Simone Biles torna in pedana: dopo 2 anni di stop ha sconfitto i suoi demoni

La ginnasta americana, 26 anni, ha conquistato la vittoria agli Us Classic. Di nuovo in gara, dopo l'addio a Tokyo 2020, è apparsa sicura di sé e sorridente come non la si vedeva da anni

di MARIANNA GRAZI
8 agosto 2023
Simone Biles

Simone Biles

Simone Biles è tornata. E lo ha fatto in grande stile, come solo lei sa fare. Vince in pedana ma trionfa soprattutto nel cuore dei suoi tifosi, ai quali rivolge quel sorriso spontaneo per ringraziarli di averla attesa per due anni, dopo quel momentaneo addio alle competizioni durante i Giochi Olimpici di Tokyo.

La vittoria agli Us Classic

La regina della ginnastica rientra in gara nel migliore dei modi, con la vittoria degli Us Classic. Ha elettrizzato il pubblico di Chicago con una straordinaria performance, conquistando 59.100 punti nel concorso generale.
 
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La 26enne, quattro volte campionessa olimpica, ha ottenuto il massimo del punteggio al volteggio, corpo libero e trave. E sembra aver archiviato il lungo stop come se nulla fosse ma, soprattutto, dimostrando di essersi messa alle spalle quei "demoni" che l'avevano fermata durante le Olimpiadi in Giappone. "La giornata di oggi significa il mondo per me- ha detto a fine gara -. Dopo tutto quello che è successo a Tokyo, ho lavorato molto su me stessa. Faccio ancora terapia settimanalmente. È stato così eccitante venire a gareggiare qui e sentire la stessa fiducia che avvertivo prima".

Due anni di stop: la lotta contro i demoni interiori

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La ginnasta si è ritirata durante le gare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (AFP)

Biles ha trascorso questi due anni cercando di prendere le distanze da quegli strani giorni in terra nipponica e da tutto il clamore esterno che ne era derivato. Ha iniziato ad andare in terapia e lentamente - molto lentamente - è tornata ad allenarsi, anche se si è chiesta più volte se sia davvero in grado di affrontare una terza Olimpiade, con tutte le pressioni e le aspettative che ne derivano quando si è considerate le più grandi di tutti i tempi. Soltanto a metà primavera ha deciso di allenarsi seriamente, dopo averne parlato con i suoi allenatori e a fine giugno ha iniziato a preparare l'appuntamento di sabato sera con gli U.S. Classic. Ma solo quando è salita sul podio e ha sentito le grida di sostegno e ha visto il mare di cartelli dedicati a lei, il rumore (dentro di sé) con cui si era confrontata per 732 giorni si è finalmente placato. La ginnasta era tornata nel suo spazio sicuro. Di nuovo davanti a una folla. Di nuovo in pieno controllo. Era tornata a essere la Simone Biles - anche se più matura e sposata - capace, in un decennio, di ridefinire il suo sport, la ginnastica artistica.
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Biles durante il processo a Larry Nassar, ex medico della nazionale di ginnastica, che sta scontando in carcere la pena per la condanna a causa degli abusi sessuali sulle atlete (EPA)

I 'twisties': quei blocchi mentali che paralizzano

In pedana, sugli attrezzi, è apparsa sicura di sé e capace di rifare con naturalezza e sicurezza tutti i movimenti che faceva prima. Anche quel 'dannato' doppio Yurchenko per il quale si era psicologicamente bloccata. Aveva perso la cognizione spaziale: non sapeva più dove si trovava mentre volteggiava in aria e rischiava seri infortuni in chiusura. I ginnasti li chiamano "twisties", blocchi che possono mettere fine ad una carriera e condizionare anche la vita degli atleti. Tanto che l'allora 24enne, ad agosto 2021, fu costretta a fare un clamoroso passo indietro dalle gare. In conferenza stampa spiegò che si sentiva "il peso del mondo sulle spalle" e che la decisione di fermarsi era dettata anche dal fatto di non penalizzare le sue compagne di nazionale. Su di lei pesavano le attese di successi e soprattutto il ricordo di quegli abusi che, insieme a tutte le sue compagne, aveva subito negli anni dall'ex medico della nazionale Larry Nassar che ora sta scontando 170 anni di carcere.
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Simone ha sposato quest'anno il giocatore dei Green Bay Packers Jonathan Owens (Instagram)

Quel passo indietro, fatto nello stesso periodo di un'altra grande campionessa, la tennista Naomi Osaka, la la fece apparire fragile e umana, creando empatia nei suoi confronti. Da allora si è presa cura di sé, si è costruita la sua famiglia e a maggio ha deciso anche di ritornare in palestra per riprovarci. Fino al nuovo debutto: più matura, più 'normale' e sempre vincente. "Tutti questi applausi e il fatto che la gente creda ancora in me mi ha fatto sciogliere il cuore", ha detto ai suoi tifosi che non hanno mai smesso di fare il tifo per lei, non soltanto come atleta.

Il ritorno alle gare

Con una fiducia sempre maggiore ad ogni rotazione, Biles ha conquistato la vittoria nel suo primo evento dopo i Giochi Olimpici. Con un totale di 59,100 ha superato di cinque punti la seconda classificata, Leanne Wong.
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Al rientro dopo due anni di stop, la ginnasta 26enne si è aggiudicata il punteggio massimo in 3 gare su quattro (Instagram)

Un risultato reso ancora più straordinario dal fatto che la 26enne ha iniziato a concentrarsi sulla preparazione solo dopo il matrimonio con il safety dei Green Bay Packers Jonathan Owens, avvenuto alla fine di aprile. "Mi sento molto bene in questo momento, sia mentalmente che fisicamente", ha detto Biles. "Penso che ci siano ancora alcune cose su cui lavorare nelle mie routine, ma per essere il primo appuntamento di ritorno, direi che è andato abbastanza bene. Sono molto colpita. Sorpresa". Indossando un body bianco e nero con brillantini e una fede in silicone (acquistata su Amazon per indossarla alle gare), Simone ha elettrizzato un pubblico che ha applaudito a ogni rotazione, a ogni salto mortale e a ogni avvitamento. Sugli spalti anche il marito, che non ha smesso un secondo di incoraggiarla. Sebbene abbia ammesso di essere ancora un po' nervosa quando esegue le torsioni nei suoi esercizi, è apparsa a suo agio durante le due ore che hanno offerto un assaggio di ciò che potrebbe accadere in vista di Parigi la prossima estate.
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Simone Biles alla trave. La 26enne ha adottato un approccio nuovo alle gare, cercando di ascoltare il più possibile il proprio corpo (Instagram)

In effetti, pur non avendo mai chiuso ufficialmente la porta a un'altra Olimpiade, a un certo punto la 26enne a un certo punto è stata convinta che la sua carriera fosse finita. Ha trascorso la maggior parte degli ultimi 24 mesi a preparare il suo matrimonio e a pianificare il resto della sua vita. Tuttavia, il richiamo della palestra è stato irresistibile, ma dice che sta adottando un approccio più discreto al suo ritorno rispetto al 2018 o alla preparazione di Tokyo nel 2021. Anzi, dice che sta cercando di non fare il passo più lungo della gamba e che cerca di godersi quelle che definisce "piccole vittorie". "Sapevo di poter tornare e di avere una possibilità", ha detto. "Si tratta solo di prendermi cura del mio corpo in questo momento. È quello che stiamo facendo. Sta funzionando". Al momento, lascia che sia la sua ginnastica a parlare. E, in questa prima riapparizione, lo ha fatto forte e chiaro.