Silvia Salis, gravidanza e pregiudizi: "C'è la tendenza a dimostrare che riesci a fare tutto"

La campionessa olimpionica, ospite al programma Storie Italiane, si è raccontata toccando anche il tema delle prima volte delle donne nel mondo del lavoro

di EDOARDO MARTINI -
18 maggio 2023
L'ex-atleta e Vicepresidente vicario del Coni, Silvia Salis (Instagram)

L'ex-atleta e Vicepresidente vicario del Coni, Silvia Salis (Instagram)

La foto di un'ecografia con scritto "Ti aspettiamo". È così che Silvia Salis, 37 anni, ex atleta olimpionica di lancio del martello e vicepresidente vicario del Coni, aveva annunciato su Instagram l'arrivo del primo figlio, che ha avuto con il marito regista Fausto Brizzi, 54 anni. Ieri, mercoledì 17 maggio, ospite del programma Rai Uno Storie Italiane, la campionessa ha voluto raccontare la proprio gravidanza, affrontandola anche dal punto di vista delle donne nel mondo del lavoro ed elencando anche i pregiudizi che circondano la maternità di una donna, di un'ex sportiva.
 
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"Ci sono dei pregiudizi verso le donne incinta"

"Ci sono dei pregiudizi verso le donne incinta, ma a volte è anche quasi una scusa per liberarsi di una situazione scomoda - spiega la 37enne alla conduttrice Eleonora Daniele -. È un’arma a doppio taglio e anche in questo caso le donne devono fare il doppio della fatica: lavorare in gravidanza e poi tornare dopo aver partorito dimostrando di poter tenere la propria posizione", aggiunge. "Non dovrebbe più accadere con questa cadenza. È un momento di tante prime volte, in questi anni si sentono tante prime volte di donne, ed è quasi quotidiano e questo è un buon segno. Ma il fatto che succeda nel 2023 fa riflettere molto", dichiara Salis parlando delle pioniere nel mondo del lavoro. Una questione accanto alla quale c'è la tematica pregiudizi che lei è stata capace di abbattere in maniera esemplare: "Io ho scelto uno sport molto maschile e quando l’ho scelto era previsto solo per gli uomini.
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La 37enne durante i Mondiali coreani del 2011 (Instagram)

Non contenta mi sono dedicata alla dirigenza sportiva, che è molto maschile visto che solo il 15% sono donne. Mi è stata data questa grande opportunità ma mi ha messo in una posizione insolita, una giovane donna in un ruolo ricoperto da uomini di esperienza. Credo che il pregiudizio sia normale, ma con il lavoro e la conoscenza deve essere superato, e se questo non succede vuol dire che era una preclusione e questo non va bene". E ancora: "Ho due armi: la prima è la preparazione e la seconda è l’ironia, non possiamo di ogni cosa farne un caso quotidiano. Ovviamente ci sono case più spiacevoli come battute sgradevoli, ma riesco a capire se si tratta di un inciampo o se fatto per colpire, e su queste non passo oltre. L’esempio è importante, bisogna trovare l’equilibrio nel lavoro senza pretendere ma senza accettare. "Mi manca la carriera sportiva? - prosegue - Ho faticato tanto per tanti anni, quella stagione è esaurita, mi mancano gli aspetti della vita collegiale, divertente, si viaggia tanto, ma di fatica ne ho fatta a sufficienza".

La donna durante una riunione nel Salone d'Onore del CONI (Instagram)

L'ultimo tema toccato durante la puntata di Storie Italiane è stato proprio quello della gravidanza. Silvia Salis è al quinto mese: "Aspetto un maschio, siamo molto felici con mio marito Fausto Brizzi che sicuramente ci sta ascoltando, è stato un periodo difficile, i primi mesi non sono facili e poi c’è sempre questa tendenza a voler dimostrare che riesci a fare tutto, soprattutto se frequenti un ambiente maschile. Se si sta bene e in sicurezza bisogna vivere la propria vita professionale per la normalità che c'è in questo periodo. Pensiamo che siamo malate ma non è così". In chiusura l'ex atleta ha voluto rivelare anche il nome del bambino: "Nascerà fra fine settembre e ottobre e si chiamerà Eugenio".

La carriera dell'ex olimpionica

Silvia Salis ha iniziato a praticare atletica leggera nel 1993, a 8 anni. Ha testato un po' tutte le specialità, preferendo inizialmente il salto in lungo. Intorno ai 13 anni ha provato a fare dei lanci del martello ed i risultati sono stati sorprendenti. L'esordio in Nazionale assoluta risale agli Europei di Göteborg (Svezia) nel 2006 e la sua carriera prosegue, tra titoli italiani e piazzamenti importanti a livello internazionale (oro ai Giochi del Mediterraneo del 2008 a Pescara e bronzo nel 2013 alla stessa competizione), fino al 2016, quando a causa di un'infortunio decide di lasciare l'attività sportiva per dedicarsi a quella di dirigente della squadra per la quale gareggiava, le Fiamme Azzurre.