La proposta bipartisan di una norma per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo è legge dopo il via libera all'unanimità della Camera.
Il testo viene approvato in terza lettura dopo alcune modifiche al Senato ed è legge. Prevede, oltre a una più specifica definizione del 'bullismo' (quale aggressione o molestia reiterata fisica o psicologica di un singolo o un gruppo contro uno e più minori), l'adozione da parte di ogni scuola di un codice di prevenzione e di un servizio psicologico di sostegno. Indica percorsi rieducativi e istituisce il 20 gennaio la 'Giornata del rispetto', dedicata a Willy Monteiro (nel giorno della sua nascita), il ragazzo ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro, in provincia di Roma, nel tentativo di difendere un amico in difficoltà.
Cosa prevede
Potenziamento del servizio di assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e cyberbullismo attraverso il numero pubblico “Emergenza infanzia 114”. Il servizio, gratuito e attivo 24 ore su 24, sarà dotato di geolocalizzazione e messaggistica istantanea per garantire un supporto tempestivo ed efficace.
Svolgimento di rilevazioni statistiche biennali da parte dell’Istat e la promozione di campagne informative e di sensibilizzazione periodiche sulla prevenzione e l’uso consapevole di internet,
Codice interno nelle scuole per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, istituendo un tavolo permanente di monitoraggio con la partecipazione di studenti, insegnanti, famiglie ed esperti. Nonché l'obbligo per il dirigente scolastico che venga a conoscenza di episodi di bullismo e di cyberbullismo, di informare i genitori dei minori coinvolti.
Percorso di mediazione o un progetto di intervento educativo con finalità rieducativa o riparativa, sotto il controllo dei servizi sociali, per i minorenni che tengono condotte aggressive, anche in gruppo e per via telematica, nei confronti di persone, animali o cose o lesive della dignità altrui.
I dati
Stando all'Osservatorio di Terre des Hommes in Italia un adolescente su due è vittima di bullismo o cyberbullismo, il 48% dei ragazzi. Il pretesto principale è l'aspetto fisico, poi l’origine etnica 7%, orientamento sessuale 5%, condizione economica 3,5%, religione 3,3%, identità di genere 1,9%, disabilità 1,3%.