Commenti sessisti nella finale dei tuffi: "Olandesi grosse, ma a letto sono tutte uguali"

La denuncia dei telespettatori è arrivata a Viale Mazzini che si sta già occupando del caso scoppiato ai Mondiali di nuoto a Fukuoka per le frasi del telecronista Leonarduzzi e del commentatore tecnico Mazzucchi

di MARIANNA GRAZI -
19 luglio 2023
trampolino-sincro

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Un tuffo nello squallore: durante la telecronaca della finale del trampolino femminile sincronizzato ai Mondiali di Fukuoka, in onda questa mattina su Rai Play 2, a dare spettacolo non è stato purtroppo il grande sport, quanto i commenti sessisti, le battute razziste e il body shaming dei giornalisti. Lorenzo Leonarduzzi e il commentatore tecnico Massimiliano Mazzucchi hanno dato infatti sfogo, in diretta sulla tv pubblica italiana (pur nella piattaforma streaming), ai più biechi e degradanti istinti maschilisti e misogini, scordandosi evidentemente il proprio ruolo e affrontando invece la cronaca di una gara internazionale di altissimo livello come una partita di bocce al bar di quartiere.
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Elena Bertocchi e Chiara Pellacani durante la gara di sincro da 3 metri ai Mondiali di Fukuoka, in cui si sono guadagnate una splendida medaglia di bronzo (AFP)

Ora i due, denunciati dai telespettatori all'emittente, sono stati sospesi dalla trasmissione e lasceranno subito la sede del torneo iridato. Intanto la Rai ha già avviato una procedura di contestazione disciplinare nei loro confronti. Per le gare previste domani, 18 luglio, il microfono passa a Nicola Sangiorgio con commento tecnico del ct Oscar Bertone.

I commenti sessisti

Tra le espressioni dei telecronisti portate all'attenzione di Viale Mazzini c'è ad esempio lo slogan "fuma bene, fuma sano, fuma pakistano". Ma soprattutto alcuni dibattiti tra Leonarduzzi e Mazzucchi: "Le olandesi sono grosse", commentano osservando la coppia orange formata da Inge Jensen e Celine Van Duijn. "Come la nostra Vittorioso", aggiungono facendo invece riferimento all'azzurra Giulia. "Eh". "Eh grande eh" continuano. Poi la sentenza: "Ma tanto a letto sono tutte alte uguali". Da veri intenditori, ma del maschilismo più bieco. E infine, il clou, che lascia a bocca aperta come un tuffo perfetto: "Questa si chiama Harper, è una suonatrice d'arpa. Come si suona l'arpa? La si...". "La si tocca?". "La si pizzica". Fino a uno scadentissimo: "Si la do".
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Inge Jensen e Celine Van Duijn agli Europei. La coppia è stata presa di mira durante il campionato Mondiale in corso in Giappone dai cronisti italiani (instagram)

Perché secondo loro "È questo il vantaggio: gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre". "Io sapevo che continuava. Si La Do". E dove? "Sol Sol Fa". Uno spettacolo veramente da applausi. Quelli che invece si sarebbero meritate le nostre Chiara Pellacani e Elena Bertocchi, il cui straordinario percorso è culminato con una bellissima medaglia di bronzo. Peccato che l'attenzione del pubblico fosse rivolta altrove.

Il razzismo di Leonarduzzi

Ma lo show non si è limitato alla prova femminile. Commentando la prova di Riccardo Giovannini e Eduard Timbretti Gugiu, anche loro impegnati nella gara del sincro dalla piattaforma, Lorenzo Leonarduzzi storpia il nome dell'atleta italiano cavalcando uno stereotipo sul linguaggio cinese. Riccardo diventa dunque "Liccaldo" perché "I cinesi direbbero così". Una frase pronunciata dal giornalista Rai e immediatamente finita nel video di pochi secondi che circola in rete.

