“Giovani attratti dalla rabbia urlata dalla trap, dà voce al loro malessere”

Il garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti fa notare come un certo tipo di musica, spesso criticata per i messaggi che lancia, sia un segnale da non sottovalutare, un grido di aiuto che bisognerebbe ascoltare

di TERESA SCARCELLA
19 marzo 2024
Il trapper Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib

Il trapper Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib

La musica moderna stimola la rabbia dei giovani o sono i giovani, con la loro rabbia, a ispirare un certo tipo di musica? Sarebbe facile dare la colpa ai musicisti (trap e rap) per le parole che usano e i toni spesso inviperiti che riservano nei confronti del mondo. Sarebbe molto più semplice pensare che sia da lì che derivi quel sentimento di astio che spesso riscontriamo nei giovanissimi. Basterebbe mettere al bando un certo tipo di musica, di testi e anche in quel caso, probabilmente, si avrebbe l’effetto contrario (com’è accaduto in epoche passate).

Di sicuro alcuni messaggi non sono certo istruttivi, né modelli positivi: i soldi come unico obiettivo di vita, la criminalità, le donne come oggetti, le macchine di lusso, le armi e via dicendo. Ma questi messaggi sono la causa o la conseguenza di un certo tipo di cultura che, soprattutto in determinati ambienti sociali, prendono piede? Quelle canzoni incitano alla rabbia o danno voce a ciò che sentono i giovani nella loro intimità?

Garlatti: “Questi brani sono il segnale di un malessere”

“I ragazzi sono attratti dalla rabbia urlata dei trap che nella maggior parte dei casi vengono dalle periferie con spesso storie di marginalità. Ma i loro brani sono ascoltati da tutti, anche da ragazzi completamente diversi da quegli ambienti perché si sentono in sintonia con quella rabbia. La rabbia che i ragazzi manifestano non deve ingannarci e farli raccontare solo per i comportamenti negativi. Piuttosto deve indurci a cercarne le ragioni. Per capirli occorre ascoltare la loro voce, analizzare i loro comportamenti e osservare come si esprimono. Si parla di rivalsa sociale, di realizzazione attraverso il lusso, di donne come oggetto sessuale, di uso della violenza e delle armi per risolvere le contrapposizioni. Attenzione però: non sto dicendo che si tratta di un'istigazione, ma il fatto che questi brani abbiano successo rappresenta un segnale che ci arriva del malessere giovanile”.

Lo ha detto l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza Carla Garlatti durante l'audizione in Commissione parlamentare Infanzia nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza.