Olimpiadi Parigi 2024: distribuiti 300mila preservativi agli atleti

Ai prossimi Giochi non ci saranno "divieti di intimità", verranno consegnati due profilattici a testa al giorno agli sportivi (per incentivare il sesso sicuro) e i letti di cartone (ricordo di Tokyo 2021) saranno più resistenti che mai

di EDOARDO MARTINI
19 marzo 2024
300mila preservativi saranno distribuiti a Parigi 2024

300mila preservativi saranno distribuiti a Parigi 2024

Manifestazioni di affetto, di amore ma anche di intimità: quella che prenderà il via il prossimo 26 luglio a Parigi sarà l’Olimpiade del ritorno alla normalità, degli abbracci dopo una vittoria, dei baci per festeggiare un successo e, perché no, anche del sesso pre o post gara. Sì perché se l'ultima edizione, quella di Tokyo 2021, è stata segnata dall'esperienza del Covid con tutte le restrizioni del caso e con l'impossibilità di contatti ravvicinati per evitare la trasmissione del virus, ai Giochi di quest'anno non ci saranno "divieti di intimità"

300mila preservativi per gli atleti a Parigi 2024

Con tutte le accortezze del caso, ovviamente: è per questo che a tutti/e gli/le atleti/e saranno distribuiti due preservativi a testa al giorno (per un totale di 300mila) e saranno assegnati loro letti di cartone che potranno sostenere anche due persone, fino a un peso massimo complessivo di 250 kg.

Olimpiadi 2024 Parigi
Olimpiadi 2024 Parigi

Una mossa per incentivare il sesso sicuro all’interno del villaggio olimpico di Parigi, che oltre a porsi come il luogo privilegiato per far incontrare la più grande comunità sportiva esistente, diventerà una vera e propria cittadella dove poter manifestare le proprie passioni senza obblighi di distanziamento. Al suo interno ci sarà solo il divieto di bere e portare all’interno champagne.

Oltre a chiedere il rispetto delle più comuni regole di convivenza tra migliaia di persone, poi, sarà un'attenzione massima alla sicurezza non solo per gli atleti: non a caso sono state fatte delle modifiche legislative che hanno l’obiettivo di incrementare i circuiti di video-sorveglianza utilizzando anche l'intelligenza artificiale, in modo tale da identificare e bloccare potenziali minacce.

l commento del direttore del villaggio Laurent Michaud che a Sky News ha dichiarato: "Volevamo creare luoghi in cui gli atleti potessero sentirsi sereni e a loro agio, incentivando anche la parte più mondana dell'esperienza olimpica". 

Il precedente

Ma l'esperienza della cittadella di Saint-Denis non è la prima in ordine di tempo. Quell'aria di profonda autonomia e di completa libertà si era già respirata nel villaggio di Londra nel 2012, come ha raccontato ad un podcast l'ex calciatore, oggi opinionista tv per gli americani di CBS, Micah Richards. "C'era di tutto ed è stato bellissimo… per tutte le notti che siamo rimasti lì abbiamo tirato fino alle 4 del mattino. Anche allora veniva promosso il sesso sicuro e io era molto eccitato da tutta quella situazione. Avevo un fisico scolpito e andavo in giro senza maglietta. E' stato bellissimo".

Anche in occasione dei giochi nipponici, comunque, si proseguì l’usanza di distribuire preservativi tra gli atleti, ma col divieto di utilizzarli durante le le Olimpiadi, per sensibilizzare sull’importanza dell’utilizzo di contraccettivi nella vita di tutti i giorni. Questa volta, invece, con le dovute attenzioni, all’interno degli alloggi il sesso sarà consentito, segno dell’evoluzione dei tempi ma anche di una ritorno alla convivialità tra popoli che è tipica di certe occasioni.

Il direttore esecutivo dei Giochi , Christophe Dubi, ha dichiarato infatti che lui e gli organizzatori sperano che le Olimpiadi di Parigi possano rappresentare un ritorno alla normalità dopo che le quelle di Tokyo sono state rinviate a causa della pandemia e poi dispitate a porte chiuse.

"Deve essere una celebrazione nel segno dell'ottimismo. Abbiamo avuto molte sfide in passato –  ha detto Dubi –. Anche a Rio abbiamo affrontato situazioni incredibilmente complesse. Ma quello che si vede è che con un po' di buona volontà da parte di tutti – a partire dagli organizzatori, ma anche per quanto riguarda la comunità olimpica – affrontare le sfide e trovare soluzioni... è nell'interesse superiore che i Giochi rappresentano”.

"Quello che vogliamo tutti è l'unità, la pace e la celebrazione dei migliori atleti. È così che questa famiglia creativa lavora insieme", ha concluso. "Ogni sfida la vinceremo".