Padova, 20 aprile 2024 – La cerimonia di consacrazione avverrà il 21 aprile, domenica, in cattedrale a Padova. E sarà impartita dal vescovo, monsignor Claudio Cipolla. Da quel momento cambierà la vita di Erika Franzon, 36 anni, manager di una azienda metalmeccanica, due lauree ed esperienze anche all’estero.
La donna entrerà nell’Ordo Virginum, o Ordine delle Vergini, una forma di consacrazione prevista dal diritto canonico, come ricorda la diocesi di Padova.
Si tratta di un ordine speciale della Chiesa, di cui raramente si sente parlare. Sono circa cinquemila le donne consacrate nel mondo.
Chi ci entra diventa sposa di Gesù: a lui consacra la sua vita, rimanendo nella verginità, non sposandosi con altri uomini e servendo la chiesa. Non ci saranno segni distintivi, non ci sarà il velo. Erika non sarà una suora. Continuerà la sua vita da manager ma con il compito speciale di aiutare la comunità ecclesiastica locale da componente dell’Ordo Virginum. Erika, originaria di Centrale di Zugliano, paese dell’ovest vicentino, è sempre stata parte attiva della chiesa. Vive a Zané, pochi km a nord di Vicenza.
Come è avvenuta la svolta? «Nel 2012 – racconta al giornale della diocesi padovana – ho sono state in Perù per il servizio civile con la Comunità missionaria di Villaregia. Desideravo confrontarmi con persone consacrate per rispondere alla domanda: ‘Signore, cosa vuoi che io faccia?’. Ho vissuto un tempo di verifica, nel confronto con una Chiesa povera e un’umanità bisognosa, al termine del quale ho compreso che il senso della missione è portare il Signore a tutti quelli che non lo conoscono. Tornata a casa ho intuito che la mia terra di missione si trovava nella Diocesi in cui sono nata e cresciuta».
Ma perché l’Ordo Virginum? «Volevo vivere la fede tra la gente comune, senza segni distintivi. Mi sono riconosciuta negli elementi chiave dell’Ordo Virginum: la relazione sponsale con Cristo, il radicamento nella Chiesa diocesana, la vita nei contesti ordinari».
Domenica 21 aprile, nella cerimonia che si svolgerà alle 16, Erika riceverà anche la fede nuziale, come simbolo del suo matrimonio con Dio. La comunità religiosa di Zané vive come un evento questo momento. Visto anche che dell’Ordo Virginum si sa poco. “Anche le parrocchie limitrofe sono state coinvolte – dice don Mauro Ferraretto, che battezzò Erika – La stiamo tutti accompagnando intensamente con la preghiera”.