106 donne uccise, una scia di sangue. Ricordiamole tutte

Dal 4 gennaio al 20 novembre: sono 106 le donne vittime di femminicidio nel 2023, la maggior parte di loro sono state uccise in ambito familiare

di CHIARA CARAVELLI
25 novembre 2023
Progetto senza titolo (1)

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Le vittime di femminicidi

Centosei. È il numero delle donne uccise in Italia al 25 novembre 2023: 88 di loro hanno perso la vita in ambito familiare e affettivo. In 55 di questi casi, l’assassino è il partner o l’ex compagno.

La scia di sangue inizia il 4 gennaio, quando i corpi senza vita di Giulia Donato, 23 anni, e l’ex compagno Andrea Incorvaia, 32, vengono ritrovati nell’abitazione della ragazza a Pontedecimo, quartiere di Genova. Lui, impiegato come guardia giurata, le ha sparato con la pistola d’ordinanza prima di togliersi la vita. Nove giorni dopo, il 13 gennaio, il corpo di Martina Scialdone, avvocatessa 34enne, viene trovato fuori da un ristorante della Capitale. Il suo ex Costantino Bonaiuti, ingegnere di 61 anni, le ha sparato a bruciapelo al culmine di una lite.

Ventiquattro ore dopo, a Bellaria (in provincia di Rimini), muore la 70enne Oriana Brunelli. Vittorio Cappuccini, 82 anni, le ha sparato e poi si è ucciso. Conoscenti di lungo corso, sembra che fra i due in passato ci fosse stata una relazione. Siamo al 15 gennaio e il cadavere di Teresa di Tondo, 44enne educatrice in una scuola media, viene ritrovato nella villetta dove conviveva con il marito, a Trani. Lui, Massimo Pretelli, 52 anni, l’ha uccisa a coltellate prima di togliersi la vita. Avevano una figlia di 17 anni.

 
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Passano cinque giorni e Yana Malayko, 23enne di origine ucraina, viene brutalmente uccisa a sprangate dall’ex compagno Dumitru Stratan, 34 anni, a Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova). Agonizzante, ma ancora viva, è stata chiusa in un trolley e abbandonata. È del 22 gennaio la morte di Alina Cristina Cozac, 40enne di origine rumena. Il suo corpo è stato trovato nell’abitazione dove conviveva con il compagno, Mirko De Martinis di 47 anni, a Spoltore nel Pescarese. Lui, che la sera dell’omicidio aveva chiamato i soccorsi dicendo che la donna aveva accusato un malore, dopo otto mesi è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario: Alina è morta per asfissia da strangolamento.

Sei giorno dopo, il 28 gennaio, muore Giuseppina Faiella, 95 anni. L’anziana donna è stata colpita alla testa con un oggetto contundente dal compagno 76enne, Salvatore Maddaluno. Quest’ultimo si è poi tolto la vita lanciandosi dalla finestra della loro casa di Poggioreale (Napoli). A pochi giorni dall’inizio di febbraio, precisamente il 6, l’86enne Antonietta Vacchelli viene strangolata dal marito Umberto Antonello, suo coetaneo.

La mattina dell’11 febbraio, i corpi senza vita di Melina Marino e Santa Castorina, rispettivamente 48 e 50 anni, vengono trovati in due diverse zone del comune di Riposto, in provincia di Catania. A ucciderle con diversi colpi d’arma da fuoco è Salvatore La Motta, 63 anni, ergastolano in regime di semilibertà. Le conosceva entrambe, ma con Marina in passato c’era stata una relazione.

Rosina Rossi muore il 16 febbraio a 75 anni nella sua casa di Castagneto Carducci (Livorno). L’assassino è il marito 81enne, Bruno Falleni. Le ha sparato con un fucile da caccia all’alba, mentre dormiva, poi ha rivolto l’arma verso se stesso e si è ucciso. Tre giorni dopo, Sigrid Grober, cameriera di 39 anni, viene massacrata di botte e uccisa dal compagno 55enne Alexander Gruber, che aveva denunciato più volte per maltrattamenti.

