La polemica fuori dalla vasca
Perché Lia Thomas non ha semplicemente vinto. È stata la prima atleta transgender in assoluto a conquistare un titolo ai campionati di prima serie dell’American University League (la famosa NCAA). Secondo quanto riportato dal sito spagnolo marca.com, già la partecipazione della nuotatrice alla finale femminile ha scatenato due effetti prevedibili: da una parte il sostegno, dall'altra il rifiuto e la polemica. In vasca l'atleta dell'Università della Pennsylvania non ha avuto rivali: ha vinto in 4'33"24, staccando di 1"75 Emma Weyant, argento olimpico nei 400 misti a Tokyo 202o, e di 2"68 Erica Sullivan. Ma fuori dalla vasca sostenitori e detrattori si sono dati battaglia a suon di slogan. Se c'è stato qualcuno che dagli spalti, durante le batterie, le ha urlato "Imbrogliona", la vera polemica si è scatenata come in un incontro calcistico, in cui le due ale dei tifosi se le 'cantavano' a suo di striscioni. I presenti nella piscina dell’Atlanta Tech University, sede della competizione, hanno infatti potuto leggere frasi come "Sostieni lo sport equo per donne e ragazze", "Salva lo sport femminile" o, dall'altro lato, "Sosteniamo le atlete trans e queer". Le critiche riguardavano infatti soprattutto la possibilità delle atlete transgender, che hanno effettuato un percorso di transizione da uomo a donna, di partecipare agli eventi femminili.
De Santis si schiera: "La vincitrice è Emma Weyant"
A schierarsi, sollevando un polverone di critiche ma anche di approvazione, è stato anche il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, che ha apertamente rifiutato il risultato di gara, dichiarando il titolo della Thomas "illegittimo" e ‘assegnandolo’ alla studentessa dell'Università della Virginia Emma Weyant.
"È mia intenzione far sì che gli uomini non competano contro donne come Emma Weyant. La Florida rifiuta gli sforzi della NCAA per distruggere gli sport femminili e disapprova che la NCAA elevi l'ideologia al di sopra della biologia" si legge nel post di DeSantis. Che aggiunge: "In Florida, rifiutiamo queste menzogne e riconosciamo Emma Weyant di Sarasota come la migliore nuotatrice femminile nei 500y stile libero". Le posizioni filo tradizionaliste e anti Lgbt del Governatore sono ormai note, basti pensare alla recente legge sull'istruzione nelle scuole primarie recentemente approvata nello Stato.By allowing men to compete in women's sports, the NCAA is destroying opportunities for women, making a mockery of its championships, and perpetuating a fraud.
In Florida, we reject these lies and recognize Sarasota's Emma Weyant as the best women's swimmer in the 500y freestyle. pic.twitter.com/tBmFxFE3q6 — Ron DeSantis (@GovRonDeSantis) March 22, 2022
Lia Thomas: "Gareggiare a questi campionati per me significa tutto"
"Ho cercato di concentrarmi sulla mia gara di nuoto e di non pensare a nient'altro. Essere qui ed essere in grado di competere per me significa tutto il mondo" ha detto Thomas dopo la finale, nella quale non si è avvicinata al record di Katie Ledecky stabilito nel 2017 (4'24"06). La sua vittoria rappresenta comunque un traguardo fondamentale nel nuoto, essendo la prima nuotatrice transgender a vincere un importante titolo collegiale statunitense. Alcune colleghe di vasca hanno dichiarato il loro rifiuto alla presenza di Thomas nelle gare femminili, altre la sostengono. Tra queste la terza classificata nelle 500 yard, Erica Sullivan, che ha detto che lo sport femminile ha altre questioni più importanti da affrontare. "Come donna nello sport, posso dirvi che so quali sono le vere minacce allo sport femminile: abusi e molestie sessuali, salari e risorse ineguali, e la mancanza di donne nella leadership. Le ragazze e le donne transgender non sono parte di questa lista", ha scritto la texana sui suoi account social.