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Home » Attualità » La medicina di sesso e genere come importante strumento di eguaglianza

La medicina di sesso e genere come importante strumento di eguaglianza

Habeas corpus di genere e sex and gender medicine: il libro di Francesca Rescigno sul nuovo approccio alla medicina

Edoardo Martini
28 Settembre 2022
Disuguaglianza di genere

Disuguaglianza di genere

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Un incontro per parlare dell’habeas corpus di genere e della sex and gender medicine. Un tema molto delicato che verrà affrontato nella presentazione dell’ultimo libro di Francesca Rescigno alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna giovedì 29 settembre. Insieme all’autrice saranno presenti anche Carla Faralli, Susi Pelotti e Stefano Canestrari.

La copertina del libro

La disparità nell’accesso alle cure mediche: la più odiosa disuguaglianza di genere

Il tema del volume è importante ed attuale anche considerando gli ultimi due anni di pandemia. Si discuterà della possibilità delle donne di autodeterminarsi rispetto al proprio corpo e soprattutto dell’importanza dello sviluppo di un approccio nuovo della medicina, un approccio declinato verso la persona e non più su un falso neutro maschile.

Tra le numerose diseguaglianze di genere che, purtroppo, tuttora persistono anche nelle Società dell’occidente cosiddetto evoluto, ne esiste una molto odiosa. Si tratta della disparità nell’accesso alle cure mediche e nella qualità delle stesse che molto spesso si nasconde dietro il paravento di un approccio fintamente “neutro” sia in campo clinico che nella ricerca.

Francesca Rescigno, autrice del libro "Per un habeas corpus di genere"
Francesca Rescigno, autrice del libro “Per un habeas corpus di genere”

Tuttavia, l’osservazione della realtà mostra come la salute delle donne sia stata penalizzata da questo atteggiamento falsamente neutrale che costruisce in realtà la scienza medica a misura del sesso maschile. La risposta a questa discriminazione di salute si trova nella c.d. “Medicina di Sesso e Genere” mirata a conoscere in che modo le malattie si manifestino nei due sessi, realizzando il binomio eguaglianza-salute e conseguentemente eliminando tale subdola disparità. La Medicina di Sesso e Genere rappresenta quindi la risposta al problema in termini scientifici, ma è anche un importante strumento culturale e giuridico per promuovere un diverso approccio alle cure che in ultima analisi è fonte di ricadute positive per entrambi i sessi.

L’incontro è organizzato dall’Associazione ParliamoneOra che raduna ricercatrici e ricercatori dell’Unibo che vogliono dialogare con la città e la società ed è presieduta dal Professor Dario Braga.

 

 

 

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Un incontro per parlare dell’habeas corpus di genere e della sex and gender medicine. Un tema molto delicato che verrà affrontato nella presentazione dell'ultimo libro di Francesca Rescigno alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna giovedì 29 settembre. Insieme all'autrice saranno presenti anche Carla Faralli, Susi Pelotti e Stefano Canestrari.
La copertina del libro

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