Passages, quando il triangolo d'amore è arcobaleno

Il film nelle sale dal 17 agosto: una coppia omosessuale messa in crisi da una donna. Il regista: "Scene di sesso spinte? Mi sono ispirato a Visconti e Pasolini"

di BARBARA BERTI -
15 agosto 2023
"Passages", il triangolo d'amore arcobaleno

"Passages", il triangolo d'amore arcobaleno

“Il triangolo no, non l’avevo considerato…”. Ma anche: “Ho visto lei che bacia lui che bacia lei…”. Insomma il triangolo d’amore è un gran classico e soprattutto fonte d’ispirazione in musica come al cinema. Stavolta il triangolo si complica ed è arcobaleno. E’ “Passages”, film diretto da Ira Sachs in arrivo nelle sale il 17 agosto con Lucky Red in collaborazione con Mubi. La pellicola, già passata al “Sundance Film Festival” e al “Festival di Berlino” racconta la storia di una coppia omosessuale messa in crisi da una donna che scatena un dramma fatto di amore e sesso, ma anche di crudeltà e manipolazione.
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La locandina della pellicola in arrivo nelle sale il 17 agosto con Lucky Red in collaborazione con Mubi

Passages, la trama

Siamo nella Parigi contemporanea e il regista Tomas (l'attore tedesco Franz Rogowski), felicemente sposato con il grafico e artista Martin (Ben Whishaw), è pienamente soddisfatto: ha appena finito il suo ultimo lungometraggio indipendente. Tutto sembra andare per il meglio, quando l'inquieto cineasta inizia, senza neppure accorgersene, una relazione con una giovane e bella insegnante, Agathe (Adele Exarchopoulos).
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Una scena di “Passages”, di Ira Sachs, in arrivo nelle sale il 17 agosto con Lucky Red in collaborazione con Mubi (Ansa)

Che succede? Lo stesso Martin non riesce a crederci, a lui sono sempre piaciuti gli uomini, ma questa volta con Agathe sembra tutto più bello. Non solo, la ragazza dopo un po’ resta anche incinta e il giovane regista, che gira per Parigi in bicicletta, sembra del tutto felice di avere un figlio. Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale (con un acclamato scrittore afro, interpretato da Erwan Kepoa Falé) però, l'amletico e manipolatore Tomas torna a rivolgere le sue attenzioni verso il marito.

Triangolo arcobaleno: parla il regista

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Ira Sachs, nato a Memphis il 21 novembre 1965

“Ho scritto il film pensando all’attore Franz Rogowski: per me è stata subito una fonte di ispirazione dopo averlo visto nei lavori di Haneke” racconta il regista 57enne Ira Sachs. E aggiunge: “Con ‘Passages’ ho cercato poi di creare qualcosa di vicino all'Innocente di Luchino Visconti, ovvero una pellicola che si prendesse tutti i suoi rischi”. “Tutto – dice ancora Sachs, nato a Memphis nel 1965 - è incentrato su Tomas, un uomo sempre mosso dal desiderio: quello che ha e quello che vorrebbe avere. Un uomo dominato dalla ricerca del piacere”. Un personaggio, prosegue Sachs “in cui comunque mi identifico, specie nella scena d'apertura nella quale si mostra tutto il potere di questo maschio bianco”. E spiega: “Perché in realtà in ‘Passages’ c'è un po’ la storia di un uomo di potere che finisce a terra, prima in ginocchio, ma poi definitivamente a terra”.
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I protagonisti sono gli attori Franz Rogowski e Ben Whishaw (Instagram)

Il cambiamento generazionale verso la sessualità

Quanto alle scene di sesso omosessuale, molto esplicite, Ira Sachs dice: “Non puoi far altro che scriverle anche nei minimi dettagli, ma il tuo lavoro finisce lì. Sono poi gli attori a creare il quadro, sta a loro interpretarle, a dar loro vita nella misura della loro fantasia e coraggio”. “Così quando le giro alla fine mi trovo nella stessa condizione del pubblico. Per farle ho guardato ancora al passato, a Luchino Visconti, ma anche ad ‘Accattone’ di Pier Paolo Pasolini. Il passato in qualche modo mi ha dato coraggio, comunque in quelle scene non c'è nessuna vergogna, né senso del peccato” spiega ancora il regista dichiaratamente gay.
 
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"Passages" può aiutare a capire meglio il gender fluid? “Più che un manifesto sul gender fluid quello che è importante è l'impatto che la pellicola ha sul pubblico" aggiunge Sachs, sposato con il pittore Boris Torres dal 2012. "Non volevo certo fare una pellicola a tema, ma osservando i tre protagonisti e i loro rispettivi personaggi non si può non notare il cambiamento generazionale verso la sessualità” conclude il regista che insieme al compagno è padre di due gemelli.