Noemi Bocchi si mette a nudo su Instagram rompendo il silenzio sulla
diastasi addominale, problema del quale ha scoperto la natura solo grazie ai gruppi Facebook. Una
patologia post-partum che è poco conosciuta, ma che coinvolge tante mamme, circa il 30% delle donne dopo una gravidanza e si tratta dell
’allargamento e eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale, in senso longitudinale. "C'è un tempo per ogni cosa...uno per parlare e uno per tacere", è questo l'inizio di un lungo sfogo della nuova compagna dell'ex capitano giallorosso che spiega "
Ho scoperto di averla grazie ai gruppi Facebook in cui ci sono donne che con la loro testimonianza danno coraggio ad altre donne", per un malessere che spesso "non è compreso né dalle famiglie né dalla società". Tra i primi a commentare il post è proprio
Francesco Totti: "Ed io ti starò vicino", scrive l'ex capitano aggiungendo due cuoricini rossi.
"Un intervento che passa per estetico, ma non è così"
"Dopo i parti ho iniziato a star male e da tutti venivo liquidata con un:
'Hai partorito, è normale'. Dopo 8 anni dalla seconda
gravidanza ho scoperto che quello che avevo ha un nome e racchiude tutti i sintomi che ho: soffro di diastasi addominale", racconta
Bocchi. "Ho scoperto di averla grazie ai gruppi Facebook in cui ci sono donne che con la loro testimonianza danno coraggio ad altre donne.
Un intervento che passa come estetico, ma di estetico ha ben poco. Grazie a loro ho deciso il percorso da intraprendere e con chi! I loro racconti mi hanno fatto prendere coscienza e ho deciso di fare la mia parte condividendo il mio percorso e raccontandovi anche i sentimenti che l'articolo sulla gravidanza ha suscitato in me.. sentimenti che si generano in tutte le donne che hanno patologia e si sentono rivolgere domande inopportune. Se le donne da sole sono pura forza, insieme sono uragani!".
Il 30% delle donne soffre di diastasi addominale
"Per tutta la vita ho scelto di tacere per proteggermi. Il più delle volte perché non venivo ascoltata dalle persone a me vicine e restare in silenzio era più facile. Tante volte perché mi sono sentita raccontare in ruoli che non mi appartenevano, ma anche i ruoli "scomodi" fanno parte della vita di ognuno di noi e si accettano per svariati motivi. Per molto tempo mi son sentita a metà: metà qui e metà altrove. Un altrove che non conoscevo e mi faceva paura". Poi, per la compagna dell'ex capitano "è arrivata una parvenza di benessere in cui ho iniziato a sentirmi bene, finalmente. Come per magia ogni pezzetto sparso qui e là della mia vita stava tornando al proprio posto. Lo sentivo nelle ossa, nelle lacrime e nei miei sorrisi...finalmente lo sentivo". E aggiunge: "Mi sto riferendo a ciò che è successo nell'ultimo periodo? Forse alcune parole fanno pensare di si e, forse, in parte è anche vero! In realtà mi sto riferendo ad una cosa che riguarda soltanto me e che, poi,
ho scoperto riguardare molte donne. Grazie ai loro racconti pieni di Coraggio ho trovato la forza di raccontarvi cosa inizia ad invalidare le mie giornate". Coraggio che non è mancato a Bocchi: una nuova voce che potrà aiutare tante altre donne.