Cos’è l’eutanasia di coppia: in Olanda Dries ed Eugenie van Agt mano nella mano fino alla fine

L'ex primo ministro olandese e la moglie, entrambi 93enni e molto malati, sono morti insieme. La pratica sempre più richiesta nei Paesi Bassi

di MARIANNA GRAZI -
12 febbraio 2024
Eugenie e Dries van Agt

Eugenie e Dries van Agt

Avete presente quelle foto commoventi in cui due anziani si tengono per mano dai loro letti di ospedale? Immagini che stringono il cuore, che fanno provare empatia e un pizzico di invidia per chi sogna di avere al proprio fianco, veramente fino alla fine, l’amore della sua vita. Così è successo a Dries ed Eugenie van Agt, entrambi 93enni e molto malati, che sono morti lunedì scorso l’uno accanto all’altra, mano nella mano, grazie all’eutanasia di coppia. 

L’eutanasia (di coppia) nei Paesi Bassi

L'ex primo ministro olandese e la moglie hanno scelto di ricorrere alla pratica che negli ultimi anni, nei Paesi Bassi sta diventando sempre più attrattiva e utilizzata. Ogni anno sono infatti sempre più le persone che decidono di fare questo passo definitivo e sebbene ancora rara, l'eutanasia di coppia è stata rilevata nel 2020 per la prima volta, quando con una revisione di tutti i casi a 26 persone è stata concesso l’accesso alla tecnica contemporaneamente ai loro partner.

Il numero di persone che hanno scelto di morire insieme è salito a 32 nel 2021 e a 58 l’anno successivo. Sebbene, quindi, le coppie rappresentino una percentuale minima, il presidente della fondazione pro-eutanasia NVVE, Fransien van ter Beek, dichiara che sono molte quelle che esprimono questo desiderio. “Ma non accade molto spesso perché non è un percorso facile”.

L'ex primo ministro olandese con la moglie
L'ex primo ministro olandese con la moglie

Elke Swart, portavoce dell'Expertisecentrum Euthanasie, che si trova ad esaudire il desiderio di fine vita di circa 1.000 persone all'anno in Olanda, ha detto che le richieste di morte assistita da parte di qualsiasi coppia vengono verificate in base a rigidi requisiti individuali piuttosto che di coppia. “L'interesse per questa pratica sta crescendo, ma è ancora rara – ha detto –. È un caso che due persone soffrano in modo insopportabile senza alcuna prospettiva di miglioramento nello stesso momento... e che desiderino entrambe l'eutanasia”.

Come si accede alla procedura 

Sia l’eutanasia che il suicidio medicalmente assistito sono legali nello Stato del nord Europa dal 2002: i Paesi Bassi sono stati i primi a livello internazionale, e l’Olanda è stata anche antesignana con l’approvazione del "protocollo di Groningen" che stabilisce i criteri da rispettare per effettuare l'eutanasia infantile, ovvero la possibilità di ricorrere a questa tecnica per i bambini di tutte le età (prima era possibile sono dai 12 anni in su), se malati terminali e senza speranza.

In generale l’accesso a queste procedure è comunque inserito all’interno di stringenti criteri regolatori, ovvero se ci si trova in presenza di sei condizioni, la cui sussistenza deve essere certificata, verificata e confermata da personale sanitario. Fatto questo la maggior parte dei casi viene eseguita dal medico di famiglia a casa.

I sei criteri sono: la volontà libera, piena e consapevole di porre fine alla propria vita; la sussistenza di sofferenze insopportabili; nessuna prospettiva di miglioramento; il consenso libero e informato; l’assenza di un’alternativa ragionevole; il coinvolgimento di almeno un altro medico, indipendente, che deve vedere il paziente e accertare in un parere scritto che i criteri di legge siano stati rispettati.

Fino alla fine “Mano nella mano”

Una foto d'archivio di Dries van Agt e la moglie Eugenie
Una foto d'archivio di Dries van Agt e la moglie Eugenie

Dries van Agt, primo ministro tra il 1977 e il 1982 e primo leader del partito dell'Appello cristiano-democratico, nonostante la fede cattolica, quindi, ha scelto di percorrere l’ultimo tratto della strada della sua vita  libero da qualsiasi condizionamento. Da quando aveva avuto un’emorragia celebrale nel 2019 l’ex politico non si era più completamente ripreso. Così secondo i media olandesi, insieme a “la mia ragazza”, la moglie Eugenie, con cui è stato sposato per 70 anni, ha deciso di ricorrere alla procedura

“Se n'è voluto andare mano nella mano con la donna che ha amato”, ha fatto sapere il Forum dei diritti, un gruppo che van Agt aveva fondato negli ultimi anni di vita, più orientato a sinistra. Il direttore Gerard Jonkman ha dichiarato all'emittente NOS che entrambi erano molto malati ma “non potevano fare a meno l'uno dell'altro”