Un’ex agente penitenziaria dell'HMP Wandsworth, un quartiere a sud-ovest di Londra, che era stata filmata mentre aveva un rapporto sessuale con un detenuto in cella, è finita a sua volta in carcere, condannata a 15 mesi di reclusione. Linda De Sousa Abreu è stata identificata dal personale della prigione dopo che il video è stato condiviso online ed è diventato immediatamente virale.
Brasiliana, 30anni, residente a Fulham, era stata immortalata a fine giugno 2024 durante un incontro ‘spinto’ con un carcerato e già a luglio 2024 era comparsa davanti al tribunale di Uxbridge con l’accusa di cattiva condotta in pubblico ufficio. Oltre che agente della penitenziaria la ragazza aveva aperto anche un profilo su OnlyFans e il filmato di quel rapporto era apparso subito come una bravata di troppo, un tentativo di spingersi troppo oltre le maglie della legge. Addirittura il video sembrava fosse stato registrato direttamente dal compagno di cella del detenuto, con tanto di commenti. L’ex agente, arrestata all'aeroporto di Heathrow mentre tentava di imbarcarsi su un volo per Madrid con il padre, si è già dichiarata colpevole di cattiva condotta in pubblico ufficio.
Il sovrintendente di Wandsworth ha detto che con il suo comportamento Abreu ha annullato in “meno di un giorno” il lavoro pluriennale svolto a favore del personale femminile nelle carceri maschili. In una dichiarazione scritta alla Isleworth Crown Court, il direttore Andrew Davy ha aggiunto che molte operatrici femminili del penitenziario hanno riferito di essere state “aggredite” dai detenuti e che ora sono “considerate un bersaglio facile”. Intanto la Polizia metropolitana ha fatto sapere che sono in corso ulteriori indagini sui due detenuti identificati nel video.
Alla corte è stato inoltre riferito che ci sarebbe un'altra registrazione che la ritrae mentre ha un rapporto con lo stesso detenuto, registrazione trovata sulla sua telecamera personale in dotazione con l’uniforme. Linda De Sousa Abreu aveva in effetti ammesso di aver fatto sesso con quel detenuto in un'altra occasione, tanto che lo stesso giudice Martin Edmunds KC, nel motivare la condanna, ha affermato che il video diventato virale non immortalava un caso isolato ma faceva parte di un comportamento ripetuto.
Un portavoce del Servizio penitenziario ha fatto sapere: “Mentre la stragrande maggioranza del personale del Servizio Penitenziario lavora sodo ed è onesto, stiamo fermando un numero sempre maggiore di quella piccola minoranza che infrange le regole, rafforzando la nostra unità di lotta alla corruzione e potenziando i nostri processi di verifica”. “Come dimostra la sentenza di oggi – ha aggiunto il funzionario di Wandsworth – quando gli agenti non rispettano i nostri standard elevati, non esitiamo a prendere provvedimenti severi”.