Giuseppina Traini, 85 anni, viene trovata morta il 25 febbraio nel suo letto a causa di una coltellata all’addome. A ucciderla, nella loro abitazione di Capodarco di Fermo, è il marito Giovanni Petrini di 87 anni. Il 6 marzo, l’84enne Iolanda Pierazzo perde la vita per mano del marito, Roberto Fabris. Le ha sparato alla testa e poi è suicidato ingerendo farmaci. Un giorno dopo, a Rosarno (Reggio Calabria) viene ritrovato il corpo senza vita di Iulia Astafieya, 35enne di origine ucraina. L’assassino è Denis Molchanov, compagno e convivente della donna. L’ha picchiata a morte al termine dell’ennesimo litigio.

La Festa della donna si apre con l’ennesimo femminicidio. La vittima è Rossella Maggi di 65 anni. Il marito Piero Rovelli di un anno più grande le ha sparato con un fucile da caccia e poi si è tolto la vita. Il giorno dopo, la 45enne Petronilla De Santis viene uccisa con 40 coltellate dal marito nel suo appartamento di Carlatino (Foggia). Anche in questo caso, l’assassino è il marito Antonio Carrozza, 54 anni, che dopo ha tentato il suicidio.

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PRESSPHOTO Firenze, piazza della Signoria. QN per le donneGiuseppe Cabras/New Press Photo

Passano ventiquattro ore e il corpo di Maria Febronia Buttò viene ritrovato a Gioiosa Marea, in provincia di Messina. La 61enne è stata ammazzata a coltellate dal marito, Tindaro Molica Nardo di quattro anni più grande, che poi si è tolto la vita. Erano sposati da cinquant’anni Pinuccia Contin, 63, e il marito Mauro Casazza. Lui, parrucchiere 67enne molto noto a Cilavegna (Pavia), le ha sparato a distanza ravvicinata alla testa e poi ha deciso di farla finita.

Il 28 marzo, Francesca Giornelli, 56 anni, viene strangolata dal marito Lamberto Roscini, 67, nella loro casa di Tuoro sul Trasimeno (Perugia). Lui poi si è impiccato sotto il pergolato di casa. Avevano divorziato poi, due anni prima dell’omicidio, si erano rimessi insieme. Due giorni dopo, il 30 marzo, Zenepe Uruci di 56 anni muore per mano del marito Xhafer Uruci, 62. Prima di essere uccisa a coltellate, era già finita in ospedale per diverse aggressioni. L’assassino è poi morto suicida in cella.

Carla Pasqua (63 anni) e Alessandra Vicentini (31) sono rispettivamente la moglie e la figlia di Carlo Vicentini, 70 anni. Ha sparato a entrambe, il 31 marzo a Villetta Tempera in provincia di Teramo, con una pistola legalmente detenuta, poi si è tolto la vita.

Sara Ruschi, 35 anni, e sua madre Brunetta Ridolfi, 76, entrambe di Arezzo, sono state uccise da Jawad Hicham, 36enne, convivente di Sara. Le ha accoltellate davanti al figlio sedicenne che ha chiamato i soccorsi e alla figlia più piccola. Il 19 aprile, Anila Ruci, badante albanese di 38 anni, viene trovata morta nella sua abitazione di Scaldasole (Pavia) che divideva con il 30ene Osman Bilyhu. È accusato di averla uccisa con una coltellata al collo.

La notte a cavallo tra il 5 e il 6 maggio, il corpo di Danjela Neza, 28 anni di origine albanese, viene trovato nelle vicinanze dei giardini di Piazza delle Nazioni, a Savona. A spararle, con un colpo alla testa, l’ex compagno 27enne Safayou Sow, che non aveva accettato la fine della loro relazione. Il 7 maggio, la 16enne Jessica Malaj, viene assassinata con almeno quattro coltellate al torace, nella sua casa di Torremaggiore (Foggia). È morta per la furia del padre Taulant, 45 anni, che stava aggredendo la madre.

