Oggi, 10 ottobre, si celebra la Giornata mondiale della salute mentale.In Italia, secondo gli ultimi dati di Unicusano, il numero di persone che soffre di disturbi psicologici ha raggiunto oltre i 16 milioni, con un incremento del 6% rispetto al 2022. E per sensibilizzare sull'argomento, la Lega Dilettanti scende in campo e lo fa attraverso una campagna che ha l'obiettivo di contribuire a focalizzare l'attenzione sul tema del benessere psicologico. L'organizzazione, coordinata da Luca De Simoni, per l'occasione, ha deciso di ‘mettere gli scarpini’ insieme ad Unobravo, il servizio di psicologia online e società benefit.
Gli step della campagna
Ansia e depressione, spinti dalla pandemia da Covid-19, sono cresciute rispettivamente del 26 e del 28%, mentre sono sbalzi d'umore (60%), insonnia (59%), sintomi depressivi (58,9%), crisi di panico (38%) le sensazioni più diffuse tra chi destina tra 31 e 100 euro al mese all'acquisto di psicofarmaci. E per arginare questi disagi saranno molti gli step della campagna che prenderà vita su social e sulla carta stampata. Dal confronto all’inclusione sociale, passando per l'impegno a cambiare la narrativa legata spesso al concetto di vittoria incentivando, invece, quello di un traguardo personale. Ma anche dal contrasto dello stigma legato alla possibilità di chiedere un supporto psicologico a un percorso personale e al raggiungimento del benessere in ogni campo della vita.
L'iniziativa vedrà poi anche una seconda fase: la collaborazione di Arcigay, Gaynet, SiamoZ e Animenta, attraverso contenuti che prenderanno spunto dalle tematiche più sentite dalle rispettive community.
Come viene vissuto lo sport
“La nostra responsabilità – afferma Giancarlo Abete, presidente LND – non è soltanto quella di organizzare i campionati e assicurarne il regolare svolgimento. Come Lega Dilettanti interpretiamo il calcio in tutte le sue dimensioni: abbiamo voluto incoraggiare una riflessione sul tema della salute mentale perché dobbiamo preoccuparci anche di come viene vissuto lo sport. La nostra sfida è collegata all'equilibrio che dobbiamo trovare in noi stessi. Nella vita possono esserci momenti negativi: un supporto psicologico e una sana attività fisica possono aiutarti a trasformarli in positivi“.
L'importanza della collaborazione
Alle parole di Abete fanno eco quelle di Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e direttrice clinica di Unobravo, che ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le due parti: “Siamo orgogliosi di collaborare con la FIGC-Lega Nazionale Dilettanti per questa campagna che arriva in un momento cruciale, in cui la società identifica sempre più spesso il valore personale con il concetto di performance, legandolo alla necessità di raggiungere un successo immediato, specialmente tra i più giovani. L’obiettivo è per noi supportare ciascuno nel definire i propri personali obiettivi e nel definire strategie efficaci per disegnare la quotidianità che sente appartenergli di più”.
Perché “Darsi la possibilità di raggiungere i propri obiettivi al proprio ritmo – spiega ancora la dottoressa – può essere complesso. Per questo potrebbe essere importante richiedere un supporto per esprimere al meglio noi stessi, oltre ogni aspettativa esterna”.
Quando è nata la Giornata della salute mentale
È il 1992 e Richard Hunter, vice segretario della Federazione mondiale per la salute mentale (WFMH) istituisce la Giornata della salute mentale, un'occasione di incontro e confronto tra esperti del settore, politica e società che si pone l'obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della salute mentale, lottare contro lo stigma che, ancora oggi, ruota su questo tema, coinvolgere le Istituzioni sull'importanza del benessere psicologico, sulla prevenzione e sull'incremento di azioni a sostegno di attività e programmi sulla salute mentale.
Da allora, la Giornata mondiale della salute mentale, supportata anche dall'OMS, si celebra ogni anno il 10 ottobre. Dal 1994, ogni edizione approfondisce un tema specifico che quest'anno è “It's time to prioritize mental health in the wokplace”, ovvero: “È ora di dare priorità alla salute mentale sul posto di lavoro”.