‘No racism gesture’: come funziona la nuova iniziativa della Fifa contro il razzismo

Grazie a questo gesto si andrà a richiamare l'attenzione dell'arbitro che a quel punto avvierà la procedura in tre fasi: dalla “semplice“ interruzione della partita al suo definito abbandono

di EDOARDO MARTINI
3 settembre 2024
Il gesto anti razzismo introdotto dalla Fifa (Instagram)

Il gesto anti razzismo introdotto dalla Fifa (Instagram)

Tutti ricorderete almeno un caso di razzismo in campo: che sia stato subito in prima persona o un episodio a cui avete assistito in campo o in tv, le probabilità di imbattersi in certi ‘scivoloni’ più o meno volontari è abbastanza alta. Basta ripensare a quelli che hanno coinvolto il difensore del Napoli Juan Jesus o il portiere del Milan Maignan; in quest’ultima occasione fu il numero 1 a doversi rivolgere al quarto uomo per segnalare gli insulti subiti.

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Dal 31 agosto, invece, basterà un gesto semplice come incrociare le braccia all'altezza dei polsi, per richiamare l'attenzione del direttore di gara e fargli presente la situazione. È Questo Il “No racism gesture”, il pugno duro della Fifa contro gli episodi discriminatori: introdotto lo scorso 17 maggio nel corso del 74esimo Congresso della Federazione a Bangkok, ha debuttato in occasione della Coppa del Mondo femminile Under 20 al via in Colombia a fine agosto. Il nuovo gesto sarà quindi adottato in tutte le competizioni federali, inclusa la Coppa del Mondo per Club.

Le tre fasi dopo il gesto anti razzista 

Una volta effettuato questo gesto l'arbitro dovrà avviare la procedura in tre fasi, distinte in ordine di gravità. Alla prima segnalazione il direttore di gara deciderà se interrompere o meno la partita. A quel punto seguirà un annuncio per informare i tifosi dei motivi dell’interruzione. Se però l'abuso dovesse continuare il match verrà sospeso, con atleti e ufficiali di gara costretti ad uscire dal campo di gioco. E se anche stavolta le discriminazioni dovessero continuare? A quel punto la partita verrà abbandonata, ma solo dopo aver consultato le autorità competenti.

"Tutti insieme contro il razzismo"

"Combattere il razzismo è qualcosa che dobbiamo fare tutti insieme", ha dichiarato sui social il presidente della Fifa Gianni Infantino. "L'attuazione del gesto 'No Racism' alla Coppa del Mondo Under 20 femminile è un primo passo fondamentale per responsabilizzare le giocatrici. Non vediamo l'ora di vedere questo gesto diffuso in tutto il mondo per ottenere il massimo effetto. Dobbiamo tutti collaborare con i governi e le autorità di polizia per far sì che vengano inflitte conseguenze a coloro che minacciano di rovinare il nostro sport con il razzismo. Ora stiamo agendo in modo risoluto e inequivocabile", ha concluso il numero uno del calcio mondiale.