Tre Allegri Ragazzi Morti, supereroi del rock alternativo

Nuovo album e tour per la band di Pordenone Un rock in maschera per una festa lunga un anno in Italia e all'estero Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni tra filastrocche punkeggianti, ballate acustiche e racconti wave

di GIOVANNI BALLERINI -
30 giugno 2024
Tre Allegri Ragazzi Morti

Tre Allegri Ragazzi Morti

“Garage Pordenone” è il decimo album di inediti di Tre Allegri Ragazzi Morti, uscito il 12 aprile per La Tempesta Dischi: dodici nuove canzoni che celebrano la musica e la storia di un gruppo che ha saputo sintetizzare rock e fumetto, divenendo un punto di riferimento per la scena musicale indipendente. Il gruppo, che quest’anno festeggia i suoi primi trent’anni di una carriera partita nel 1994 proprio da Pordenone, con questo lavoro si rituffa nella poetica di uno dei centri artisticamente più prolifici e attivi della provincia italiana. Il risultato è un album decisamente contemporaneo, lontano dalle nostalgie e che anzi guarda al futuro della band, che ora è intenta a festeggiare la propria storia e il proprio presente con un anno di concerti ed eventi speciali. In Italia e all’estero.

Per rendere al meglio il rock psichedelico del nuovo ciclo dei TARM, dal vivo il frontman, cantante e fumettista Davide Toffolo, Enrico Molteni al basso e chitarra elettrica e Luca Masseroni alla batteria, saranno affiancati da Andrea Maglia alla chitarra solista.

Tutti insieme appassionatamente, mascherati e pieni di ritmo ed energia per abbracciare di rock e fantasia i loro tanti fan. 

Tre Allegri Ragazzi Morti
Tre Allegri Ragazzi Morti

Ma torniamo al decimo album “Garage Pordenone” che è stato anticipato da due i singoli e video “Ho’oponopono” e “La sola concreta realtà”, a cui è seguito il terzo estratto “Mi piace quello che è vero”, focus track pubblicata in contemporanea all’uscita dell’album.  

“Garage Pordenone” vede protagonisti di storie ad alto volume i Tre Allegri Ragazzi Morti che si ribellano alla loro maniera alle stortezze del mondo. La band, tra filastrocche punkeggianti, ballate acustiche, racconti wave, dichiarazioni esistenziali su ritmi rocksteady e una chiusura con un brano di “musica concreta” con interprete principale un merlo, mostra di divertirsi davvero a fare musica. E omaggia se stessa con una festa memorabile, lunga un anno.

L’intervista

Toffolo, anche voi siete venuti fuori dal Garage Pordenone? “Arriviamo da lì. Il Garage Pordenone è pieno di cose che non ti aspetteresti di trovare: maschere, fumetti, chitarre elettriche, motorini e costumi strani. Ci sono parole, libri di magia e di scienze, pennelli e nastri. Da anni portiamo tutto questo in giro per l’Italia, dentro un furgone”.

Che temi trattate nel nuovo album? “Ci sono nuovi personaggi che entrano nel nostro mondo. C’è Greta, che è proprio quella Greta, una ragazza Robot, Jessica Dislessica, un vampiro energetico, un gatto e addirittura un merlo di Torpigattara. Ognuno di loro racconta cosa vuole dalla vita”.

Come vivete il doppio ruolo di fumettisti e rockettari? “Beh, solo io faccio fumetti nella band. Luca, Enrico e Il Maglia sono al massimo dei personaggi. Ho dato loro la forma di adolescenti assoluti: Ragazzi Zombi per l’eternità. Come i Ramones, praticamente”.

Che effetto le fa non essere riconosciuto senza maschera? “A me piace. Mi rende libero di incontrare chi voglio senza il peso di essere ‘famosetto’, come dicono a Roma. Poi, se proprio mi trovo in difficoltà lo dico: “Sono Davide dei Tre Allegri”. Con un certo tipo di persone funziona”.

Vi sentite un po’ supereroi del rock alternativo? “Lo siamo. Abbiamo un'identità segreta e il super potere dell’amplificazione distorta. Questo rende il mondo meno nero”.

Vi riconoscete in manifestazioni tipo Lucca Comics? “A Lucca, dove sono andato spesso e dove sono cresciuto come autore, mi capita di vedere cosplay degli Allegri Ragazzi Morti. Oggi, di Lucca, mi piacciono tanto proprio loro: i cosplay”.

Tre Allegri Ragazzi Morti
Tre Allegri Ragazzi Morti

C’è ancora spazio per l’impegno in musica? “La musica è di per sé un impegno. O meglio, è sempre importante, quindi cerco di rispettarla, di renderla bella e vera”.

Come avete organizzato il tour estero? “La realtà è che l’Europa oggi, nonostante i suoi grossi limiti politici, è comunque lo spazio degli abitanti dell’Europa e, fra questi, ci sono gli italiani. Non vedo l’ora di incontrarli”.

Ci sono graphic novel all’orizzonte? “L’anno scorso a Lucca Comics, presentai un libro che avevo in uscita per Oblomov, La nave di Teseo, si chiama “Il cammino della cumbia”: è un documentario psichedelico a fumetti su un viaggio che ho fatto lo scorso anno da Buenos Aires a Cartagena, in Colombia, dove è nata la cumbia. Quest’anno arriverà la seconda parte di quel progetto. Prima di lanciare il prossimo libro a fumetti verso l’universo, ho bisogno di "caricare". Per ora mi godo il nostro trentesimo compleanno come band”.