Per la prima volta, nella sua carriera da allenatore, Pep Guardiola è in difficoltà. Anche ieri sera, in Champions League, il suo Manchester City non è andato oltre il pareggio per 3-3 contro il Feyenoord. Ma il tecnico spagnolo aveva già intuito qualcosa quando al 75esimo, sul punteggio di 3-0 per la squadra inglese, un retropassaggio sbagliato di Josko Gvardiol ha spalancato le porte alla rete di Moussa che ha portato il parziale sul 3-1. Le telecamere, dopo l'errore del difensore, sono andate impietose sull'allenatore spagnolo, inquadrato in panchina disperato con il volto tra le mani.
In tv con il volto pieno di graffi ed escoriazioni
Il punteggio era ancora di 3-1, ma nei quindici minuti finali è successo di tutto. Proprio all'89esimo, Hancko ha segnato il goal del pareggio. Una rimonta che ha distrutto Guardiola portandolo in conferenza stampa con il volto segnato da pesanti graffi ed escoriazioni. “Sì, me le sono fatti con le dita - ha spiegato l'allenatore ai cronisti presenti - perché volevo farmi del male“.
L'ossessione della vittoria per il tecnico spagnolo
Un pareggio che non ci voleva per la squadra inglese, soprattutto se in panchina hai un allenatore ossessionato dalla vittoria: “Siamo fragili. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…Dobbiamo recuperare e pensare alla prossima gara. Ma se non riusciamo a vincere partite come questa col Feyenoord è difficile pensare di farlo“.
Guardiola fa chiarezza
Le immagini del tecnico spagnolo con il volto graffiato hanno fatto il giro del mondo e Guardiola si è affidato ai suoi profili social per fare chiarezza: “Sono stato colto di sorpresa da una domanda alla fine di una conferenza stampa ieri sera su un graffio che mi era comparso sul viso e ho spiegato che era stato causato accidentalmente da un'unghia affilata. La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire il problema molto serio dell'autolesionismo. So che molte persone lottano ogni giorno con problemi di salute mentale e vorrei cogliere l'occasione per evidenziare uno dei modi in cui le persone possono cercare aiuto, chiamando la linea dei Samaritans al 116 123 o inviando una e-mail a [email protected]“.