Giulia Tramontano era un’agente immobiliare di 39 anni al settimo mese di gravidanza. Originaria di Sant’Antimo (Napoli), risiedeva a Senago (Milano) insieme al compagno Alessandro Impagnatiello, 30 anni. Scomparsa il 28 maggio, il suo corpo è stato trovato in un’intercapedine di un edificio, in un’area verde non molto lontana dall’abitazione dove viveva. Lui, dopo averla accoltellata a morte al culmine di una discussione, ha tentato di bruciarne il corpo.

Il 1° giugno la poliziotta di 58 anni Pierpaola Romano viene uccisa a colpi d’arma da fuoco dal suo collega di lavoro Massimiliano Carpineti, 49 anni, nel quartiere San Basilio di Roma. La donna aveva deciso di porre fine alla loro relazione dopo aver scoperto di essere malata di cancro. Maria Brigida Pesacane, 24 anni, muore l’8 giugno a Sant’Antimo (Napoli) per mano del suocero Raffaele Caiazzo. L’uomo, che le ha sparato con una pistola detenuta illegalmente, secondo le ricostruzioni si sarebbe invaghito di lei.

Ventiquattro ore dopo, il 9 giugno, il corpo senza vita di Floriana Floris, 49 anni, viene trovato nell’abitazione in cui risiedeva a Incisa Scapaccino, in provincia di Asti. I soccorritori la trovano sgozzata e sfigurata da almeno 30 coltellate alla gola e al volto inflitte dal compagno Paolo Riccone, 57 anni.

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PRESSPHOTO Firenze, piazza della Signoria. QN per le donneGiuseppe Cabras/New Press Photo

Rosa Moscatiello, infermiera in pensione di 60 anni, viene uccisa il 12 giugno nel letto della sua casa a Castellarano (Reggio Emilia) dal marito Giampaolo Ravazzini, 62 anni. L’uomo si è poi ucciso gettandosi dal tetto del palazzo. Svetlana Ghenciu48enne commessa in un panificio a Rimini, viene assassinata a colpi d’arma da fuoco dal marito Gioacchino Leonardi, ex guardia giurata di 50 anni, che poi si toglie la vita. A trovarli è il figlio della coppia di rientro da un weekend con la fidanzata.

Margherita Ceschin, 72 anni, si stava separando dal marito 80enne. Un divorzio costellato da litigi per questioni patrimoniali. Il 24 giugno viene trovata morta a Conegliano (Treviso), stordita e soffocata. Dopo un mese vengono arrestate quattro persone: l’ex marito, presunto mandante del delitto, avrebbe agito in concorso con una donna di 32 anni di origini dominicane e di due suoi connazionali.

La diciassettenne Maria Michelle Causo viene trovata morta il 28 giugno nel quartiere Primavalle della Capitale. Accusato dell’omicidio è un suo coetaneo singalese, che l’ha uccisa a coltellate prima di chiudere il suo corpo in un sacco nero e abbandonarlo, in un carrello della spesa, vicino a dei cassonetti. Ilenia Bonanno, 45 anni, lavorava come commessa in un negozio di Agrigento.  Era lei a far fronte alle spese familiari perché il marito, Daniele Gallo Cassarino di 47 anni, non lavorava più. Il 6 luglio, l’uomo l’ha uccisa e poi si è impiccato. A trovarli è stato il figlio della coppia.

