
Scuola, sondaggio di Libraccio
La scuola del futuro? Vuole educazione sessuale, sentimentale e di genere, la gestione di internet e dei social media oltre al rispetto dell'ambiente Questo il ritratto che emerge dal recente sondaggio di Libraccio su 400 intervistati. Una scuola più sicura e moderna, con piani di studio personalizzati e, soprattutto, capace di formare i "cittadini del futuro" sui grandi temi contemporanei, come l'educazione sessuale, sentimentale e di genere, la gestione di internet e dei social media oltre al rispetto dell'ambiente. Ma che mantiene, dall'altro lato, ancora una dimensione "fisica" e aggregativa, con lezioni in aula, libri, quaderni di carta e laboratori pratici, con un occhio al futuro professionale degli studenti.
Voti e DAD dividono gli intervistati, digitale sì ma non troppo: c'è ancora spazio per lezioni in aula e libri di carta. Diverse visioni intrecciano i desideri dei giovani d’oggi: il 38,1% sogna un'aula ibrida, in grado di mescolare le dinamiche online e la connessione umana in presenza, aprendo le porte a nuove dimensioni di flessibilità. Controcorrente, il 58,1% abbraccia invece l'aura tradizionale dell'aula, sottolineando con passione l'importanza dei rapporti umani nell'esperienza educativa. Resiste poi un audace 3,8% che sconfina nel mondo virtuale, immaginando un apprendimento interamente digitale.
È però nella riflessione “libri vs. digitale” che si accende la fiamma delle emozioni. Con una chiara maggioranza, il 55,2% si unisce in una voce unisona, opponendosi alla possibile sostituzione dei libri con dispositivi digitali. Questa non è solo una preferenza, ma un richiamo profondo all'odore delle pagine in carta e alla connessione emotiva che solo i libri stampati possono evocare. Eppure, con un timido 3,8%, c'è chi si fa affascinare dal potenziale digitale, accettando con cautela il futuro che si svela. Un duello di opinioni si scatena invece riguardo all'abolizione dei voti e al suo effetto sull'impegno degli studenti. Una spaccatura perfetta tra gli oppositori - che argomentano che i voti sono la benzina che alimenta la spinta all'apprendimento - e i favorevoli che sostengono che anche senza le valutazioni a guidare la formazione, l’impegno degli studenti rimarrebbe comunque tale.

Educazione emotiva e sessuale a scuola
Il sondaggio: 7 su 10 vogliono piani di studio personalizzati
Questo il ritratto della "scuola del futuro" delineato e immaginato da 400 tra studenti e genitori intervistati da Libraccio (www.libraccio.it), la più grande catena di librerie indipendenti in Italia specializzata in editoria scolastica. Fondato nel 1979 con i mercatini dell'usato, Libraccio accompagna da oltre 40 anni i giovani e le loro famiglie alla prima campanella, osservando i cambiamenti che attraversano il mondo della scuola da un punto di vista privilegiato: quello delle sue 60 librerie sul territorio italiano. Una nuova didattica: educazione sessuale (71,4%), digitale (49,5%) e approfondimenti sulla sostenibilità (47,6%) tra le materie più “desiderate”. 7 su 10 favorevoli a personalizzare i piani di studio. È la didattica “l’area” dove gli intervistati da Libraccio desiderano più cambiamenti, immaginando una scuola che possa formare gli studenti anche su tematiche attuali.Una scuola meno timorosa su sesso e questioni di genere
Alla domanda “quali materie vorresti che fossero insegnate a scuola”, infatti, oltre 7 intervistati su 10 (71,4%) hanno risposto “educazione sessuale, sentimentale e di genere”, esprimendo il desiderio di un modello scolastico che affronti senza timori temi come sessualità, relazioni e questioni di genere, trasformando le aule in spazi di discussione aperta e arricchente. Grande interesse anche per l’educazione all’uso corretto e sicuro di internet, dei social network e dei new media (49,5%) e per l’educazione alla sostenibilità e all'ambiente (47,6%). Ma c'è di più. Il 54,3% crede fermamente che la scuola debba impartire competenze pratiche, siano esse legate al lavoro o alla vita quotidiana. Tuttavia, è interessante notare che il 66,3% dubita che l'attuale sistema scolastico stia già offrendo queste prospettive. Un vero e proprio appello ad un apprendimento coinvolgente, una chiamata a trasformare l'educazione in un viaggio di scoperta e crescita che abbracci la realtà di oggi e le sfide di domani.Dad si, ma non troppo

Studente a casa segue le lezioni di scuola con la DAD. (ANSA/MATTEO CORNER)
Il fascino immortale dei libri

il 55,2% non vuole rinunciare ai libri