Abbandonare ogni stereotipo. E’ l’obiettivo – e la sfida al tempo stesso – di Crédit Agricole Italia che, in occasione dell’8 marzo, vuole dare voce alle sue persone attraverso un sondaggio e una raccolta di opinioni per sapere quali argomenti affrontare in occasione della festa internazionale della donna e quali siano gli stereotipi da abbandonare per sempre. Si tratta dell’ultimo dei tanti momenti di riflessione dedicati alle tematiche di ’Diversity’ e di ’Gender Inclusion’ da Crédit Agricole Italia. Via libera quindi alle discussioni sul ruolo femminile e un ’no’ deciso a ogni tipo di discriminazione sono solo alcuni degli spunti emersi dalla survey. Risultati che permettono di capire quanto la parola sia uno strumento importante e potente. L’iniziativa, alla quale hanno aderito anche le società del gruppo Crédit Agricole in Italia (Crédit Agricole CIB, Agos, FCA Bank, Leasys, Crédit Agricole leasing, Crédit Agricole Eurofactor, Amundi, CACEIS, Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Creédit Agricole Creditor Insurance, Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria), si inserisce nel quadro di un programma promosso dal gruppo e dedicato alla gender inclusion, parte integrante del piano strategico e sviluppato proprio in questi tempi che vedono le aziende orientarsi sempre di più verso un modello di leadership relazionale e inclusiva.
L’iniziativa, alla quale ha aderito anche Agos, società di Credito al Consumo partecipata da Crédit Agricole, si inserisce nel quadro di un programma specifico promosso dal Gruppo Bancario e dedicato alla Gender Inclusion, parte integrante del Piano Strategico e sviluppato proprio in questi tempi che vedono le aziende orientarsi sempre di più verso un modello di leadership relazionale e inclusiva. «Un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo, che sia equo e tenga conto delle individualità, è il presupposto fondamentale per ogni tipo di crescita sostenibile e può essere un forte driver di innovazione – dichiara Antonella Salvatori, Responsabile della Direzione Gestione e Sviluppo Risorse Umane di Crédit Agricole Italia –. In questo senso, costruire e sostenere una cultura del rispetto rappresenta una grande opportunità per ogni azienda. Proprio come avviene in Francia vogliamo tenere alto il livello di attenzione su questi temi attraverso occasioni ricorrenti di ascolto e confronto per sviluppare iniziative sempre più concrete».
«La mixité non è un tema che riguarda le donne, ma che riguarda l’azienda e la sua capacità di trasformarsi per essere competitiva – aggiunge Elisa Dellarosa, Responsabile della Direzione Affari legali e Societari e, con Antonella, volto del progetto di Gender Inclusion promosso da Crédit Agricole Italia –. Le iniziative di inclusione di genere sono strettamente legate al tema della trasformazione manageriale. La nuova leadership inclusiva si fonda su competenze e abilità su cui il mindset delle donne può essere di grande aiuto, dalla valorizzazione del network alla ricerca del consenso, dal work life balance all’orientamento alle persone». Ecco quindi che il Gruppo promuove la realizzazione di azioni armonizzate per l’inclusione delle donne in chiave di change management con iniziative volte ad attivare meccanismi di integrazione uomo/donna per costruire un nuovo approccio manageriale. Il cammino di Crédit Agricole Italia sul terreno della ’Diversity Inclusion’ parte da lontano, prima con iniziative di formazione, networking ed empowerement ma anche di worklife balance come smart working, asilo nido aziendale e servizi salvatempo. Il Gruppo ha integrato il proprio codice etico con una Carta del Rispetto che stabilisce alcuni principi e raccomandazioni pratiche per generare un’evoluzione culturale a vantaggio di un ambiente di lavoro più inclusivo. Parallelamente si è attivato sottoscrivendo nel 2019 l’accordo sindacale contro la violenza di genere e firmando nel 2020 il protocollo Abi per il rimborso dei crediti a favore delle donne vittime della violenza di genere. Crédit Agricole Italia è stata inserita tra le aziende ’Best Employer for Women dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza Lifeed’, player di riferimento nella formazione aziendale, ha inoltre insignito il Gruppo Bancario di un altro riconoscimento importante, quello di Caring Company, assegnato alle aziende che si prendono cura delle proprie persone favorendo la sinergia tra vita e lavoro, promuovendo modelli di leadership caring e valorizzano le diversità. Uno psicologo per le migranti Offrire supporto concreto alle donne vittime di trauma migratorio attraverso un percorso basato su metodo non verbale e comunicazione illustrata. È l’obiettivo del progetto europeo ‘Simple’. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), nel 2020 82,4 milioni di persone sono state costrette a fuggire in tutto il mondo a causa di persecuzioni, conflitti o violazioni dei diritti umani. Il XXVII Rapporto sulle migrazioni 2021 dell’ISMU1, stima che gli stranieri che vivono stabilmente in Italia siano oltre 5 milioni e mezzo e oltre la metà (52,4%) sono donne. «Le donne delle rotte migratorie irregolari, secondo la nostra esperienza, sono le persone che pagano il prezzo maggiore: sono le più esposte, le meno tutelate e le meno difese – spiega Diego Manduri, psicologo di ’Approdi’, associazione che ha partecipato a ’Simple’. «Grazie a questo progetto – continua il dottor Manduri – abbiamo instaurato con le migranti vittime di trauma migratorio delle relazioni che hanno consentito loro di esprimere l’inenarrabile attraverso il metodo non verbale e la comunicazione illustrata».