I precedenti

Il giornalista sportivo però non sembra essere nuovo a queste battute. Durante la telecronaca del rally di Monza, era stato infatti protagonista di una battuta sessista giovando sul nome del pilota estone Ott Tänak. "Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. 'Donna nanak tutta Tanak', l'hanno cambiata così in brianzolo o in fiorentino non l'ho capita", aveva detto il giornalista, per poi cercare successivamente di giustificarsi: "Chiedo scusa ma era un po' simpatica, abbiamo rifatto un adagio, non c'è nessun intento sessista, ho il massimo rispetto per le donne".
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Lorenzo Leonarduzzi, giornalista sportivo Rai finito nell'occhio del ciclone per i commenti razzisti e sessisti ai Mondiali di nuoto

E ancora nel 2018 apparve sul suo profilo Facebook un post che augurava buon compleanno ad Adolf Hitler che l'ex membro della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi denunciò: "Anche alla Rai qualcuno festeggia la nascita di Adolf Hitler. Parliamo di un giornalista che lavora per il servizio pubblico in un paese in cui Presidente ha nominato senatrice a vita una vittima del nazismo come Liliana Segre", allegando lo screen del post Facebook pubblicato.

Le scuse: "Battuta da bar, non è sessismo"

Passano alcune ore dalla gara e dalle infelici uscite dei due commentatori ed è proprio Leonarduzzi il primo a intervenire sulla vicenda. Ma qualcosa, nelle scuse, va storto. Il peggio è che l'atteggiamento non stupisce. Infatti quello che fa il cronista è semplicemente dare la sua versione dei fatti, quanto di più lontano dalle scuse sincere che, invece, sarebbero state più che sufficienti. "Prendo le distanze da quanto è stato riportato dall'ascoltatore sulla Pec spedita alla Rai. Non si tratta assolutamente di commenti sessisti, ho solo detto una barzelletta da bar sul 'Si la do' al mio commentatore durante la pausa del tg, che non poteva sentirsi dal nostro microfono, ma a mia insaputa il microfono di RaiPlay non è stato chiuso e io avevo buttato giù la cuffia perché dopo ore di diretta c'era il tg.
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La pec inviata all'emittente pubblica per denunciare le battute sessiste dei commentatori

Chiedere scusa? Sì, ma solo ai telespettatori che hanno sentito la barzelletta a causa di un errore tecnico – prosegue -. Prendo le distanze da quanto accaduto e dalle accuse di sessismo. Sul fatto che ho detto della corporatura grande delle atlete olandesi, lo faccio anche per gli uomini quando hanno un fisico grosso e ben strutturato. Quindi si sta montando un polverone, un caso dal quale prendo le distanze".

Avviata un'azione disciplinare

"Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una 'battuta da bar' quanto andato in onda - ha affermato l'Amministratore Delegato Roberto Sergio -. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al direttore di Rai Sport Iacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico". La Rai ha infatti annunciato che Leonarduzzi e Mazzucchi lasceranno immediatamente la sede della rassegna iridata e che a partire da domani le telecronache dei Mondiali di nuoto, categoria tuffi, inizieranno ad essere curate direttamente da Nicola Sangiorgio.
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Viale Mazzini fa sapere che è stata avviata una procedura di contestazione disciplinare

"Prendiamo atto positivamente della scelta della Rai di far rientrare giornalista e commentatore delle gare dei tuffi - scrive invece l'esecutivo Usigrai in una nota, che - ritiene gravissimo quanto accaduto durante le telecronache di alcune gare dei mondiali di nuoto. L'azione disciplinare annunciata dai vertici aziendali serva a individuare anche le responsabilità nell'intera linea di comando, per scongiurare che fatti del genere possano verificarsi ancora. E non fa nessuna differenza che la telecronaca non sia andata in onda sul canale, ma sul sito; e che i due commentatori in quel momento credessero di non essere ascoltati. Quando un collega si trova davanti a un microfono della Rai, inviato a un evento internazionale, non può permettersi di proferire le frasi sessiste che in molti hanno ascoltato, nemmeno come battuta".