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Home » Attualità » Eurovision, l’Ucraina vince con la Kalush Orchestra. Oltre la musica la speranza della pace

Eurovision, l’Ucraina vince con la Kalush Orchestra. Oltre la musica la speranza della pace

Erano i favoriti, sono stati premiati. Hanno vinto per merito, non per 'pietismo', ma soprattutto perché i sei artisti della band ucraina hanno saputo portare sul palco di Torino il coraggio e l'orgoglio del loro Paese

Marianna Grazi
15 Maggio 2022
kalush orchestra ucraina vittoria eurovision

La Kalush Orchestra porta l'Ucraina alla vittoria dell'Eurovision

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L’Ucraina, con i Kalush e la loro Stefania, vince l’Eurovision Song Contest 2022. Ha vinto la PACE. Un messaggio di unione, di solidarietà tra nazioni, tra popoli, un messaggio di fratellanza sale potente, potentissimo dal palco del Pala Olimpico di Torino. La musica è contro la guerra, la musica unisce. La musica regala sensazioni che nessuna arma potrà mai contrastare. “Questa vittoria è per tutti gli ucraini, Slava Ukraïni!” urla il frontman della Kalush Orchestra, Oleh Psjuk.
L’emozione è grande, hanno vinto per se stessi, ma soprattutto per il loro Paese, per quella terra martoriata dove uomini e donne e bambini continuano a morire, ogni giorno a causa di una guerra senza senso. Come da tradizione la serata si chiude sulle note della canzone vincitrice, Stefania, con il pubblico che accompagna i vincitori con gli applausi, tutti in piedi per questi straordinari artisti. “Thank you so much”. Grazie. Ma il grazie più grande va a loro, a questi sei giovani uomini che hanno portato in alto, sul tetto dell’Europa, la loro musica, i loro suoni, ma soprattutto il loro coraggio e la loro battaglia.

Kalush Eurovision
La Kalush Orchestra porta l’Ucraina alla vittoria della 66esima edizione dell’Eurovision song contest

La vittoria ucraina oltre la musica

In una finale che ha fatto registrare un boom incredibile di ascolti (su Rai1 è stata seguita da 6 milioni 590 mila telespettatori pari al 41.9% di share), non poteva che essere l’Ucraina la trionfatrice della 66esima edizione dell’Eurofestival. Una vittoria scontata forse, premiata in particolare dal pubblico a casa che ha fatto balzare al primo posto la band dei Kalush con 631 punti, assegnati dalla giuria e dal televoto. Di brani che meritavano la vittoria ce n’erano tanti, in particolare pensando al secondo classificato, Sam Ryder, che con la sua Space man ha riscattato in modo incredibile l’ultimo posto del Regno Unito della scorsa edizione, raggiungendo la vetta della classifica dopo il voto delle 40 giurie nazionali. O la divertente e caliente SloMo della cubana Chanel, che ha trascinato a suon di danze la Spagna al terzo posto; e poi Hold me closer della svedese Cornelia Jacobs, che con il suo timbro ha ammaliato il pubblico in sala e quello a casa, In Corpore Sano della serba Konstrakta con la sua denuncia al sistema sanitario nazionale, e non dimentichiamoci dei nostri Mahmood e Blanco, complici ed emozionanti con Brividi (solo sesti alla fine).

Mahmood e Blanco incantano il pubblico del Pala Olimpico con Brividi durante la finale dell’Eurovision

Ma l’Eurovision, e quest’anno lo abbiamo compreso come non mai, non è solo spettacolo, non è solo musica. È speranza.
E allora anche se Stefania, dedicata alla madre del rapper frontman della Kalush Orchestra ma in generale a tutte le madri, con il suo mix di versi rap e ritornelli folk e beat hip hop, non passerà alla storia come una delle migliori canzoni vincitrici dell’Eurovision – ovviamente i gusti sono gusti – questa volta c’era qualcosa di più importante da portare su quel palco. E il trionfo della band ucraina è meritato, oltre che scontato, per il coraggio che i sei artisti hanno avuto nel non limitarsi alla sola esibizione: “Per favore aiutate l’Ucraina e Mariupol, aiutate Azovstal, ora”, ha detto Oleh Psjuk alla fine della performance – accolta dall’ovazione del pubblico –, rischiando anche la squalifica dato che il regolamento della manifestazione non accetta messaggi politici sul palco. Doveva andare così, mettiamoci l’anima in pace e soprattutto, a proposito di pace, continuiamo a supportare il popolo ucraino perché la ritrovi al più presto. Perché questi sei ragazzi possano tornare in patria e ritrovare i propri affetti e non le bombe, la morte e la distruzione ad aspettarli. “Troveremo la strada di casa anche se le strade sono tutte distrutte“.

