vostra. Che messaggio si sente di dare sul rispetto per l’altro e sull’inclusione, molto invocata, ma più difficilmente realizzata? "Il messaggio è che a questi ragazzi non bisogna voler bene, ma bisogna volere il bene, ossia cos’è meglio per loro. È un confine molto delicato per cui l’articolo ‘il’ cambia proprio la sostanza".

L'obiettivo dei percorsi in Magica Musica è anche garantire ai ragazzi l'autonomia necessaria

Ossia? “Se io voglio il tuo bene significa che quando tu hai capito che io ci sono per te posso anche farti delle osservazioni, anche sgridarti, ma lo faccio perché tu possa crescere e questo crea autonomia da parte di questi ragazzi. Per avere dignità e per sentirsi persone a tutto tondo questi giovani hanno bisogno che ci sia affetto, ma hanno anche necessità di un’autonomia di tipo psicologico, comportamentale, di sentirsi grandi e non troppo protetti e questo purtroppo i genitori non sempre lo capiscono. Per questo l’associazione sviluppa percorsi di autonomia che alcuni credono essere solo rivolti alle persone con disabilità, ma invece sono per l’autonomia dei genitori, in quanto talvolta non riescono a lasciar soli i figli e questi ultimi soffrono questa condizione. Spesso i ragazzi ad esempio chiedono di poter andare in pullman da soli per il loro bisogno di essere individui autonomi".

Magica Musica al Quirinale

Il 3 dicembre 2018 avete avuto occasione di suonare alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Che emozione è stata per lei come direttore d’orchestra e quali le emozioni e le riflessioni dei ragazzi, degli educatori e della vostra equipe? “Mi ricordo perfettamente. Ricevetti la telefonata dalla segreteria della Presidenza della Repubblica dove si invitava l’orchestra al Quirinale in occasione della ‘Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità’. Ero al settimo cielo! Per questioni di protocollo di sicurezza, però, mi venne detto che saremmo potuti andare solamente in venti".

Il Presidente Sergio Mattarella incontra gli alunni delle Scuole primarie in occasione Giornata internazionale delle persone con disabilità. Qui con i ragazzi dell'orchestra di Castelleone (foto di Francesco Ammendola)

Piero Lombardi confessa che, per visione e mission di Magica Musica, non sarebbe mai stato disposto a fare una selezione fra i ragazzi su chi portare e chi lasciare a casa, andando contro ai principi nei quali l’orchestra crede e con i quali lavora, perciò avrebbe rinunciato. Se non che, dopo un’ora, seguì un’altra telefonata: “Il Quirinale aveva stralciato il protocollo e ci hanno ospitati tutti, compreso i genitori. Eravamo in settanta". "In più ci hanno offerto il rinfresco e accolto con grande calore. E la cosa mi ha fatto molto piacere. Eravamo appena stati a fare la finale a ‘Tu si que vales’, in diretta, dove abbiamo avuto venti milioni di visualizzazioni su Facebook, un numero mastodontico, ma le emozioni dal Presidente Mattarella sono state ancora più intense. È stato un riconoscimento così importante che ce lo porteremmo dietro per sempre e ancora adesso lo rammentiamo". Che esperienza è stata? "È stata una cosa unica, ma ho l’orgoglio di dire che noi abbiamo anche portato la nostra allegria, il piacere di vivere anche là e fuori dalle telecamere ho fatto cantare con l’orchestra i ministri, tutto il personale". Insomma una festa... “Noi e i ragazzi abbiamo portato una ventata di energia e la nostra voglia di vivere nel Salone dei Corazzieri – ambiente molto bello, ma austero – in cui i ministri si sono accodati cantando. C’era poi anche un coro di ragazzi sordi, che io ho diretto… È stata un’emozione fortissima".