Hanno deciso di donare i loro capelli ad altri bambini meno fortunati: i piccoli malati di tumore. Succede a Pagliare, una frazione di Spinetoli, nell’hinterland di Ascoli Piceno. Una storia che restituisce in chiave terzo millennio un gesto che non passa di moda: la solidarietà. Hanno solo 10 anni Aurora Sponsillo e Geisa Sali, le allievi della quarta B della scuola ‘Sandro Pertini’ di Pagliare. Due visi vispi e simpatici. Due bimbe tanto piccole, ma dal cuore tanto grande, che hanno commosso tutti.
Le due allieve, che vivono a Pagliare, avevano dei capelli molto lunghi, tanto da riuscire a donare una treccia di 26 centimetri. Capelli di cui loro possono fare a meno, dato che gli ricresceranno presto, ma che possono essere davvero preziosi per bimbi e bimbe alle prese con le cure anticancro. "Eravamo in classe - racconta l’insegnante Silvia Maranci - e ho visto tra le bambine una competizione per i capelli, tanto che sono intervenuta sottolineando che i capelli erano importanti, ma che c’erano tante altre cose ben più importanti nella vita. ‘Ci sono bambini alle prese con tante malattie, con il dolore, che non hanno più capelli, alcuni dei quali possono anche morire’». Un intervento coinvolgente, che ha colpito tutti. Le bambine infatti hanno deciso di compiere un gesto di profondo amore: donare i loro capelli. "Sorprendentemente – racconta ancora la maestra – sono stata raggiunta da una telefonata in cui una delle bambine mi mandava il filmato della mamma che le tagliava i lunghi capelli. Non nego che sono rimasta colpita e commossa, per un gesto di altri tempi, così profondo". Un gesto d’amore dal sapore antico. In piccole donne, il romanzo di Alcott, Jo, la protagonista, si taglia i capelli per venderli e darne il ricavato alla madre in partenza per il fronte, per raggiungere il padre ferito. Questa volta il dono è per una ‘guerra’ più subdola: il cancro, che purtroppo coinvolge anche tanti bambini.
"Alle alunne – prosegue la maestra – è stato dato un attestato di riconoscenza per il gesto compiuto, è stato un momento molto toccante, ho visto anche i più vivaci della classe coinvolti e commossi. Le bambine hanno detto di essere molto soddisfatte per la scelta".
"Siamo molto felici per quello che abbiamo fatto – spiegano – così potremo aiutare alcuni bambini ad affrontare meglio i momenti della malattia. I nostri capelli ricresceranno. Una parrucca in capelli naturali sarà loro utile per affrontare la malattia con maggior coraggio". Nei loro biglietti di accompagnamento hanno scritto: "Vedrai che guarirai e sarai bellissima", nell’altro: "Questo è un regalo di Natale bellissimo". I capelli sono stati donati alla banca capelli di Bari, che ne realizzerà delle parrucche per i malati di tumore. Soddisfazione è stata espressa dal preside Paolo Mauriello, dalle insegnanti Silvia Maranci, Maria Capanna e Chiara Zazzetti. "Non sono le uniche bambine che si distinguono per generosità, ma noi siamo rimasti profondamenti colpiti e siamo molto fieri di loro".