Il sostegno europeo all’Ucraina

Missione compiuta per i Kalush, che  con il brano Stefania sono riusciti a compiere un piccolo miracolo, anzi due: trionfare all’Eurovision Song Contest e tenere alta l’attenzione sul loro Paese. Già prima dell’inizio della finalissima però, era arrivato tramite un videomessaggio su Telegram l’appello del presidente Volodymyr Zelensky all’Europa a votare per l’Ucraina. “Molto presto nella finale dell’Eurovision, il continente e il mondo intero ascolteranno le parole della nostra terra. Credo che, alla fine, questa parola sarà “Vittoria”! Sosteniamo i nostri connazionali, sosteniamo l’Ucraina!“, era stato l’invito. E così è stato, perché – come ripetuto in questi giorni anche dai tre padroni di casa Laura Pausini, Mika, Alessandro Cattelan – nonostante l’Eurovision si professi una manifestazione non politica, alla fine lo show si è però trasformato in un palcoscenico importantissimo da cui trasmettere valori positivi. La pace, ovviamente, in qualche modo diventata leit motiv della settimana, declinata in vari modi e da più voci.

Taking the (information) war to a whole new level, Zelensky just announced Ukraine winning the #Eurovision will be symbolic for Ukraine winning the war. #Eurovision2022 starting… right now. pic.twitter.com/nnZ9mj1Koq

— Christo Grozev (@christogrozev) May 14, 2022

Kalush_Eurovision_Venaria
La Kalush Orchestra ha portato sul palco di Torino la canzone “Stefania”

Lo stesso Zelensky, appresa la notizia della vittoria dei Kalush, ha voluto commentare la bellissima notizia: “Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”, ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook. “L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà il contest per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante”, aggiunge il presidente. Ma a salutare il trionfo ucraino ci sono tutti i principali vertici Ue, che su Twitter hanno voluto complimentarsi con la band e con il Paese che il prossimo anno, speriamo, potrà celebrare il ritorno alla pace con l’eurofestival.
“Stanotte la tua canzone ha conquistato il nostro cuore. Celebriamo la tua vittoria in tutto il mondo. L’Ue è con te”, scrive la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “L’augurio è che l’Eurovision del prossimo anno possa essere ospitato a Kiev in un’Ucraina libera e unita”, aggiunge il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, citando anche alcuni versi della canzone vincitrice, Stefania: “Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte”. Un messaggio di congratulazione arriva anche dall’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell: “Lunga vita alla musica! Viva l’Europa! Gloria all’Ucraina!”.

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🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

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L’Ucraina, con i Kalush e la loro Stefania, vince l’Eurovision Song Contest 2022. Ha vinto la PACE. Un messaggio di unione, di solidarietà tra nazioni, tra popoli, un messaggio di fratellanza sale potente, potentissimo dal palco del Pala Olimpico di Torino. La musica è contro la guerra, la musica unisce. La musica regala sensazioni che nessuna arma potrà mai contrastare. “Questa vittoria è per tutti gli ucraini, Slava Ukraïni!” urla il frontman della Kalush Orchestra, Oleh Psjuk. L’emozione è grande, hanno vinto per se stessi, ma soprattutto per il loro Paese, per quella terra martoriata dove uomini e donne e bambini continuano a morire, ogni giorno a causa di una guerra senza senso. Come da tradizione la serata si chiude sulle note della canzone vincitrice, Stefania, con il pubblico che accompagna i vincitori con gli applausi, tutti in piedi per questi straordinari artisti. “Thank you so much”. Grazie. Ma il grazie più grande va a loro, a questi sei giovani uomini che hanno portato in alto, sul tetto dell’Europa, la loro musica, i loro suoni, ma soprattutto il loro coraggio e la loro battaglia.

