![Condomini diffidano la famiglia di bimbo autistico: “Troppe urla“ Condomini diffidano la famiglia di bimbo autistico: “Troppe urla“](https://luce.lanazione.it/image-service/version/c:M2E4Yzg4MDMtM2VkYS00:MDZmZjll/condomini-diffidano-la-famiglia-di-bimbo-autistico-troppe-urla.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Condomini diffidano la famiglia di bimbo autistico: “Troppe urla“
Bambino autistico nel Reggiano, i condomini diffidano la famiglia: “Troppe urla“ Una diffida - ricevuta nelle scorse settimane - è stata inviata da un legale per conto di alcuni vicini di condominio che lamentano una situazione di disagio e l’impossibilità di godere serenamente dei propri spazi domestici a causa delle "urla e rumori molesti" che arrivano dall’abitazione in cui vive un minore affetto da questa patologia.
Destinataria dell’atto - di cui ha dato conto per primo il Resto del Carlino - una famiglia residente, da tre anni, in uno stabile di Casalgrande, nel Reggiano, composta da papà, mamma e due figli: una di 4 anni e uno di 7 affetto da disturbo dello spettro autistico.
Un quadro, stando a quanto registrato dal quotidiano il Resto del Carlino che ferisce i genitori del piccino. "Dicono che non facciamo nulla per migliorare la situazione di nostro primogenito - raccontano al quotidiano - e conseguentemente la loro, questo ci fa male. Uno dei nostri stipendi va alle terapie", sospirano. Poi, chiosano "viviamo con l’angoscia. Un figlio così è difficile da gestire, ma sapere di avere attorno persone che non si sforzano di capire ci tormenta ancora di più. Gli autistici attraversano spesso momenti di gravi crisi, è difficile anche per noi".
![bambino-autistico-condomini](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/pexels-polina-kovaleva-8709511.jpg)
In Italia 1 bambino su 77 presenta un disturbo dello spettro autistico
Bambino autistico e i vicini: convivenza difficile
Il documento spedito dall’avvocato- che assiste i condomini della famiglia, una coppia di pensionati e una giovane donna - rimarca una situazione di "disagio" che va avanti da anni e che nelle fasi di "acutizzazione del problema - avverte il legale della famiglia - fa sì che per i miei assistiti sia impossibile vivere in casa propria". Anche perché in aggiunta ai rumori di mobilio spostato, passi e alle urla del minore, viene sottolineato, "si avvertono anche le grida dei genitori, della madre in particolare". Cose che finiscono nel documento preparato dal legale il cui "scopo principale - chiarisce - era l’apertura di un tavolo di dialogo. In prima battuta fra i signori genitori condomini e i miei clienti che si sono rivolti a me dopo diversissimi tentativi durati anni nei quali hanno coinvolto, giustamente, l’amministratore di condominio" perché in questa vicenda "non si parla di disabilità. Stiamo parlando di diritti: diritto sicuramente ad essere aiutati per quanto riguarda la fragilità ma anche diritto dei miei clienti a vivere con un minimo di serenità. Abbiamo offerto disponibilità anche a titolo personale: parliamoci, cerchiamo di capire come risolvere il problema". "Mi riferisco ad un aiuto qualificato offerto dal Servizio Sanitario - sottolinea il legale - non tanto per il bimbo, immagino bene che sia seguito ma per i genitori. Che forse saranno davvero esausti. Un qualche strumento va adottato perché tutti hanno diritto di vivere serenamente".![bambino-autistico-condomini](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/pexels-artem-podrez-6941442.jpg)
La diagnosi precoce è fondamentale