Moana Pozzi, la docuserie tra verità e segreti

Disponibile su Discovery+ la storia della donna che ha sdoganato l'eros e la sensualità in tv e nei salotti politici

di MAURIZIO COSTANZO -
5 agosto 2023
Su Discovery+ una docuserie dedicata a Moana Pozzi (Ansa)

Su Discovery+ una docuserie dedicata a Moana Pozzi (Ansa)

La vita di Moana Pozzi diventa una docuserie, tutta dedicata a raccontare vita e segreti di un’icona di bellezza, sensualità e potere che ha accompagnato la storia italiana per più di dieci anni. Ma chi era veramente Moana Pozzi, donna diventata mito? Eros e Thanatos hanno di certo segnato il suo destino, spezzato da una morte su cui aleggia ancora il mistero.
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Su Discovery+ una docuserie dedicata alla donna che ha sdoganato l'eros e la sensualità in tv e nei salotti politici (Instagram)

E a tanti fan è rimasto il dubbio: Moana è morta davvero oppure ha scelto di sparire perché esausta di una vita vissuta sempre al limite? Molte risposte si trovano nella docuserie "Essere Moana" (prodotta da Verve Media Company per Warner Bros) disponibile su Discovery+ sabato 29 luglio e sabato 5 agosto, e a settembre in chiaro sul Nove.
 
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La pornostar che scalzò il filosofo

Moana Pozzi se n’è andata a soli 33 anni, ufficialmente stroncata da un tumore al fegato. Era al culmine della popolarità, tanto da essere all’epoca considerata la pornostar più amata d'Italia e (forse) del mondo. Bionda e sofisticata, l'attrice è stata un mito per generazioni e la sua fama non si è ancora spenta dopo tanti anni dalla scomparsa. Per un curioso scherzo del destino la sua morte, avvenuta a Lione il 15 settembre 1994, fu comunicata al mondo due giorni dopo, proprio nel giorno della morte di uno dei più grandi filosofi del Novecento, Karl Popper. Per la legge del giornalismo non scritta e implacabile, per cui è notizia ciò che interessa il maggior numero di lettori, i giornali d'Italia aprirono tutti con la morte della pornostar e relegarono in una posizione di secondo piano la morte di Popper.
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All'anagrafe Anna Moana Rosa Pozzi è stata un'attrice pornografica, conduttrice televisiva e politica (Instagram)

Chi era Moana Pozzi

Moana Pozzi era nata a Genova il 27 aprile 1961, figlia di un ricercatore nucleare. Iniziò la carriera come conduttrice tv, ma il successo arrivò dopo l'incontro con Riccardo Schicchi e Cicciolina. Dalla prima pellicola hard che si intitolava "Fantastica Moana" diretta da Riccardo Schicchi, fino ai suoi ultimi lavori, la Pozzi si è sempre distinta dalle colleghe per un'ironia e una eleganza insolite nel mondo dell'hard. Grazie alle sue partecipazioni televisive e alle interviste, è riuscita a proporre un lato del tutto nuovo del mondo a luci rosse, creando un fenomeno di costume anche in Italia facendolo diventare argomento di discussione sociale. Sulla sua morte e sulla fretta con cui il suo corpo è stato cremato si è dibattuto a lungo. Così come si è parlato del suo presunto figlio. Al di là del giallo della sua scomparsa, la presenza di Moana Pozzi sul web dimostrano che il mito è ancora vivo.
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Era nata a Genova il 27 aprile 1961, figlia di un ricercatore nucleare (Instagram)

La docuserie tra verità e segreti

La docuserie "Essere Moana" racconta tutte le fasi della vita della donna, a partire dall’appartenenza borghese della sua famiglia, passando per gli esordi nel mondo dello spettacolo fino al boom nell’industria del porno e alla morte, nel 1994, avvenuta all’ospedale Hotel de Dieu di Lione. Due puntate dedicate ad un personaggio senza tempo. Una pornostar che, da sogno erotico degli italiani, è arrivata a custodire segreti che sono stati svelati solo dopo la sua scomparsa, incarnando il potere in tutte le sue sfaccettature. Un potere ampio, ottenuto attraverso la seduzione, ma anche grazie alla capacità di attivare e di curare un fitto intreccio di rapporti con la politica, con lo spettacolo, con la cultura e con l’economia.
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Due puntate dedicate a un personaggio senza tempo che, da sogno erotico degli italiani

E nella serie non manca una carrellata di testimonianze di colleghe e colleghi, ma anche attori, scrittori, giornalisti, critici cinematografici, sociologi. Tra cui Antonio Di Ciesco, marito di Moana, Eva Henger, Rocco Siffredi, Vittorio Sgarbi, Fulvio Abbate, Antonio Dipollina e Anselma Dell’Olio, solo per citarne alcuni. Un coro di voci per raccontare i tanti volti di Moana in un contesto storico ben preciso, quello degli anni Ottanta, l’era dell’edonismo più sfrenato e del lusso ostentato, che ha totalmente segnato un cambio di rotta nell’immagine della donna. La docuserie è scritta da Marco Gregoretti, Marina Loi e Flavia Triggiani, per la regia di Alessandro Galluzzi, Flavia Triggiani e Marina Loi, ed è prodotta da Verve Media Company per Warner Bros.