“E’ blasfema”: decapitata la statua della Vergine partoriente di Linz

L’opera, realizzata da Esther Strauss, era esposta nella cattedrale austriaca e fin da subito aveva raccolto le lamentele dei cattolici più severi, che la consideravano offensiva. L’artista: “In discussione il diritto delle donne al proprio corpo”

di SOFIA TULI -
3 luglio 2024
La "Vergine partoriente", la statua di Esther Strauss esposta nella cattedrale di Linz, è stata vandalizzata

La "Vergine partoriente", la statua di Esther Strauss esposta nella cattedrale di Linz, è stata vandalizzata

Non piaceva proprio ai cattolici più critici e conservatori. Per loro la “Vergine partoriente”, l’opera di Esther Strauss esposta nella cattedrale di Linz, in Austria, era blasfema. Perché rappresentava la Vergine Maria nel momento clou della sua maternità, ovvero mentre dà alla luce Gesù. Una raffigurazione probabilmente troppo umana per chi preferisce preservarne il divino. Ed ecco che pochi giorni fa quella stessa statua è stata decapitata da vandali ancora ignoti, che hanno scelto – presumibilmente in modo consapevole – di distruggere l’unico elemento che la identificava. 

L’atto è stato denunciato alla polizia, ma in attesa di scoprire i responsabili, c’è chi inizia a prendere posizione. Alexander Tschugguel, cattolico tradizionalista austriaco che nel 2019 lanciò nel Tevere la statuetta indigena "Pachamama" durante il sinodo vaticano, ha elogiato sui social il ribattezzato "Eroe di Linz”, pubblicando quella che a suo dire sarebbe la dichiarazione del vandalo anonimo, in cui si spiega che prima di arrivare al gesto estremo il responsabile avrebbe inviato email e fatto telefonate di lamentela alla diocesi, senza ricevere risposta. Da questo silenzio, è scaturita l’azione ritenuta urgente. 

Condanna immediata da parte del vicario episcopale della diocesi, il reverendo Johann Hintermaier: “Eravamo consapevoli di provocare un dibattito con questa installazione. Se abbiamo ferito i sentimenti religiosi delle persone, ci dispiace, ma condanno fermamente questo violento atto di distruzione, il rifiuto di impegnarsi nel dialogo e l'attacco alla libertà dell'arte", si legge nel comunicato diocesano.

Anche l'artista ha commentato l’accaduto: "La maggior parte dei ritratti della Vergine Maria sono stati realizzati da uomini e quindi hanno spesso servito interessi patriarcali. Chi ha rimosso la testa dalla scultura è stato molto brutale – ha detto Strauss – Per me questa violenza è un'espressione del fatto che ci sono ancora persone che mettono in discussione il diritto delle donne al proprio corpo. Dobbiamo prendere una posizione molto ferma contro questo".