Tom Hanks ad Harvard riceve la laurea e invita i giovani a essere dei supereroi della verità. Accolto da scroscianti applausi, il due volte premio Oscar (66 anni) ha ricevuto il titolo accademico onorifico in Lettere dalla prestigiosa università.
Inoltre è stato omaggiato anche con un pallone da pallavolo Wilson con impresso il nome dell’ateneo: un richiamo evidente al film “Cast Away”.
E ha fatto un toccante discorso sul senso della verità. Mentre gli Stati Uniti sono alle prese con una crisi di disinformazione, la star ha detto ai laureati di essere supereroi nella difesa della verità e degli ideali americani e di resistere a coloro che distorcono la verità per il proprio tornaconto.
Tom Hanks, il suo discorso sulla verità
L’attore californiano (66 ani), ritirando il titolo accademico onorifico, ha fatto un discorso tutto incentrato sulla “veritas” (la verità), non a caso proprio il motto di Harvard.
“Per alcuni la verità non è più empirica” le parole dell’attore in riferimento all’ondata di disinformazione che sta attraversando gli Stati Uniti.
“Non è più basata sui dati, né sul buon senso, e nemmeno sulla comune decenza” ha spiegato nel suo discorso. E ha aggiunto: “Dire la verità non è più il punto di riferimento per il servizio pubblico”.
“Non è più il balsamo per le nostre paure o la guida per le nostre azioni. La verità è ora considerata malleabile, in base alle opinioni e ai giochi a somma zero” ha proseguito.
Quindi ha detto: “È la stessa opzione per tutti gli adulti che devono decidere di essere uno dei tre tipi di americani: quelli che abbracciano la libertà per tutti; quelli che non lo faranno; o quelli che sono indifferenti. Solo i primi svolgono il compito di creare un’unione più perfetta, una nazione indivisibile. Gli altri si mettono in mezzo”.
“La responsabilità è vostra. Nostra. Lo sforzo è facoltativo. Ma la verità, la verità è sacra. Inalterabile. Scalpellata nella pietra e nelle fondamenta della nostra Repubblica” ha detto l’attore.
L’omaggio al neolaureato
Al termine del discorso, l’attore ha ricevuto applausi scroscianti da parte dei 9mila laureati alla 372esima cerimonia di consegna dei diplomi di Harvard.
Lawrence Bacow, il presidente dell’università, lo ha definito “l’amico di Wilson, l’amico di Buzz, il salvatore di Ryan, il papà dell’America” e gli ha donato una palla da volley di Harvard, in omaggio al suo ruolo in “Cast Away”, dove il protagonista trovava, proprio in una palla da pallavolo, il suo amico immaginario.
Dopo aver sottolineato la sacralità della verità, l’interprete de “Il miglio verde” ha ironizzato sulla sua presenza tra i brillanti studenti dell’ateneo privato nonostante la mancanza di credenziali accademiche.
“Ora, senza aver fatto un po’ di lavoro, senza aver passato tempo in classe, senza essere mai entrato in quella biblioteca – per avere qualcosa a che fare con la classe di Harvard, la sua facoltà, o i suoi illustri alunni – vivo dannatamente bene interpretando qualcuno che l’ha fatto” ha detto, facendo riferimento alla sua interpretazione del professore di Harvard Robert Langdon nei tre film tratti dai romanzi di Dan Brown “Il Codice Da Vinci”, “Angeli & Demoni” e “Inferno”.
Le altre lauree a personaggi noti
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Oltre al divo di Hollywood, la più antica istituzione universitaria degli Usa ha onorato altri cinque personaggi con lauree honoris causa. Tra questi, il titolo è andato a tra cui Katalin Karikó, la biochimica ungherese la cui ricerca è stata essenziale per lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19.
Il prestigioso titolo è stato assegnato pure a Hugo Morales, il direttore esecutivo e fondatore di Radio Bilingue, la National Latino Public Radio Network.