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Gattuso dopo le accuse di razzismo: "Vorrei essere giudicato solo per il mio lavoro"

di EDOARDO MARTINI -
9 giugno 2022
Gattuso

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Negli ultimi giorni una nuova polemica ha travolto Rino Gattuso, storica bandiera del Milan e campione del mondo nel 2006. Gattuso è tra i profili che il Valencia sta vagliando per la panchina, ma è finito sulla graticola dell’indignazione da social a causa di alcune dichiarazioni pronunciate una quindicina di anni fa. La battaglia contro l’arrivo del tecnico calabrese è stata veicolata soprattutto su Twitter, anche grazie all’attivismo dell’ex presidente del Valencia, Miguel Zorio, il quale ha chiesto esplicitamente alla tifoseria valenciana di fare fronte comune affinché Gattuso non entri a far parte del club. Situazione già successa l'anno scorso quando era stato accostato al Tottenham, ma l’accordo saltò a causa delle proteste social di una frangia di tifosi del club inglese, che al tempo lo accusarono di essere omofobo e razzista.

Rino Gattuso è alle prese per riabilitare la sua immagine e rispedire le accuse al mittente, ma senza successo

"Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio: una delle frasi incriminate pronunciate dall'allenatore

Nello specifico, le frasi incriminate sono tre: la prima risale al 2013, quando Barbara Berlusconi entrò nella dirigenza del Milan. Al tempo, l’ex calciatore espresse qualche dubbio: "Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio. Non mi piace dirlo, ma è così", disse, senza subire particolari ripercussioni (il che la dice lunga su quanto la sensibilità comune sia cambiata nel giro di appena 9 anni). Nello stesso anno, commentò in questo modo i fischi rivolti a Kevin Prince Boateng – "Quante volte i bianchi sono stati fischiati? A me è successo, ma non gli do molta importanza". Il terzo tassello del “Gattuso gate” risale, invece, al 2008, due anni dopo la spedizione trionfale della Nazionale in Germania, quando il calciatore espresse il proprio parere sulle unioni civili: "Il matrimonio dovrebbe essere tra un uomo e una donna e il matrimonio omosessuale è molto strano per me. Ma ognuno fa quello che vuole."

Il calciatore Bakayoko difende il suo ex allenatore Gattuso in una storia Instagram

"Il razzismo va combattuto, sempre": la difesa del mister 

"Non vado a caccia di facili consensi, non faccio il simpatico a comando. Sono uno che lavora, che ha sempre lavorato, che ha faticato tanto e che è grato alla vita per quello che gli ha dato. Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire. Nessuna persona, mai, può essere giudicata per il colore della pelle." Si difende così Gennaro Gattuso in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. "Conosco tanti con la pelle bianca che non si comportano bene. Il razzismo va combattuto, sempre. Ho allenato decine di giocatori che avevano la pelle diversa dalla mia, nel mio ristorante ne lavorano tre, ho avuto compagni di squadra ai quali ho voluto bene. Per me non conta il colore della pelle, conta la persona. La sua onestà, la sua lealtà" - ha aggiunto Gattuso - "Sono molto diverso da come vengo descritto da dodici mesi a questa parte. Si prendono dichiarazioni di anni diversi, le si isola dal contesto e si imbastiscono processi con l'obiettivo di delegittimare una persona, una vita. I tribunali sono cose serie: qualcuno accusa, qualcuno difende, qualcuno giudica. Qui il patibolo tecnologico si abbatte e definisce sentenze senza possibilità di appello. Io non sono un tipo da social. Se mi chiamano Ringhio, ci sarà un motivo." "Un quarto della mia famiglia è sparso nel mondo, tutti sono andati a cercare quella fortuna che la Calabria non gli aveva concesso. Come diavolo potrei essere razzista? Desidero solo fare il lavoro che mi piace, con tranquillità. Ed essere giudicato solo per quello, per ciò che sono, davvero", ha concluso Gattuso. Il problema è sempre lo stesso: fermo restando che le frasi di Gattuso debbano essere condannate ad ogni livello, possiamo ritenere accettabile che una persona subisca un processo mediatico del genere a distanza di anni? Che senso ha minare il percorso professionale di una persona andando a ripescare una protesta totalmente anacronistica e strumentalizzarla ai massimi livelli?