Non solo vittime. La Giornata internazionale della visibilità transgender: una festa, celebrazione di orgoglio e resilienza

Il 31 marzo rappresenta un’occasione per sensibilizzare e valorizzare i successi della comunità trans. Come è nata questa giornata e perché è importante?

di CLARA LATORRACA
31 marzo 2025
Il 31 marzo è la Giornata mondiale della visibilità transgender

Il 31 marzo è la Giornata mondiale della visibilità transgender

Una giornata di celebrazione e di sensibilizzazione, dedicata all’empowerment e focalizzata sull’importanza della visibilità positiva della comunità trans: il 31 marzo si celebra l’International Transgender Day of Visibility (TDoV). A differenza del Transgender Day of Remembrance - che cade il 20 novembre e ricorda le vittime di violenza transfobica - questa giornata internazionale si propone come momento di celebrazione positiva della comunità trans e dei successi che essa ha ottenuto.

Quando è nato l’International Trangender Day of Visibility?

Nel 2009 l’attivista trans Rachel Crandall, fondatrice di Transgender Michigan, ha ideato questa celebrazione per creare un momento in cui celebrare la vita e i successi delle persone trans. Fino a quel momento, l’unico evento annuale dedicato alla comunità trans era il Transgender Day of Remembrance, nato nel 1998 a seguito del brutale omicidio di Rita Hester, donna trans afroamericana accoltellata nel suo appartamento di Boston. A seguito delle proteste seguite alla narrazione transfobica dei media sull’avvenimento e per la frequenza con cui le donne trans erano (sono) vittime di crimini violenti, il 20 novembre è divenuto un anniversario per ricordare le vittime transgender. Una giornata di fondamentale importanza, ma di dolore e lutto.

Approfondisci:

“I diritti sono di tuttə”: anche dei ragazzi e le ragazze transgender che lottano per esistere

“I diritti sono di tuttə”: anche dei ragazzi e le ragazze transgender che lottano per esistere

Rachel Crandall ha voluto allora aggiungere un ulteriore anniversario “in cui si potessero celebrare i vivi”, ha spiegato. La data è stata scelta per convenienza, in modo da non entrare in conflitto né con la giornata di ricordo delle vittime, né con il mese dedicato al Pride, ovvero giugno. L’organizzazione della prima giornata dedicata alla visibilità delle persone trans è passata attraverso il profilo Facebook dell’attivista, che ha condiviso la sua idea e il panel che aveva previsto di tenere e Detroit. Ed è stato un successo. Crandall si dice ancora oggi incredula del successo della sua iniziativa: milioni di persone in tutto il mondo si preparano in questi giorni alle celebrazioni e le principali organizzazioni LGBTQ+ riconoscono il Transgender Day of Visibility e lo onorano con incontri, tavole rotonde, festeggiamenti comunitari. L’TDoV rappresenta oggi un’opportunità per sensibilizzare, promuovere azioni positive e sottolineare le sfide che le persone trans continuano a dover affrontare quotidianamente.

Perché è importante celebrare l’TDoV?

La condizione delle persone trans e non binarie continua ad essere preoccupante in Italia: secondo i dati riportati da Italia Trans Agenda, i tassi di discriminzione sul lavoro nella sanità e nella vita quotidiana continuano ad essere alti. Il 60% delle persone trans in Italia ha sperimentato discriminazione nell’accesso al lavoro e l’accesso a cure adeguate continua ad essere un percorso ad ostacoli per chi appartiene a queste categorie. Inoltre, si stima il 43% delle giovani persone trans tra i 12 e i 18 anni abbandoni la scuola prima di aver terminato gli studi. In questo contesto, avere una giornata di celebrazione dell’esistenza e della vita della comunità trans è fondamentale per “portare al centro dell’attenzione le nostre esperienze di resilienza e contrastare la narrazione unicamente incentrata sulla vittimizzazione”, spiega Trans Agenda.

Autopromo