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Estate rovente: le città italiane vere isole di calore, temperature tropicali giorno e notte

di DOMENICO GUARINO -
20 luglio 2022
Roma: turisti si difendono dal caldo

Roma: turisti si difendono dal caldo

Fa caldo. Molto caldo. Tanto che caldo che quasi non fa più notizia. Eppure, quest’estate 2022 sta trasformando le nostre città in vere e proprie pentole a pressione, con esiti disastrosi per tutti noi, costretti a sopportare temperature (e tassi d’umidità) tropicali sia di giorno che di notte. Il risultato è che si soffre durante le ore diurne e non si recupera durante quelle notturne, come invece solitamente capitava alle nostre latitudini. Un fenomeno non inedito, che però, come altri, da eccezione sta diventando una vera propria regola. Le nostre città, grazie (si fa per dire) alla presenza di superfici in cemento, asfalto e metallo, sono insomma oramai delle vere e proprie isole di calore: accumulano gradi di giorno e li rilasciano di notte, producendo un microclima specifico che altera completamente l’equilibrio naturale. E genera sofferenza in chi vi abita.

I dati Istat: nel 2020 la temperatura media di 16,3°C

Caldo estivo da record

Caldo estivo da record

Non a caso, secondo i dati Istat elaborati da Openpolis, se la temperatura media nel 2020 in Italia è stata pari a 16,3°C con 0,3°C di aumento rispetto al valore medio del decennio 2006-2015, nei i capoluoghi di provincia i giorni estivi medi – ovvero quelli in cui quando le massime superano i 25°C – e le notti tropicali – quando la temperatura non scende al di sotto dei 20°C – sono stati rispettivamente 15 e 18 in più rispetto al valore medio 1971-2000. L'aumento maggiore è stato registrato a Mantova ed è pari a 36 giorni in più rispetto al valore medio calcolato tra 2006 e 2015. Seguono Cremona (+32), Sondrio (+21) e Caltanisetta (+19). Le uniche città in cui il dato risulta stabile sono Monza, Rieti, Ascoli Piceno e Chieti. Al contrario, le diminuzioni più ampie sono state riportate a Ancona (-31), Salerno (-30) e Arezzo (-28).

Le differenze tra città

Considerando solo i capoluoghi di regione con più di 200mila abitanti, a Roma si registra l'anomalia più ampia, con 27 giorni estivi in più rispetto al valore medio calcolato tra 1971 e 2000. Seguono Trieste (+26), Milano (+18) e Torino (+16). L'unica città che registra un calo è Palermo (-9). Il capoluogo di provincia che riporta l'incremento maggiore di notti tropicali è Salerno. Sono 21 in più rispetto al valore medio calcolato tra 2006 e 2015. Seguono Massa (+20), Catania (+19) e Napoli (+17). Il valore risulta stabile a Aosta, Bari, Belluno, Isernia, Pavia e Rieti. Le diminuzioni più ampie sono invece registrate a Padova (-17), Verona (-22) e Teramo (-29). Riguardo ai capoluoghi di regione, se l’a tendenza all’aumento delle notti tropicali risulta generalizzato, Napoli è la città che fa registrare l’anomalia maggiore, con 53 notti in più rispetto al valore climatico tra 1971 e 2000. Seguono Milano (34), Palermo (27) e Genova (26). Le crescite minori si riportano a Bari (20), Venezia (16) e Trieste (13).