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Il videogioco Ocean Savior
![La classe 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli è la vincitrice del concorso “Save the Wave App Challenge”](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/11/Image.jpeg)
La classe 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli è la vincitrice del concorso “Save the Wave App Challenge”
"L'obiettivo del gioco è denunciare l'inquinamento dei mari"
Protagonista del gioco digitale è la tartaruga Cleany, che ha il compito di rimuovere dal mare quanti più rifiuti possibili con il suo cestino: il giocatore dovrà quindi aiutarla a preservare fauna e flora marina, eliminando tutti gli elementi dannosi. Bisognerà però prestare attenzione a non far cadere i rifiuti sul fondale e a non catturare i pesciolini, altrimenti si perderà una delle tre vite a disposizione. Ad arricchire le partite, anche tante curiosità che consentono ai giocatori di conoscere più da vicino l’oceano e i suoi abitanti.
I ragazzi della 5E, soddisfatti del videogioco, ne hanno parlato così: "Obiettivo del gioco è denunciare l’inquinamento dei mari, causato in particolare da rifiuti di plastica, e spronare il giocatore a rimuovere dai fondali marini tali prodotti inquinanti, non solo sugli schermi ma anche nella vita reale. Ci auguriamo che ‘Ocean Savior’ possa ben illustrare il reale degrado dei nostri mari e incitare i giovani alla salvaguardia dei nostri habitat marini, ricchezza del territorio italiano".Il videogioco dove tutti vincono
Francesca Santoro, Senior Programme Officer per Ioc-Unesco e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare, si è concentrata invece sul futuro: "Il lavoro che stiamo portando avanti nelle scuole e con i giovani è fondamentale nell’ottica di costruire una Generazione Oceano che sia pronta a trovare soluzioni per il benessere del nostro pianeta blu. Come Ioc-Unesco abbiamo avviato il programma di Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), che intendiamo introdurre entro il 2025 nei programmi scolastici dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite: un obiettivo ambizioso, ma i risultati di iniziative come Save the Wave App Challenge sono davvero incoraggianti, perché dimostrano l’interesse, la creatività e la presa di coscienza da parte dei più giovani.
L’iniziativa è stata realizzata con il supporto e contributo di AXA Italia, affiancata da Gamindo, startup innovativa specializzata nello sviluppo di impact branded videogames, videogiochi brandizzati per enti e aziende. Proprio il co-fondatore di quest'ultima, Nicolò Santin, ha messo in evidenza tutto il coinvolgimento possibile che questo videogioco potrà fornire: "Save The Wave App Challenge è un gioco pensato dai giovani per i giovani per educare sulla salvaguardia degli oceani in modo coinvolgente e interattivo tramite il gaming. Considerando che l’età media dei videogiocatori è 34 anni, crediamo che questo gioco possa essere utilizzato anche dai meno giovani. Potrebbe essere proprio oggetto di una sfida tra genitori e figli, dove tutti vincono perché imparano giocando".