'Long Covid' non solo sanitario ma anche
psicofisico, legato alla sfera dei
rapporti interpersonali. Lockdown e restrizioni hanno stravolto il nostro approccio alla quotidianità e le relazioni con gli altri. Ciò ha provocato molti problemi, sfociati in varie forme di
disagio sociale. Come gestirle e superarle? Partendo proprio da questo interrogativo la
Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha messo in piedi l'innovativo corso di alta formazione
'Forme del disagio nella post-pandemia: disagio sociale, disabilità, Long Term Care', in partenza il prossimo
21 ottobre.
Gli argomenti trattati
Quattro i moduli per altrettante giornate formative (in totale 32 ore di formazione). Attraverso disamine di casi concreti di studio e l’attivazione di proposte concrete, il corso scandaglia tutte le possibilità di
comprendere, gestire e superare il disagio nella post-pandemia, attraverso un approccio multidisciplinare. Il primo modulo, in programma
venerdì 21 ottobre, si concentra sul disagio post-pandemico da un punto di vista psicologico-sociale, con attenzione rivolta anche all’infanzia e all’età adolescenziale. Il secondo modulo, in programma
venerdì 4 novembre, affronta le forme di disagio attraverso un approccio etico-filosofico. Il terzo modulo,
venerdì 18 novembre, parte da un approccio scientifico-politico per riflettere sulle ricadute politiche e pubbliche e sulle nuove forme di lavoro (come lo smart working) per affrontare il problema. Il quarto e ultimo modulo,
venerdì 2 dicembre, analizza gli strumenti giuridici vigenti per contrastare il disagio sociale.
L'iscrizione al corso
Il corso (per un massimo di 40 partecipanti) è rivolto a funzionari pubblici di diverso ordine e grado, a operatori sociali, a insegnanti, a familiari di persone con disabilità, a persone attive in Ong e simili.
La scadenza per le iscrizioni è fissata al
30 settembre. Tutte le informazioni relative al bando e alle tempistiche si trovano sul sito web della Scuola Sant’Anna. Per i funzionari pubblici è previsto lo sconto del 10% sulla quota d’iscrizione grazie a un accordo tra la Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.