Famiglie arcobaleno, Luca Trapanese: “In Italia si tolgono i diritti”

Il papà single di Alba: "Nel nostro Paese i figli di coppie gay sono considerati figli di un dio minore". Manifestazione di protesta il 18 marzo a Milano

di BARBARA BERTI -
17 marzo 2023
Luca Trapanese insieme alla figlia Alba

Luca Trapanese insieme alla figlia Alba

Sul tema dei figli di coppie gay, Luca Trapanese ci va giù duro: “In Italia si lavora per togliere diritti”. E sabato 18 marzo a Milano è in programma una manifestazione proprio in difesa delle famiglie arcobaleno dal titolo “Giù le mani dai nostri figli e figlie”. Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.
Il post di Luca Trapanese

Il post di Luca Trapanese

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d'Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L'Italia è l'unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d'amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.
Il post di Francesca Vecchioni

Il post di Francesca Vecchioni

Un post che ha ottenuto un grande consenso, così come moltissime saranno le persone in piazza a Milano nella giornata del 18 marzo (ore 15 in piazza della Scala) organizzata da Famiglie Arcobaleno in Lombardia, I sentinelli di Milano e CIG Arcigay Milano. Molte associazioni Lgbt+ hanno già aderito così come il Pd e altre realtà politiche del centrosinistra. Saranno presenti, infatti, la neo segretaria del Partito democratico Elly Schlein, ma anche il neo segretario di +Europa Riccardo Magi, oltre a tanti sindaci e amministratori locali. Ma anche personaggi del mondo dello spettacolo e attivisti come la cantante Paola Turci, l’avvocata Cathy La Torre. E ancora, Francesca Vecchioni, secondo cui “siamo in un momento molto triste e grave per la nostra democrazia, un momento in cui le diseguaglianze si aggravano con conseguenze dirette sulla vita delle persone”.