
In Arabia Saudita 7 giovani rischiano l’imminente impiccagione (Foto: Amnesty)

In Arabia Saudita 7 giovani rischiano l’imminente impiccagione (Foto: Amnesty)

Amnesty International denuncia che i sette giovani a rischio impiccagione “avevano meno di 18 anni, uno addirittura 12, al momento del loro presunto reato” (Foto: Amnesty)
Pena di morte, ma i reati "tazir" non la prevederebbero
Tornando al caso specifico dei sette ragazzi la cui vita è a rischio, l’associazione sottolinea che “avevano meno di 18 anni, uno addirittura 12, al momento del loro presunto reato”. Inoltre durante la detenzione preventiva “è stato negato loro il diritto a essere rappresentati da avvocati”. Le sentenze sono state confermate in appello tra marzo 2022 e marzo 2023” spiega ancora l’organizzazione non governativa. Sei di loro, appartenenti alla discriminata minoranza sciita, sono stati giudicati colpevoli di reati di terrorismo “quali aver preso parte a manifestazioni contro il governo o a funerali di persone uccise dalle forze di sicurezza; il settimo, di rapina a mano armata e omicidio” denuncia ancora Amnesty. Si tratta di reati contro la persona appartenenti alla categoria “tazir”, per i quali la legge islamica non stabilisce una pena, la cui determinazione è a discrezione del giudice. “I processi sono risultati irregolari e basati su confessioni estorte con la tortura” puntualizza l’organizzazione non governativa.
In Arabia Saudita, nel 2022 sono state eseguite 196 condanne a morte, il più alto numero degli ultimi 30 anni, tre volte maggiore di quello del 2021 e sette volte maggiore di quello del 2020

I sette giovani a rischio sono accusati di reati contro la persona appartenenti alla categoria “tazir”, per i quali la legge islamica non stabilisce una pena, la cui determinazione è a discrezione del giudice (Ansa)
Arabia Saudita, un primato allarmante
L’Arabia Saudita è ai primi posti al mondo per numero di esecuzioni. Nel 2022 sono state eseguite 196 condanne a morte, il più alto numero degli ultimi 30 anni, tre volte maggiore di quello del 2021 e sette volte maggiore di quello del 2020. Finora, nel 2023, sono state eseguite 54 condanne a morte per omicidio, spaccio di droga e reati di terrorismo. Nel 2018 è entrata in vigore la “Legge sui giovani”, che stabilisce una pena massima di 10 anni per chiunque sia stato condannato per un reato “tazir” commesso quando aveva meno di 18 anni.
In Arabia Saudita nel 2023 sono state eseguite 54 condanne a morte per omicidio, spaccio di droga e reati di terrorismo