Un'oro a tinte azzurre come il cielo sopra Roma (a scanso di nuvoloni, ma al Pietrangeli coperto è impossibile vederle). Come quell'acqua che fa da palcoscenico a
una danza in solitaria, fatta di eleganza, di potenza, di orgoglio. E sì, anche di rivalsa. Il dito indica il cielo, prima di inabissarsi, mirando ad una dimensione dove solo i veri campioni, i talenti, possono arrivare.
Giorgio Minisini è nella storia, è salito lassù nell'Olimpo delle leggende. Il 26enne romano, è il primo
campione d'Europa con l'oro conquistato nel
solo tecnico maschile del nuoto sincronizzato, gara presentata per la prima volta ai campionati in corso nella Capitale. Studente alla facoltà di Biologia, tre volte campione del mondo con alle spalle un palmares pesantissimo, ha incantato il pubblico italiano e internazionale, in delirio al momento dell'esibizione. E quelle
lacrime sul podio raccontano una storia bellissima: il un sogno di bambino diventato realtà.
Il primo oro singolare
Giorgio Minisini storico oro nel solo tecnico maschile. Il 26enne romano è già stato tre volte medaglia d'oro mondiale nel duo misto
L'azzurro ha ottenuto il punteggio di 85.7033, con un
vantaggio abissale davanti agli unici altri due finalisti (ma poca importa che fossero solo tre e che il podio fosse quindi scontato): lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio (79.4951) e il serbo Ivan Martinovic (58.8834). Minisini, allenato dal direttore tecnico della Nazionale, Patrizia Giallombardo, e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, si è imposto nella
prima finale europea a livello assoluto
del singolo maschile. In passato infatti, Giorgio ha sempre partecipato alle gare del
duo misto, non essendo previste nel nuoto artistico quelle esclusivamente maschili. Dai bronzi nell'edizione inaugurale della gara ai Campionati mondiali di Kazan 2015, con
Manila Flamini nel tecnico e con
Mariangela Perrupato nel programma libero, era iniziata una vera e propria ascesa alla gloria: tre ori e tre argenti nelle successive edizioni, con il doppio primo posto conquistato ai recenti Mondiali di Budapest in coppia con
Lucrezia Ruggiero. Ma questo oro, questa medaglia conquistata nel primo ballo in solitaria, a casa sua, ha un sapore tutto particolare, unico: tanto che persino un campione come lui, ormai abituato a vincere e consapevole del proprio talento innato, non è riuscito a resistere alla
commozione quando le primi note dell'Inno di Mameli hanno iniziato a risuonare allo stadio Pietrangeli di Roma. "Non ce l'ho fatto a trattenermi – ha raccontato dopo –. È un'esperienza veramente incredibile e mi sento veramente contento. È un privilegio essere qui a rappresentare l'Italia".
Vincere sui pregiudizi
Il 26enne romano si è commosso sul gradino più alto del podio agli Europei in corso nella Capitale
La
consacrazione di anni di lavoro, fatti di ore e ore passate in vasca fin dalle prime ore del mattino, macinando routine su routine, con esercizi ripetuti all'infinito, fino allo sfinimento. Ora Giorgio Minisini è tra le stelle. Un oro storico, che
va oltre il mero valore sportivo. Era bambino quando al Foro Italico ammirava un'esibizione di
Bill May, pioniere di uno sport da sempre considerato
prettamente femminile. Figlio d'arte, la mamma ex sincronette e allenatrice, il padre giudice internazionale, per Giorgio il primo obiettivo è stato quello di
superare i pregiudizi: "Sono vent'anni che faccio questo sport e la maggior parte di questi l'ho passati nell'ombra. Come quello strano, che veniva
attaccato e criticato", ha detto ai microfoni Rai. In passato aveva raccontato anche un altro stereotipo con cui si è trovato ad avere a che fare: "Fare nuoto sincronizzato doveva per forza essere associato all’
essere omosessuale [...] Sapevo che la domanda 'ma è gay?' veniva posta di continuo alle mie compagne e io dovevo sempre far vedere di essere quello che sono e anche di non essere quello che non sono. Però onestamente, di questo non mi è mai importato". Anche perché, oltre alla famiglia e alle compagne di nazionale, a sostenerlo c'è anche la
fidanzata Enrica Piccoli, sincronette e come lui arruolata alla Polizia di Stato. Quella per il nuoto artistico è, insomma, u
na passione grande che ha reso Minisini la miglior espressione di quel sogno. "Ho sempre cercato di dare più peso alle persone a cui volevo bene e se oggi sono qui è anche merito di chi mi è stato vicino, di chi ha sempre creduto in me anche quando non ci credevo nemmeno io. È a loro che va il mio ringraziamento oggi".
Il tema della routine
Giorgio Minisini vince uno storico oro europeo nel nuoto sincronizzato, solo tecnico
Apripista del nuoto artistico al maschile in Italia, Giorgio Minisini è un atleta sensibile anche al di fuori della vasca. Tanto che ha voluto approfittare dell'Europeo di casa per presentare un esercizio tecnico a
tema ambientale, dal titolo "
A Plastic Sea" (
Un mare di plastica). Il primo elemento della gara di esordio è stato ispirato dalle parole di
David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, sull'impatto dell'attività umana sugli ecosistemi marini. "Io ho vissuto tanto a Ladispoli – spiega il campione azzurro – per me
casa è ovunque ci sia il mare, quindi sono molto sensibile al tema. Ho messo dei pezzi di plastica sul costume per esprimere che tutta la plastica che produciamo poi ci torna indietro, ci resta attaccata". In acqua e fuori dall'acqua, Giorgio è insomma un ragazzo d'oro, in tutti i sensi.