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Omofobia
Ancora un'altra aggressione omofoba. Un altro episodio che ci dimostra come l'omofobia sia sistemica e come il diritto di espressione o di pensiero venga troppe volte confuso con il diritto all'insulto e, soprattutto, all'odio. Finendo per superare i confini della parola. È accaduto a Pavia, ancora una volta, dove poche settimane fa erano state aggredite quattro ragazzine tra i 12 e i 15 anni. In quegli stessi giorni era stato insultato un giovane di Bagno a Ripoli, (Firenze). A luglio, invece, una drag queen a Prato aveva subito minacce e insulti pesanti. E l'elenco, purtroppo, potrebbe essere molto più lungo andando a ritroso.
L’incubo si materializza domenica pomeriggio intorno alle 17.30, quando Noemi, volontaria dell’associazione Coming-Aut, ha accompagnato la fidanzata a prendere il treno. Dopo averla salutata, Noemi ha ripreso l’auto "per tornare a casa e mi sono trovata davanti un’automobile in divieto all’ingresso del parcheggio a destra del piazzale". La vettura ostruiva il passaggio e lei ha "sorpassato contromano" perché non poteva "fare diversamente". La 38enne, alla guida della propria vettura, si è avvicinata per fare notare all’altro, un uomo tra i 45 e i 50 anni al volante della Bmw, di spostarla e che se avesse fatto un incidente sarebbe stata colpa sua. "L’uomo è sceso dall’auto – ha raccontato Noemi – e si è scaraventato contro di me, mi ha urlato ‘frocio, ti ammazzo, ricchione handicappato, ti ammazzo“. Poi ha aperto la portiera della mia auto e mi ha tirato dei pugni. Poi con violenza ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio, procurandomi lividi evidenti. Supportato da un ragazzo, forse suo figlio che nel frattempo l’aveva raggiunto, ha quindi continuato a insultarmi. Quando mi sono spostata poco più avanti per chiamare la polizia, mi ha raggiunta e mi ha presa per il collo, lasciandomi dei segni evidenti".
L'aggressione a Pavia
“Mi ha aggredito, mi ha insultato, mi ha messo le mani al collo". Lo racconta sotto choc una donna transessuale di 38 anni di Pavia. A poco più di tre mesi dall’ultima aggressione omofoba avvenuta nel piazzale delle stazione, accade ancora una volta a Pavia, in modo ancora più violento.![pavia-aggressione-trans](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/09/migration.webp)
La persona aggredita mostra la ferita sul collo
L'intervento di un passante, poi la denuncia
Soltanto in quel momento qualcuno interviene in difesa dell’aggredita. "Un uomo che era nel parchetto si è avvicinato per cercare di calmarlo e l’aggressore, è risalito in auto ed è ripartito". Noemi intanto si presenta al pronto soccorso e ieri, dopo aver raccontato quanto accaduto allo sportello legale di Coming-Aut, ha annunciato la formalizzazione della denuncia. "Ho filmato la targa". "Come volontaria e operatrice alla pari del nostro sportello trans – ha detto Cecilia Bettini, vicepresidente di Coming-Aut e responsabile dello Sportello trans – Noemi ha scelto di denunciare pubblicamente l’aggressione subita. Un gesto politicamente importante che speriamo possa essere utile nel contrasto ai fenomeni, ancora numerosi, di transfobia".![pavia-aggressione-trans](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/09/48412834_10212121347980058_1181676121675005952_n-768x1024.jpg)
Cecilia Bettini, vicepresidente di Coming-Aut