Ginnastica olimpica Usa verso Parigi 2024 con Beacon. E l’ansia in pedana scompare

Il golden retriver e la sua compagna, l’ex ginnasta Tracey Callahan Molnar, partecipano ai principali eventi con la squadra statunitense aiutando atleti e atlete con la pet therapy. E ora sognano le Olimpiadi

2 luglio 2024
Beacon con la divisa della nazionale Usa (Instagram/Goldendogbeacon)

Beacon con la divisa della nazionale Usa (Instagram/Goldendogbeacon)

I Trials olimpici negli Usa sono tra gli eventi più sentiti e seguiti, quasi al pari dei Giochi stessi. Soprattutto per quanto riguarda alcune discipline, come nuoto e ginnastica ad esempio, sono le élite mondiali a giocarsi un posto nella squadra a stelle e strisce diretta alle Olimpiadi. Ma se da fuori queste gare sono uno spettacolo, per chi le affronta il carico mentale non è indifferente, anzi: sfidare i compagni di squadra, di allenamento, le persone con cui si trascorrono ore e ore tutti i giorni in palestra o in piscina, per conquistare il pass più ambito, quello sognato da ogni sportivo e sportiva per tutta la vita, non è impresa facile. 

Per alleviare un po’ il peso delle aspettative e l’ansia da prestazione sul campo gara dei Trials gli atleti e atlete hanno potuto fare affidamento su un gruppo davvero speciale. “La scienza dimostra che accarezzare un cane o anche solo guardare qualcuno che accarezza un cane può abbassare la pressione sanguigna e l'ansia, contribuire ad aumentare gli ormoni del benessere, la serotonina e la dopamina, e abbassare i livelli di cortisolo”, spiega Tracey Callahan Molnar, ex ginnasta e allenatrice. Parlando proprio in occasione delle recenti prove olimpiche della USA Gymnastics (USAG) a Minneapolis, ha aggiunto che la presenza di Beacon (un golden retriver di quattro anni) è sempre molto apprezzata in occasione di eventi come quelle. “Tutti vogliono salutarlo e lui vuole salutarli. Ci vogliono 20 minuti per arrivare... non èn molto lontano”. Beacon è diventato quindi il primo cane da terapia dell'USAG e ha persino ricevuto le proprie credenziali per accedere alle gare. La federazione l’ha assunto part-time per dare conforto alle ginnaste e al personale e il suo ruolo è stato fondamentale.

Secondo il suo profilo social Beacon partecipa ai principali eventi con la squadra statunitense, tra cui le prove di qualificazione e le gare che precedono le Olimpiadi di Parigi del mese prossimo. Il golden retriver è entrato a far parte della squadra l'anno scorso insieme alla sua compagna umana, Tracey Callahan Molnar, e ha svolto un ruolo importante da quando la Ginnastica Americana si è impegnata a crescere e a “promuovere una cultura che protegga il benessere dei suoi atleti”. Il cane è così amato che una ginnasta ha suggerito di dargli una promozione: “Ha suggerito a [Beacon] di diventare il CHO – ha spiegato Callahan Molnar a Nexstar – Sarebbe il Chief Happiness Officer”. Ovvero il direttore responsabile della felicità. Intanto però l’obiettivo principale è un altro: mentre si conoscono i nomi delle ginnaste che rappresenteranno gli Usa alle Olimpiadi di Parigi, non è chiaro se Beacon si unirà a loro in Francia. “Stiamo valutando se potrà andare a Parigi. Come potete immaginare, è un po' complicato”, ha dichiarato un rappresentante dell'USAG a People. E tutte ci auguriamo di vedere, accanto a campionesse del calibro di Simone Biles, proprio l’amico a quattro zampe, pronto a sostenere al meglio la sua nazionale.