Kalush Eurovision
La Kalush Orchestra porta l'Ucraina alla vittoria della 66esima edizione dell'Eurovision song contest

La vittoria ucraina oltre la musica

In una finale che ha fatto registrare un boom incredibile di ascolti (su Rai1 è stata seguita da 6 milioni 590 mila telespettatori pari al 41.9% di share), non poteva che essere l'Ucraina la trionfatrice della 66esima edizione dell'Eurofestival. Una vittoria scontata forse, premiata in particolare dal pubblico a casa che ha fatto balzare al primo posto la band dei Kalush con 631 punti, assegnati dalla giuria e dal televoto. Di brani che meritavano la vittoria ce n'erano tanti, in particolare pensando al secondo classificato, Sam Ryder, che con la sua Space man ha riscattato in modo incredibile l'ultimo posto del Regno Unito della scorsa edizione, raggiungendo la vetta della classifica dopo il voto delle 40 giurie nazionali. O la divertente e caliente SloMo della cubana Chanel, che ha trascinato a suon di danze la Spagna al terzo posto; e poi Hold me closer della svedese Cornelia Jacobs, che con il suo timbro ha ammaliato il pubblico in sala e quello a casa, In Corpore Sano della serba Konstrakta con la sua denuncia al sistema sanitario nazionale, e non dimentichiamoci dei nostri Mahmood e Blanco, complici ed emozionanti con Brividi (solo sesti alla fine).

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Il sostegno europeo all'Ucraina

Missione compiuta per i Kalush, che  con il brano Stefania sono riusciti a compiere un piccolo miracolo, anzi due: trionfare all'Eurovision Song Contest e tenere alta l'attenzione sul loro Paese. Già prima dell'inizio della finalissima però, era arrivato tramite un videomessaggio su Telegram l'appello del presidente Volodymyr Zelensky all'Europa a votare per l'Ucraina. "Molto presto nella finale dell'Eurovision, il continente e il mondo intero ascolteranno le parole della nostra terra. Credo che, alla fine, questa parola sarà "Vittoria"! Sosteniamo i nostri connazionali, sosteniamo l'Ucraina!", era stato l'invito. E così è stato, perché – come ripetuto in questi giorni anche dai tre padroni di casa Laura Pausini, Mika, Alessandro Cattelan – nonostante l'Eurovision si professi una manifestazione non politica, alla fine lo show si è però trasformato in un palcoscenico importantissimo da cui trasmettere valori positivi. La pace, ovviamente, in qualche modo diventata leit motiv della settimana, declinata in vari modi e da più voci.

Taking the (information) war to a whole new level, Zelensky just announced Ukraine winning the #Eurovision will be symbolic for Ukraine winning the war. #Eurovision2022 starting... right now. pic.twitter.com/nnZ9mj1Koq

— Christo Grozev (@christogrozev) May 14, 2022
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Lo stesso Zelensky, appresa la notizia della vittoria dei Kalush, ha voluto commentare la bellissima notizia: "Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l'Europa", ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook. "L'anno prossimo l'Ucraina ospiterà il contest per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante", aggiunge il presidente. Ma a salutare il trionfo ucraino ci sono tutti i principali vertici Ue, che su Twitter hanno voluto complimentarsi con la band e con il Paese che il prossimo anno, speriamo, potrà celebrare il ritorno alla pace con l'eurofestival. "Stanotte la tua canzone ha conquistato il nostro cuore. Celebriamo la tua vittoria in tutto il mondo. L'Ue è con te", scrive la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "L'augurio è che l'Eurovision del prossimo anno possa essere ospitato a Kiev in un'Ucraina libera e unita", aggiunge il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, citando anche alcuni versi della canzone vincitrice, Stefania: "Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte". Un messaggio di congratulazione arriva anche dall'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell: "Lunga vita alla musica! Viva l'Europa! Gloria all'Ucraina!".
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