Dal 2018 al 2021 sono
aumentate le infezioni dall'Hiv. Un numero che spaventa, riportato nel rapporto che, in occasione della
Giornata mondiale contro l'Aids, viene fornito dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Nel 2021 sono state riscontrate 106.508 nuove infezioni
Una persona su otto, stima il rapporto, vive con l'
Hiv nell'Ue e nello Spazio economico europeo (con anche
Norvegia,
Islanda e Liechtestein) senza che gli sia stato diagnosticato. Il report evidenzia però anche un netto calo delle nuove diagnosi di Hiv nel 2020, il primo anno del
Covid-19. Nel 2021, invece, ogni giorno sono state effettuate quasi
300 nuove diagnosi di Hiv in 46 dei 53 paesi della regione, di cui 45 ogni giorno provenienti da paesi Ue/See. Questo equivale a
106.508 infezioni di nuova diagnosi nella regione, di cui 16.624 provenienti da paesi dell'Ue/See. Poco più della metà di quelli con nuova diagnosi nel 2021 aveva un numero di cellule CD4 inferiore a 350 per mm3 al momento dell'analisi, indicando che molto probabilmente avevano convissuto con l'Hiv non diagnosticato fino a 8-10 anni.
Cos'è Pep, il farmaco d'emergenza nei rapporti a rischio
Molte persone, in vista della Giornata mondiale contro l'
Aids, si sono poste questa domanda: è possibile accedere a
terapie d'emergenza nel caso si sia incorsi a rapporti a rischio? La risposta è sì. Se sempre più spesso si sente parlare di
PrEP - profilassi pre esposizione contro l’HIV – in questa giornata è un'altro termine a tenere banco, molto simile ma non uguale. Si tratta della
PEP – profilassi POST esposizione: un farmaco d'emergenza, che va assunto non oltre le 48 ore dal rapporto sessuale, considerando anche che prima si prende più alte saranno le possibilità di successo. Per accedervi basterà andare – entro due giorni – al pronto soccorso di un ospedale che sia dotato di un reparto di malattie infettive, dichiarando di aver avuto un rapporto a rischio Hiv. A questo punto l'infettivologo di turno prescriverà la PEP per 28 giorni, alla fine dei quali sarà effettuato un test Hiv di conferma, per scongiurare il contagio. La domanda che sicuramente vi starete facendo è: 'E sono passati
più di 2 giorni?' Il consiglio è di recarsi comunque per chiedere il farmaco, lasciando all'infettivologo la decisione se prescriverlo o meno. Se sono passati invece
più di tre giorni il quadro si complica perché dovrete aspettare un mese per fare il test Hiv. L'esame è anonimo e gratuito, ma è molto importante perché se il risultato fosse positivo bisognerà iniziare subito la terapia che garantirà comunque una buona qualità della vita ma soprattutto renderà l'Hiv
non trasmissibile alle altre persone.