Era nato nell’anno in cui affondò il Titanic ma, a differenza dello sfortunato transatlantico, è vissuto ben più a lungo. Tanto a lungo da diventare anno dopo anno l 'uomo più vecchio del mondo.
Sul conto di John Alfred Tinniswood, britannico, classe 1912, non ci saranno tutte le leggende che aleggiano della barca più famosa e chiacchierata della storia, ma certamente siamo di fronte ad una personalità fuori dal comune, se non altro per la veneranda età di 112 anni a cui si è spento.
Tinniswood era diventato l'uomo più anziano del Regno Unito nel 2020 e nell'aprile scorso era entrato nel Guinness dei primati, dopo la scomparsa di Juan Vicente Pérez Mora, venezuelano precedente detentore del record di longevità con i suoi 114 anni.
Una vita abbastanza regolare quella del nostro ‘eroe’: militare durante la Seconda guerra mondiale nel Royal Army Pays Corps, nel 1942 Tinniswood si sposò con la moglie Blodwen, morta di tumore nel 1986 dopo 44 anni di matrimonio. I due ebbero un unica figlia, Susan, nata l'anno successivo. Dopo la guerra lavorò per la Royal Mail e, successivamente, come contabile per Shell e Bp, prima di andare in pensione nel 1972.
Grande tifoso del Liverpool Football Club, durante la pensione si è dedicato al volontariato in una chiesa, la Blundellsands United Reformed Church. Da alcuni anni Tinniswood viveva in una residenza per anziani nella città inglese di Southport, a nord di Liverpool, “circondato da musica e amore”, come ha comunicato la sua famiglia.
I segreti della sua longevità? In un'intervista alla Bbc di qualche anno fa aveva detto di essere stato “abbastanza attivo da giovane” e di aver “camminato molto”, ma di non comprendere esattamente da cosa derivasse il suo record. In compenso ha sempre sostenuto di aver seguito sempre uno stile di vita quanto più sano possibile. Senza eccessi: non fumava, beveva alcolici molto raramente e sul cibo diceva di mangiare "quello che mi danno e così fanno tutti gli altri. Non ho una dieta speciale" come aveva dichiarato nell'intervista in occasione del riconoscimento del Guinness dei primati. Unico ‘stravizio’: ogni venerdì si concedeva una porzione di fish and chips.
Alla fine il suo consiglio era stato improntato alla morigeratezza, in tutti i sensi ”se bevi troppo o mangi troppo o cammini troppo... se fai troppo qualcosa, prima o poi soffrirai” aveva affermato.
Sarà questo il viatico per una lunga vita?