Laurea alla memoria di Giulia Cecchettin. "Ti ho sempre ammirato tanto, per come eri, carina, dolce e sveglia. Ti ho sempre visto come un piccolo genietto. Dicevi che non avevi memoria, però guarda cosa sei riuscita a fare. Sei riuscita ad essere una così brava studentessa in Ingegneria, una facoltà che sapevo non essere la più affine al tuo animo romantico. Eppure ce l'hai fatta e alla grande". E' il ricordo della sorella Elena Cecchettin, nel giorno in cui viene conferita alla ragazza uccisa a novembre scorso dall'ex fidanzato, la laurea alla memoria. Quel titolo che avrebbe dovuto ritirare lei stessa pochi giorni dopo la scomparsa, ma così non è stato e i motivi, ormai, li conosciamo bene tutti.
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Il ricordo del padre Gino
"Cara Giulia, mentre ti parlo ti immagino di fronte a me, con il tuo sorriso leggero, anche se lontana, troppo lontana. - ha aggiunto il padre Gino - Non avrei mai pensato di trovarmi qui con il cuore trafitto, a piangere la tua assenza in una cerimonia in tuo onore. Non sai quante volte ti ho immaginata felice, sorridente come solo tu sapevi essere e gioire con noi per questo momento a cui tenevi tanto.
In questi giorni ho incontrato molti amici e persone che ti conoscevano e mi hanno raccontato episodi che non conoscevo, ma che confermano ancora una volta quanto speciale tu fossi. Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze e nella mia per primo. Ero fiducioso che avresti fatto grandi cose ma non mi rendevo conto di che gigante tu fossi".
E poi ancora, “Farò il possibile perché il tuo nome e il tuo esempio di vita possa spingere le persone a riflettere sull'importanza dell'empatia e della solidarietà che tu nella tua semplicità hai incarnato in modo esemplare – ha poi aggiunto – inutile dire che non c'è giorno in cui non sentiamo la tua mancanza. Mi manchi, ci manchi più dell'ossigeno. Sarai per sempre nel mio cuore e di chi ti ha amato e conosciuto".