Quattordici giorni dopo, il 20 luglio, la 56enne Mariella Marino viene uccisa con tre colpi di fucile alla testa e al petto dal marito Maurizio Impellizzeri, allevatore 59enne. La donna, madre di tre figli, aveva provato in ogni modo ad allontanarsi dal marito violento, già condannato per atti persecutori. Angela Gioiello, 28 anni, e il marito Antonio Di Razza, 50, vivevano con i loro tre figli a Pozzuoli. Da un po’ di tempo il loro matrimonio era in crisi e Angela voleva separarsi. Il 28 luglio lui l’ha uccisa con un colpo d’arma da fuoco e poi si è suicidato.

Sofia Castelli, 20 anni, era una studentessa di Sociologia all’Università Bicocca di Milano. La notte del 29 luglio è tornata a casa con un’amica dopo una serata in discoteca. È stata uccisa a coltellate nel sonno dal suo ex fidanzato Zakaria Atqaoui, che si era nascosto in un armadio dopo essere entrato in casa con un mazzo di chiavi ancora in suo possesso.

È del 13 agosto il ritrovamento del corpo di Celine Frei Matzohl, 21 anniLa ragazza lavorava come impiegata a Bolzano e da due settimane aveva lasciato il suo ex fidanzato, Omer Cin, 28 anni. Il padre di lei chiama il 112 perché la figlia non è rientrata a casa. Le forze dell’ordine si presentano a casa di Omer, qui trovano il corpo di Celine martoriato dalle coltellate.

Anna Scala, 56 anni, lavorava come parrucchiera a Piano di Sorrento. Separata e con una figlia, aveva denunciato l’ex, Salvatore Ferraiuolo, pescivendolo 54enne, per averla picchiata. Nonostante questo, il 17 agosto, l’uomo a bordo di uno scooter si avvicina a lei mentre sta aprendo il bagagliaio dell’auto e la accoltella a morte.

Due giorni dopo, il 19 agosto, la 25enne romena Veronica Schiopu viene ritrovata impiccata all’interno di un casolare della campagna catanese. Vengono accusati di omicidio il fidanzato della giovane, Ciprian Apetrei di 33 anni, e il proprietario del casolare. Rossella Nappini, infermiera di 52 anni, il 4 settembre viene colpita con 20 coltellate nell’androne di casa della madre, a Roma. A ucciderla è Adil Harrati, 45enne marocchino con cui la vittima aveva avuto una relazione.

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PRESSPHOTO Firenze, piazza della Signoria. QN per le donne

Quarantotto ore dopo, il 6 settembre, il corpo senza vita della 39enne Marisa Leo viene trovato in un cascinale nelle campagne di Marsala, in provincia di Trapani. A ucciderla è Angelo Reina, ex compagno della donna e padre della loro bambina di 4 anni. Le ha sparato con un fucile e poi si è tolto la vita. Maria Rosa Troisi, 37 anni, era al quarto mese di gravidanza quando il 20 settembre il marito, Marco Aiello, l’ha uccisa con una coltellata alla gola. Il corpo è stato trovato nella sua casa di Battipaglia, dopo che il suo assassino aveva fatto uscire gli altri due figli di 6 e 11 anni.

Lo stesso giorno, a Calvizzano nell’hinterland napoletano, vengono rinvenuti i cadaveri di Rosaria Di Marino, 75 anni, e del marito Luigi Abbate, 78. L’uomo ha prima sparato alla moglie e poi si è suicidato. È del 21 settembre il femminicidio di Liliana Cojita, 56 anni. Il corpo senza vita della donna viene trovato nella sua abitazione di Tombolo, in provincia di Padova, dove viveva con il compagno Youssef Maid e altre due persone. È stato lui a ucciderla strangolandola prima di costituirsi ai carabinieri.

