“Ieri ci chiamavano handicappati, oggi si parla di
inclusione, domani sarà la normalità. Noi lo vediamo ogni giorno alla
Bebe Vio Academy e con i progetti di art4sport“. Scrive queste parole
Bebe Vio nel post sul suo profilo Instagram: “Ai bambini non serve insegnarlo. Se li lasciamo liberi di esprimersi vivono il valore dell’unicità e della diversità attraverso il gioco. Perché ciascuno di noi è unico ed irripetibile, quindi importante“, le sue parole in occasione del
WorldDisabilityDay.
Bebe Vio 24 anni, conquista la medaglia d’oro a Tokyo
“Quest’anno abbiamo fatto sfidare
i campioni olimpici e paralimpici italiani con quelli provenienti dal resto del mondo – aveva detto nei giorni scorsi a Milano, durante la seconda edizione di
WEmbrace sport, evento benefico organizzato da Bebe Vio e art4sport– . Bellissimo vedere come, se dai a tutti la possibilità di giocare a pari condizioni, il concetto di disabilità viene meno e quello che rimane sono atleti professionisti che si sfidano ad altissimo livello“.
Il messaggio
“In Italia siamo messi bene per l’inclusione sportiva, per gli atleti stranieri non è sempre così - sottolinea l’atleta paralimpica - : gli insegneremo come fare vera integrazione“, aveva detto nei giorni scorsi durante Bebe Vio lancia un appello al pubblico, di accorrere numerosi per fare del bene: la mission della nostra associazione art4sport, che aiuta i bambini e ragazzi che hanno subito un’amputazione, a riprendere a fare sport, procurandogli protesi d’arto e seguendoli nel percorso di
reinserimento nel mondo sportivo“.
Chi è Bebe Vio
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, nota anche come Bebe Vio, 25 anni, scherza con i giudici di una passata edizionedi 'Italia’s Got Talent'
Schermitrice, campionessa paraolimpica e mondiale di fioretto individuale. Questa è
Bebe Vio, ovvero Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, nata a Venezia il 4 marzo 1997. Un modello nello sport come nella vita, come ha saputo dimostrare in questi anni, diventando un esempio sfavillante e seguitissimo. Nonostante la
meningite fulminante che l’ha colpita all’
età di 11 anni, trasformando la sua vita da un giorno all’altro, questa giovanissima donna, ha saputo cogliere tutte le opportunità che questa
nuova condizione le presentava. Non
ha più gambe né braccia perché le sono state
amputate per salvarsi la vita, ma ha una carica incredibile, ha provato tutti gli sport, dalla ginnastica artistica alla corsa, dall’hand biking al ping pong. Nulla l’ha mai scoraggiata. E’ proprio
con questa determinazione che nel giugno scorso si
è iscritta al social LinkedIn.
Bebe Vion nella foto tratta dal suo profilo Instagram
“Qui, so di poter contare sull’aiuto di tantissimi professionisti dei settori più disparati e di conoscere nuovi alleati con competenze e risorse in grado
di generare un cambiamento concreto”, aveva spiagato l’atleta. “Utilizzerò questa pagina per parlare dei temi a me più cari, quali l’
inclusione, la disabilità, lo sport e tutti i progetti che io e
art4sport Onlus stiamo portando avanti. Cosa avrei fatto se non fossi diventata un’atleta di scherma paralimpica? Avrei cercato di dare una nuova veste al futuro. Sono cambiati i modi. Ma non la sostanza”, conclude ricordando che, prima di diventare un’atleta di scherma paralimpica, sognava di aprire un negozio di vestiti per bambini.