Giulia Cecchettin, il padre: "Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze"

Le parole d'amore della famiglia di Giulia Cecchettin, durante la cerimonia per la laurea alla sua memoria. La ragazza ha ricevuto quel titolo che non ha mai potuto ricevere di persona

di SOFIA TULI
2 febbraio 2024
Progetto senza titolo

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Laurea alla memoria di Giulia Cecchettin. "Ti ho sempre ammirato tanto, per come eri, carina, dolce e sveglia. Ti ho sempre visto come un piccolo genietto. Dicevi che non avevi memoria, però guarda cosa sei riuscita a fare. Sei riuscita ad essere una così brava studentessa in Ingegneria, una facoltà che sapevo non essere la più affine al tuo animo romantico. Eppure ce l'hai fatta e alla grande". E' il ricordo della sorella Elena Cecchettin, nel giorno in cui viene conferita alla ragazza uccisa a novembre scorso dall'ex fidanzato, la laurea alla memoria. Quel titolo che avrebbe dovuto ritirare lei stessa pochi giorni dopo la scomparsa, ma così non è stato e i motivi, ormai, li conosciamo bene tutti.
 
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Il ricordo del padre Gino

"Cara Giulia, mentre ti parlo ti immagino di fronte a me, con il tuo sorriso leggero, anche se lontana, troppo lontana. - ha aggiunto il padre Gino - Non avrei mai pensato di trovarmi qui con il cuore trafitto, a piangere la tua assenza in una cerimonia in tuo onore. Non sai quante volte ti ho immaginata felice, sorridente come solo tu sapevi essere e gioire con noi per questo momento a cui tenevi tanto.
In questi giorni ho incontrato molti amici e persone che ti conoscevano e mi hanno raccontato episodi che non conoscevo, ma che confermano ancora una volta quanto speciale tu fossi. Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze e nella mia per primo. Ero fiducioso che avresti fatto grandi cose ma non mi rendevo conto di che gigante tu fossi".
E poi ancora, “Farò il possibile perché il tuo nome e il tuo esempio di vita possa spingere le persone a riflettere sull'importanza dell'empatia e della solidarietà che tu nella tua semplicità hai incarnato in modo esemplare – ha poi aggiunto – inutile dire che non c'è giorno in cui non sentiamo la tua mancanza. Mi manchi, ci manchi più dell'ossigeno. Sarai per sempre nel mio cuore e di chi ti ha amato e conosciuto".

La laurea alla memoria di Giulia Cecchettin

Oggi Giulia Cecchettin è finalmente dottoressa. La cerimonia di conferimento della laurea è stata celebrata questa mattina all'Università di Padova. Un traguardo dal grande valore simbolico per la giovane 22enne, la cui vita è stata stroncata dal fidanzato Filippo Turetta a soli cinque giorni dalla laurea in Ingegneria Biomedica.
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Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta

Dei due fidanzati si erano perse le tracce lo scorso 11 novembre dopo una serata trascorsa assieme. Ne era nata una lunga 'caccia' ai due ragazzi, visto che fin da subito si era esclusa l'ipotesi di un allontanamento spontaneo. Ricerche a tappeto con ogni tipo di mezzo e tecnologia che si sono drammaticamente interrotte sabato 18 novembre, una settimana esatta dall'inizio delle ricerche, quando il corpo senza vita della giovane è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone.

Il caso di Latina e quel tema-denuncia

Che la storia, e la morte, di Giulia Cecchettin abbiano smosso le coscienze, come ha detto il padre, è stato già dimostrato mesi fa. Ma continua a darne prova. Come conferma il caso di una scuola in provincia di Latina dove una studentessa di 16 anni, scrivendo un tema proprio sulla vicenda di Giulia , ha denunciato lo stupro subito dall’ex fidanzato, coetaneo, che frequenta la sua stessa scuola. La giovane, scrivendo in terza persona, ha descritto l’atteggiamento persecutorio dell’ex ragazzo con cui ha avuto una relazione e anche di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali ripresi con un cellulare. Rivelando le violenze e lo stalking subito. I professori hanno allarmato la preside che, a sua volta, ha convocato i genitori della ragazza e quelli del ragazzo, che frequenta la stessa scuola ma in una classe diversa, e una psicologa.