
È morta a 114 anni la notte di Natale nella sua casa di Faenza Claudia Baccarini Baldi, la supercentenaria d'Italia
È morta a 114 anni la notte di Natale, tra 24 e 25 dicembre, nella sua casa di Faenza, nel Ravennate, Claudia Baccarini Baldi, la supercentenaria d'Italia. Era nata a Faenza il 13 ottobre 1910 e, per longevità, oltre che prima in Italia, era la terza in Europa e nona nella classifica delle più anziane al mondo. Alla numerosa famiglia – 10 figli e 50 nipoti – l’abbraccio di tutta la città.
“Un simbolo di resilienza e memoria storica per Faenza”, secondo il sindaco della città, Massimo Isola, che ha voluto affidare il suo ricordo ai social. “Fino a pochi anni fa, infatti, partecipava attivamente alla vita sociale e religiosa con uno stile sobrio ed equilibrato. Nonostante qualche piccolo acciacco tipico dell'età, ha mantenuto sempre una mente lucida e attenta. A nome della città, dell'amministrazione comunale e a titolo personale – aggiunge –, esprimo le mie più sentite condoglianze a quanti le volevano bene e alla famiglia, con cui ero costantemente in contatto. La signora Claudia era un po' uno dei nostri simboli e una testimone preziosa della nostra storia collettiva”.

La donna era nata nella stessa città dove ha trascorso l’intera, lunghissima vita il 13 ottobre 1910, ed "è stata una figura di rilievo nella nostra comunità e testimone di oltre un secolo di trasformazioni storiche e sociali”, dice Isola. Sposata con Pietro Baldi, sindaco di Faenza dal 1951 al 1956, è stata importante esempio di dedizione familiare, crescendo ben dieci figli, e di grande impegno civico”. Il primo cittadino ricorda la grande famiglia dell’ultracentenaria, che lei stessa ha messo al primo posto fino all’ultimo. Prendersi cura di questa, a suo modo anche negli ultimi anni, è stata la sua missione di vita, ma senza dimenticarsi di sé e delle proprie passioni, senza rinunciare ad affermarsi come donna, oltre che come madre, nonna, bisnonna..
“I miei 114 anni? Non li conto più... A dire il vero mi impressiona più che mia figlia ne stia per compiere 90”, aveva raccontato. La primogenita della coppia era infatti nata durante il Ventennio fascista. In occasione dell’ultimo compleanno, due mesi fa, intervistata da Repubblica, Beccarini aveva rivelato i ‘segreti’ della sua longevità straordinaria, concentrandosi in particolare su poche ma importantissime cose: “Prendermi cura della famiglia, pregare e non rinunciare a hobby e passioni”.

Sopravvissuta a due guerre mondiali, alla pandemia di Spagnola e a quella di Covid-19, negli ultimi decenni la nonna d’Italia si è dedicata infatti alla musica classica, in particolare ai brani di Mozart, al “ricamo più fine, quando era giovane. E il lavoro a maglia, fino a sei mesi fa; poi la vista è calata parecchio e non riesce a fare più molto”, raccontava il figlio Francesco. Ma non voleva rinunciare “alla Settimana enigmistica”. Una lucidità invidiabile fino all’ultimo, stimolata sia dalla presenza costante al suo fianco dei nipoti e pronipoti, sia dal non volersi arrendere all’avanzare degli anni inerte e succube dell’età, ma sempre attiva a suo modo. Con quel pizzico di ironia che non l’ha mai abbandonata: “Fino a quando il signore vorrà, resterò qui ma forse si è dimenticato di me”.