Il Premio per l'Inclusione e la Sostenibilità Edipo Re è andato al film El Jockey di Luis Ortega. E' quello che hanno deciso le giurate Esmeralda Calabria, Francesca d'Aloja e Federica Di Giacomo in occasione della 81° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nella cornice di Isola Edipo, l'edizione dedicata al centenario di Franco Basaglia e teatro di prospettive etiche e immaginari poetici, con al centro la riflessione sul clima, sui diritti, sulle differenze e sulla libertà.
La motivazione che ha portato 'El Jockey' alla vittoria
Questa la motivazione che ha portato alla vittoria il film uscito il 29 agosto 2024: una pellicola che affronta il tema dell'identità e delle sue molteplici declinazioni attraverso un immaginario originale e profondamente simbolico e una ricerca di linguaggio innovativo. Il registro surreale e a tratti grottesco adottato dal regista Luis Ortega illumina tematiche quali la mutazione, la trasformazione e la rinascita, incarnate da un protagonista sui generis, il fantino multiforme interpretato da Nahuel Perez Biscayart. Ci auguriamo che la stessa libertà espressiva possa continuare a sopravvivere nel futuro incerto del cinema argentino.
'Sugar Island', l'altro film premiato
Ma i premi non sono finiti qui. Nella stessa cornice infatti, la Giuria Giovani, composta da Davide Lorenzo Bignotti, Francesca Cerchiari, Chiara Guarino, Anita Incastori, Marta Pancino, Stefano Patrone, Emma Sist ha assegnato il prezioso riconoscimento a Sugar Island di Johanné Goméz Terrero con questa spiegazione: un film a metà strada tra finzione e documentario, crocevia di istanze sociali, politiche, di genere e storiche, che dà uno sguardo autentico e toccante sulla realtà di un popolo intento a riflettere sul suo passato per comprendere il suo presente con una forza del tutto universale. Sugar Island racconta le traversie di un popolo che tramite il lavoro sulla propria terra ricerca un'identità personale per continuare ad autodeterminarsi. Film che, in via del tutto straordinaria, ha ricevuto anche la menzione speciale della Giuria Ufficiale che lo ha definito "affascinante perché affronta il tema, raramente rappresentato, dello storico sfruttamento dei lavoratori haitiani nella Repubblica Dominicana, deprivati dei diritti fondamentali".
“La scommessa del dialogo tra la cultura in tutte le sue forme è stata vinta“
"Anche quest'anno con Isola Edipo la scommessa del dialogo tra la cultura in tutte le sue forme, la città e la Mostra del Cinema è stata vinta e attraverso le relazioni e le connessioni nate in questi giorni si pensa già al prossimo anno", racconta Sybille Righetti, che partendo dall'Edipo Re con Silvia Jop ed Enrico Vianello ha dato vita a un vero e proprio laboratorio creativo, protagonista di esperienze di innovazione sociale e ambientale che promuove attività artistiche e culturali.
L'arte come mezzo fondamentale per l'inclusione
L'ultima parola è spettata ad Angelo Righetti che nel suo intervento ha messo in evidenza come l'arte sia un mezzo di fondamentale importanza per l'inclusione: "Quest'anno Isola Edipo consegna per la settima volta il premio all'Inclusione. L'arte è tale perché include, parla senza parole come divenire di continuo l'altro. Patti Smith con la sua Masterclass ha ridato luce a Pasolini presentando uno spettacolo irripetibile di arte, parole e musica come barriera alle guerre, dove "i ricchi e potenti mandano a morire i figli dei poveri" come diceva Gino Strada. La forma sincretica espressiva di tutte le arti portata al Lido e al Festival da Patti Smith navigando sull'Edipo Re, la barca che fu di Pasolini e della Callas, ha posto un sigillo prezioso su Venezia 81. In coerenza con la sua storia Edipo Re ha celebrato il secolo della nascita di Franco Basaglia che riuscì a chiudere i manicomi, rilanciare i diritti sociali e restituire valore umano alla diversità, alla follia e all'eguaglianza".