Tre giorni dopo, il 24 settembre, muore Manuela Bittante, 77enne ex parrucchiera di Maser (Treviso). La donna è stata accoltellata con un fendente al torace dal marito Sergio De Zen. Anna Elisa Fontana è morta ustionata il 25 settembre. Madre di cinque figli, era dipendente in una struttura alberghiera sull’isola di Pantelleria. Il suo assassino è il compagno Onofrio Bronzolino, operaio 52enne, con cui aveva intrapreso una relazione due anni prima. Monica Berta Carla Schiffo, rispettivamente di 55 e 78 anni, sono la moglie e la suocera di Martino Benzi, ingegnere 66enne. È stato lui a ucciderle a coltellate il 27 settembre ad Alessandria. Nella strage è rimasto vittima anche il figlio della coppia, Matteo, di 17 anni. 

Klodiana Vefa era una cameriera di 35 anni e madre di due figli. È stata ammazzata a colpi di pistola per strada a Castelfiorentino dall’ex marito Alfred Vefa, dal quale si stava separando. Il 4 ottobre a Bardi, piccolo comune in provincia di Parma, Bernard Zucconi, 82 anni, uccide la moglie Eleonora Moruzzi, 83, che ha forti problemi di deambulazione e non cammina più. L'uomo viene trovato agonizzante con la pistola in pugno e muore in ospedale dopo alcune ore dal ricovero.

 
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Concetta Marruocco, 53 anni, aveva provato a separarsi dal marito, Franco Panariello, dopo una vita di minacce, botte e violenze sessuali. Nonostante il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico, il 14 ottobre l’ha uccisa con 39 coltellate davanti alla figlia di 17 anni nella loro casa di Cerreto d’Esi (Ancona). Pinuccia Anselmino ha 80 anni quando il 25 ottobre viene uccisa dal marito Pierluigi Lachi in una frazione di Cuasso al Monte, provincia di Varese. L’uomo, ex orefice con la passione per la caccia, ha sparato alla moglie con il suo fucile prima di rivolgere l’arma contro se stesso.

Nelle prime ore di sabato 28 ottobre, il corpo senza vita della 32enne Annalisa D’Auria, originaria di Salerno, viene trovato nella sua abitazione di Rivoli, nel Torinese. La donna, madre di una bimba di 3 anni, è stata uccisa con una coltellata alla gola dal marito Agostino Annunziata che dopo l’omicidio si è suicidato gettandosi da un silos dell’azienda in cui lavorava.

Etleva Kanolija, 31 anni, era mamma di quattro bambini, tra i 5 e i 13 anni. Il 31 ottobre scorso è stata strangolata nella camera da letto della sua casa di Savona dal marito Selami Bodi. Casalinga, Etleva non usciva mai da sola, soffocata dalla gelosia e dalle regole del suo assassino. Michele Faiers Dawn, 66enne di origine inglese, si era trasferita da diversi anni a Casoli, in provincia di Chieti. È qui che il 1° novembre un’amica l’ha trovata senza vita, colpita da sette coltellate all’addome. Dopo alcuni giorni viene arrestato Michael Dennis Whitbread, 74 anni, compagno della donna.

Dieci giorni dopo, l’11 novembre, muore a soli 22 anni Giulia Cecchettin, studentessa di Vigonovo prossima alla laurea. Arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato è l’ex fidanzato Filippo Turetta, suo coetaneo. L’ha uccisa con più di 20 coltellate e abbandonata in un canalone vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La scia di sangue si chiude il 20 novembre, quando il corpo della 66enne Rita Talamelli viene ritrovato nella sua casa di Fano (Pesaro Urbino). A strangolarla è stato il marito Angelo Sfuggiti, pensionato di 70 anni.

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Firenze, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: iniziativa promossa da Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno in piazza della Signoria. Foto Marco Mori/New Press Photo

Le piazze rumorose al fianco delle donne

Oggi, 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in numerose città italiane si svolgeranno cortei e presidi per combattere un problema che ancora non viene riconosciuto come culturale e strutturale all’interno della nostra società. Si scenderà in piazza per fare rumore, alzando in alto dei mazzi di chiavi, simbolo di un «grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce». Perché se domani non torno, se domani tocca a me, voglio essere l’ultima.